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Motomondiale

MotoGP, da Valentino Rossi a Simoncelli: hanno tutti una cosa in comune

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Giovanni Messi

La MotoGP è sempre stata ricca di talenti italiani, e la gran parte di loro ha preso la patente a Pesaro. Ecco la scuola guida dei piloti.

Quando pensiamo al mondo del motorsport, la prima cosa che ci vengono in mente sono i piloti, e siamo soliti fantasticare sulle loro vite private. Che si tratti di F1 o MotoGP, li vediamo come eroi, come persone totalmente diverse da noi, quasi immortali per le imprese che riescono a compiere e per le grandi battaglia che ci regalano quando sono in pista, chiusi nelle loro arene dove scrivono pagine di storia.

Valentino Rossi e Marco Simoncelli (ANSA)

Tuttavia, anche loro sono dei ragazzi normali, che guidano e prendono la patente per muoversi quando sono lontani dalle piste. Un caso curioso si era sollevato in F1 qualche anno fa, quando Max Verstappen debuttò nella massima serie automobilistica senza aver ancora preso la patente di guida.

Nel Motomondiale, invece, questo argomento è più all’ordine del giorno, specialmente per le classi minori. In Moto2 e Moto3 infatti, i rider al via sono giovanissimi, anche di 15 o 16 anni, ed è per questo motivo normale trovare tanti talenti che ancora non hanno provato la sensazione di guidare sulle strade di tutti i giorni.

La MotoGP è sempre stata la casa di tantissimi rider italiani, che hanno vinto tutto ciò che c’era da vincere. Oltre a Valentino Rossi, sono infiniti i nomi dei nostri piloti che hanno fatto la storia delle due ruote, e molti di loro sono accomunati da un curioso passaggio affrontato nella loro vita: l’esame della patente e l’autoscuola dove hanno imparato i segreti della strada.

MotoGP, ecco la scuola guida dei piloti italiani

A Pesaro è divenuta famosa l’autoscuola di Alfredo Bassani, dove hanno preso la patente i campioni italiani che partecipano, o hanno partecipato in passato, alla MotoGP. Un curioso articolo apparso sul “Corriere della Sera“, parla proprio di questa attività che nel corso degli anni ha insegnato a guidare a tantissimi piloti, l’ultimo dei quali è stato Pecco Bagnaia.

Bassani, il proprietario della scuola guida, ha raccontato qualche esperienza avuta in questi anni: “Per me è stato un enorme piacere poter ospitare qui Pecco, è l’ennesimo pilota che si aggiunge ad una lista già molto lunga. Da noi hanno conseguito la patente tanti rider, come Valentino Rossi, Marco Melandri, Franco Morbidelli, Marco Simoncelli e Lorenzo Baldassarri“.

Il titolare ha sottolineato il fatto che Valentino Rossi abbia conseguito ben due patenti presso la sua autoscuola: “Bagnaia ha da poco preso la A3, mentre Valentino ne prese una per le moto ed una per i camion, la usava per un motivo curioso. Aveva bisogno di questo documento per spostarsi con il suo gigantesco camper quando era ancora all’inizio della sua avventura con le moto, parliamo di quanto era nell’orbita dei primi titoli iridati“.

Bassani ha poi sottolineato la capacità di questi piloti di apprendre tutto in maniera molto rapida: “Ci vuole davvero poco tempo, non hanno alcuna difficoltà ad imparare. Basta spiegare un paio di manovre e loro capiscono tutto al volo, ed in alcuni casi sono loro che ci insegnano qualcosa su determinati particolari specifici e tecnici“.

Credetemi, questa gente non ha idea di cosa significhi andare piano, sono stati tutti molto bravi quando sono passati qui da noi. Sono ragazzi molto speciali, personalmente è stato un privilegio ed un onore poterli avere qui. Ci hanno lasciato degli splendidi ricordi, e speriamo che ne arrivino altri in futuro“.

Effettivamente, quando hai le corse nel sangue, il conseguimento della patente non può che essere una formalità, ma è chiaro che qualche consiglio sia sempre necessario quando si fa una cosa nuova. Correre in pista è ben diverso dal districarsi nel traffico cittadino, ma per i piloti, a volte, questa differenza sembra non esserci. Sono troppo avanti su certi aspetti, come confermato dallo stesso titolare dell’autoscuola.

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Giovanni Messi
Tags: Primo Piano

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