La Ferrari, dopo un week-end non troppo negativo a Monza, vuole tornare alla vittoria. Ecco i piani di riscossa della Scuderia modenese.
La delusione non può mancare in casa Ferrari, dopo che a Monza è arrivata la quinta vittoria consecutiva di Max Verstappen e della devastante Red Bull, che sugli sviluppi ha fatto la solita differenza a cui siamo tanto abituati. Charles Leclerc ci ha provato a regalare un sogno ai tifosi, facendo segnare una pole position da brividi su una delle piste più ostiche per la Rossa.
Gli ingegneri della Scuderia modenese hanno rischiato puntando su un assetto molto scarico, che ha dato indubbiamente una mano sul giro secco. La velocità di punta è sempre stato un grande problema di questa macchina se la rapportiamo alla strabiliante efficienza aerodinamica della RB18, che si è così potuta permettere un assetto più carico, sacrificando il giro veloce in qualifica per poi gestire molto meglio le gomme in carica.
Il discorso long run è sempre stato il difetto della Ferrari in questa stagione. Se guardiamo a tutta la parte di campionato precedente alla pausa estiva, si scopre che Verstappen ha avuto spesso un passo gara migliore rispetto a Leclerc. Dopo le prime tre prove, la RB18 ha iniziato a “dimagrire” perdendo molto peso, e già da Imola la gestione degli pneumatici con il pieno di carburante ha iniziato a pendere a favore del team di Milton Keynes.
Gli ultimi sviluppi hanno poi reso la Red Bull la macchina migliore in ogni condizione, e su una pista da alto carico aerodinamico come quella di Zandvoort si è vista tutta la differenza, ed anche la Mercedes aveva qualcosa in più rispetto alle Rosse, che ad inizio anno rifilavano un secondo al giro alle frecce d’argento.
Qualcosa, come al solito, è andato storto strada facendo, anche se Mattia Binotto ad inizio anno aveva garantito che il Cavallino avrebbe tenuto il passo grazie a degli upgrade adatti ad ogni condizione. Tuttavia, a Maranello non vogliono interrompere del tutto lo sviluppo, con l’obiettivo di vincere a Singapore e di lottare per il vertice nelle prossime sei gare.
Ferrari, la F1-75 vuole tornare ad essere competitiva
In casa Ferrari c’è voglia di ottenere un successo, che manca ormai da oltre due mesi, dal giorno in cui Charles Leclerc illuse di poter riaprire il mondiale in Austria. A Monza, nel corso delle prove libere del venerdì, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno effettuato diverse prove comparative sul fondo, confrontando la versione introdotta in Francia con quella utilizzata nella prima parte di stagione.
Infatti, si temeva che la ragione del crollo del Cavallino potesse essere proprio questa evoluzione che venne portata al Paul Ricard, ma in realtà i test effettuati sul Tempio della Velocità hanno sottolineato che il fondo più recente fosse la soluzione migliore. Ma allora la domanda sorge spontanea: qual è il problema di questa vettura?
Rispetto ad inizio anno si è capito che la Ferrari sia una monoposto molto forte in alcune condizioni, ma che patisce molto quando non si presenta la situazione ottimale. A volte, basta una minima variazione di temperatura dell’asfalto per inficiarne le performance, come si è visto in Ungheria, dove con il caldo del venerdì la vittoria appariva scontata, mentre, con il freddo di sabato e domenica, la situazione si è del tutto ribaltata.
Questa differenza era meno marcata nella prima parte di stagione, quando la Mercedes era ben lontana e la Red Bull aveva altre tipologie di problemi, legate anche al peso eccessivo della RB18. Man mano che le rivali sono cresciute, sono iniziati ad emergere i limiti della F1-75, che ora però vuole tornare a stupire.
I dati raccolti hanno dato informazioni utili per cercare di risolvere questi problemi, nella speranza di imboccare anche la strada giusta per il 2023. Singapore sarà un banco di prova a dir poco fondamentale, in quanto è la pista perfetta per l’alto carico aerodinamico che la Rossa ha sempre mostrato. Potrebbe essere l’inizio della riscossa.