La Ferrari ha finalmente tolto i veli al suo primo SUV con una presentazione molto attesa. Unlike Any Others, ma è davvero un’auto “come nessun’altra”? Scopriamolo.
Con buona pace di Enzo Ferrari, il suo marchio ha deciso di entrare in concorrenza con tanti altri SUV di lusso che hanno invaso il mercato. I vertici avevano davanti due scelte: rimanere fedeli al proprio DNA e distinguersi dalla massa non producendo uno Sport Utility Vehicle oppure far uscire, con tutta calma, una vettura anticonformista. L’obiettivo della casa era quello di creare un perfetto connubio tra GT per prestazioni e comfort ed una vettura diversa rispetto alla nutrita concorrenza.
Per quanto sia stato elevato lo sforzo di rendere la Purosangue unica, rimane un’auto di rottura con la tradizione del marchio. Per provare anche a demolire i canoni estetici che contraddistinguono il segmento, la Ferrari ha scelto di perseguire una visione stilistica che può piacere o, al contrario, lasciare perplessi. Lunga 4,97 metri, larga 2,03 m e alta 1,59 m, la Purosangue ha tutte le dimensioni di un SUV. Flavio Manzoni, designer della Purosangue, ha reso muscolosa una Roma, riprendendo anche alcuni elementi della GT4C. Il risultato è un’auto mastodontica, un po’ goffa, ma sui generis. Il frontale massiccio con l’enorme bocca, tra i super SUV di lusso, riporta alla mente l’Aston Martin DBX.
Se levassimo gli stemmi, comunque, la Purosangue sarebbe chiaramente riconoscibile come una Ferrari, una Berlinetta, decisamente muscolosa, ma senza dubbio del Cavallino. Gli imponenti cerchi in lega (su pneumatici 255/35 R22 all’anteriore e 315/30 R23 al posteriore) creano un effetto di forza strabiliante. La vettura, anche da ferma, sembra irrefrenabile su qualsiasi superficie. La Ferrari ha pensato anche all’esperienza di guida, naturalmente, e la Purosangue ha più anime in una. Piuttosto bassa da terra: 185 mm di luce, aumentabili di 30 mm fino a 80 km/h attraverso un comando nell’abitacolo, riesce a performare sia sua strada che sulle superfici. Il telaio ha chiesto un lavoro enorme, impiegando materiali leggeri alto-resistenziali. Il cofano in alluminio e il tetto in fibra di carbonio sono stati progettati per avere un centro di gravità il più basso possibile e un peso ridottissimo.
Tutto è pensato, a livello ingegneristico, per raggiungere il bilanciamento dei pesi di 49:51, da autentica auto sportiva. Il peso di appena 2.033 kg a secco (2.180 kg coi liquidi), ovvero quasi 200 kg in meno della Lamborghini Urus. Si tratta di un punto a favore della Rossa, ma il core di un’auto è il motore e sotto questo aspetto la Purosangue è, davvero, unica al mondo. Il SUV è spinto da un 6.5 V12 aspirato con bancate a 65° che combina alcuni elementi della 812 con una tecnologia derivata dall’esperienza in F1. Il motore F140IA sprigiona 725 CV a 7.750 giri e 716 Nm a 6.250 giri, con l’80% della coppia già disponibile a 2.100 giri. Previsto un cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti, di derivazione della GTC4Lusso, così come il sistema di trazione integrale. La versione ibrida può attendere. Svelata anche la Veloqx Fangio, l’auto ispirata alla Ferrari (VIDEO).
Ferrari Purosangue, tante anime in una sola creatura
Il Manettino prevede la possibilità di selezionare la migliore esperienza di guida possibile, in base alla strada percorsa. L’aderenza e l’assetto variano a seconda della modalità di guida, pur non avendo una configurazione specifica per l’off-road. La velocità massima è di oltre 310 km/h, lo 0 a 100 km/h si copre in appena 3,3 secondi, mentre lo 0 a 200 km/h in 10,6 secondi. E’ una scheggia che non farà rimpiangere l’eventuale facoltoso acquirente di non aver optato per una sportiva a due posti. l Torque Vectoring anteriore, le ruote posteriori sterzanti e l’ABS sono concepiti con Bosch, prefigurando una stabilità da autentica supercar.
Sul piano aerodinamico la cura è maniacale. Lo sforzo che è stato fatto per rendere quest’auto un bolide è enorme. Il lunotto posteriore non ha il tergicristallo perché i flussi d’aria assicurano già un’adeguata pulizia del vetro. Qualcosa di impensabile anni fa. Gli interni dell’auto sono spaziali. Un mix tra confort, eleganza e tecnologia. Le quattro poltrone separate hanno tutte le funzioni di regolazione elettrica, riscaldamento e ventilazione. Quelle anteriori provvedono a massaggiare il corpo del guidatore e anche del passeggero affianco. Tutto è curato nei minimi dettagli ed è personalizzabile con finiture e rivestimenti pregiati. Tutte le informazioni non passano da un display centrale, ma sono visibili sullo schermo del quadro strumenti e su quello posto sul lato del passeggero, entrambi da 10,2”.
La nota dolente, per noi comuni mortali, è rappresentata dal prezzo. Senza considerare accessori e personalizzazioni varie, il listino parte da 390.000 euro con 7 anni di garanzia, di serie. I primi modelli in Europa verranno consegnati in primavera 2023. A Maranello sono già arrivate un numero di richieste record. I collezionisti, in giro per il mondo, non sono rimasti indifferenti all’annuncio del V12, unito alle caratteristiche peculiari della vettura. La Ferrari ha intrapreso un nuovo viaggio, ma la Purosangue serviva? Forse no, il marchio italiano sta più che bene economicamente. Può essere la migliore nel suo segmento? Senza dubbio. Ecco, credo che a Maranello basti questo, oltre ai clienti soddisfatti.