Finale di gara scintillante a Magny Cours. Si infiammano i toni tra Jonathan Rea e Alvaro Bautista dopo il contatto in gara 2.
La corsa per il titolo mondiale SBK si infiamma dopo gara 2 di Magny Cours, una lunga scia di polemiche è pronta a serpeggiare da qui alle prossime settimane. In attesa del prossimo round al Montmelò in programma fra due settimane. Nel primo round Alvaro Bautista consegue la vittoria e approfitta delle cadute di Jonathan Rea prima e Toprak Razgatlioglu poi, aumenta il vantaggio in classifica a oltre 50 punti e arriva alla domenica con una seria ipoteca sul campionato.
Nella Superpole Race vince Toprak, ma Bautista tiene botta e sale sul secondo gradino del podio, blindando il primato in classifica. Ma in gara 2, al secondo giro, un contatto tra Rea e Bautista causa la caduta del leader della Ducati che è furioso al rientro dai bo. Invoca la bandiera nera per il rivale della Kawasaki, a sua volta sanzionato con un Long Lap Penalty. Il Panel FIM del WorldSBK lo ritiene un incidente di gara, Jonathan perde 2,5″ circa e porta a casa 11 punti molto preziosi per continuare a tenere viva la speranza iridata.
Botta e risposta tra Rea e Bautista
Ma ai box di Borgo Panigale non si rassegnano e ritengono volontario il gesto di Jonathan Rea, che nel debriefing domenicale ribatte alle accuse. “Sono andato dentro, lui è tornato sulla sua traiettoria e ci siamo toccati”, ha raccontato il sei volte campione del mondo. “Ero già al limite… Purtroppo è caduto, cosa di cui mi dispiace molto. Non era mia intenzione, voglio chiarirlo. Non c’era nessuna cattiva intenzione da parte mia… Sono andato da lui e gli ho chiesto scusa”:
Alvaro Bautista non accetta le scuse del pilota nordirlandese e rimarca la presunta intenzionalità di volerlo fare cadere. “Non sono uno sconsiderato – ha aggiunto Rea -. Ognuno può avere la sua opinione, ma devi anche considerare il mio punto di vista. Mi dispiace che pensano così… Cose del genere accadono nelle corse”.
Il Coordinatore Tecnico di Ducati Corse SBK Marco Zambenedetti ha reso noto dopo la gara finale di Magny Cours di voler fare ricorso alla Corte d’Appello FIM, notizia che Jonathan Rea commenta così: “È abbastanza ignorante e irrispettoso dire che l’ho fatto apposta. Non credo sia molto intelligente dire che era intenzionale. Non devo aggiungere altro per convincere qualcuno della mia innocenza – ha concluso l’alfiere della Casa giapponese -, non posso cancellare quanto è successo. E’ stato un incidente in gara, certe cose possono accadere. Ho ricevuto la mia sanzione, non ho altro da aggiungere”.