L’ex team principal della Renault, Flavio Briatore, ha fatto a pezzi la Scuderia Ferrari. L’aspra critica del piemontese non ha lasciato indifferenti.
Il weekend brianzolo sarebbe dovuto essere il palcoscenico perfetto per il ritorno alla vittoria di Charles Leclerc. La Ferrari ha provato di tutto per riportare sul primo gradino del podio il monegasco, dopo due mesi dall’ultimo trionfo in F1. La pole position aveva lasciato i fan con il fiato sospeso, in vista di una gara che sarebbe dovuta essere, per forza di cose, fortunata. Dopo gli straordinari acuti a Spa e Zandvoort, il campione del mondo aveva messo ulteriore pressione al team di Maranello, dimostrando un vantaggio tecnico evidente.
La squadra italiana ha provato una strategia molto aggressiva per regalare una gioia alla marea rossa. Il ritorno sugli spalti, a capienza totale, dei fan ha portato ad un record di incassi, con ben 337.000 presenze nel weekend. Leclerc ha sfruttato la VSC per montare un treno di mescole gialle molto presto, allo scopo di differenziare la strategia rispetto a Verstappen. A quel punto l’olandese, scattato dalla settima casella, ha avuto la strada spianata, anche perché solo una SC avrebbe potuto riaccendere la contesa tra i due rivali della stagione 2022. Stavolta l’idea strategica del muretto Ferrari non ha funzionato, ma non tanto per degli errori di valutazione degli strateghi, ma per lo straordinario passo, dimostrato dalla RB18 in terra brianzola. Verstappen ha goduto anche del vantaggio di non soffrire di un degrado repentino delle mescole soft, mettendo in luce la sua capacità di gestire le mescole.
La squadra italiana ha avuto anche l’illusione di poter riaprire la contesa finale, a seguito dello stop forzato della McLaren di Daniel Ricciardo. Charles avrebbe potuto cogliere un sorprendente successo, così come Sainz una medaglia di bronzo, a scapito di Russell, ma tutto si è concluso con un congelamento delle posizioni a causa delle lungaggini delle operazioni di rimozione della vettura di Woking. La direzione gara ha anche sbagliato il timing di uscita della Safety Car, che avrebbe dovuto comandare il gruppo, piuttosto che posizionarsi davanti alla Mercedes di George Russell. Binotto si è molto risentito dell’operato della direzione gara. Leclerc ha così chiuso al secondo posto, alle spalle di Verstappen e davanti a Russell. Sainz si è invece dovuto accontentare del quarto posto, con un mega recupero di 14 posizioni.
La bordata di Briatore alla Ferrari
Le classifiche parlano chiaro, la Rossa dovrà guardarsi alle spalle dall’arrivo della Mercedes, a -35. La Red Bull Racing è sempre più vicina al titolo mondiale costruttori, avendo accumulato un bottino di 545 punti. Un distacco pressoché incolmabile per la Scuderia, ferma a 406 punti. Max Verstappen può guardare tutti dall’altro in basso a quota 335 punti, dopo undici sigilli stagionali, davanti a Charles Leclerc, tornato al secondo posto a quota 219. Alle spalle del monegasco, al terzo posto, vi è Sergio Perez a quota 210. George Russell, ad eccezione di Silverstone dove è stato costretto al ritiro, ha sempre concluso in top 5 tutti gli altri GP, aprendo un gap su Lewis Hamilton, sempre sesto a quota 168 punti. Al quinto posto, invece, Carlos Sainz con 187 punti.
Il magazine FP.it ha riportato le frecciate di Briatore alla Scuderia e la risposta di Charles Leclerc. “È incredibile come la Ferrari riesca a rovinare tutto in ogni gara”, ha tuonato l’ex direttore della Renault. “Tutti ci siamo interrogati se fermarci o meno durante la VSC. Ma se non fossimo entrati ai box, l’avrebbe fatto Verstappen. Mentre eravamo in pit lane si è chiusa la finestra di VSC e non abbiamo avuto il completo vantaggio di quella mossa. Dopo Spa eravamo piuttosto preoccupati, perché eravamo molto lontani sia in qualifica che in gara. Nelle PL1 e PL2 a Monza abbiamo provato diverse direzioni e la pole è stata una sorpresa e anche in gara il ritmo è stato molto migliore. Partendo dalla pole è chiaro che vuoi vincere, quindi non è stata la mia giornata migliore. Ma non è così male aver chiuso sul podio”, ha ammesso Leclerc.
F1, Toto Wolff contraddice anche Binotto: scoppia il caos a Monza. A Monza la Red Bull Racing si è dimostrata superiore e avrebbe vinto, probabilmente, anche con una sosta extra. Il velocissimo circuito brianzolo si adattava direttamente alle caratteristiche della RB18. Max ha dettato legge, ma il trend va avanti da diversi Gran Premi. Sono ormai 5 i trionfi consecutivi del figlio d’arte di Jos. Carlos Sainz è stato pazzesco a Monza: rimane un solo rammarico per lo spagnolo. Il ritmo di Verstappen sembra impareggiabile per chiunque, di sicuro gli errori strategici, di guida dei piloti e le avarie tecniche della Ferrari hanno dato a Max la possibilità di poter vincere il secondo titolo già a Singapore.