Ad Aragon sono andate in scena le prime prove libere della MotoGP, con il miglior tempo firmato da Aleix Espargaró. Segue Bagnaia.
La prima sessione di prove libere del Gran Premio di Aragon della MotoGP ha visto prevalere Aleix Espargaró, che ha chiuso davanti a tutti girando in 1’48”686 sulla sua Aprilia. Lo spagnolo è andato sempre fortissimo da queste parti ed ha iniziato alla grande il proprio lavoro, ponendosi davanti alla Ducati di Pecco Bagnaia.
Pecco Bagnaia si è portato in seconda posizione con la sua Ducati, staccato di soli 12 millesimi dal battistrada. Il rider torinese ha messo in mostra un passo gara davvero notevole, dimostrando costanza di rendimento e capacità di gestire al meglio le gomme. Terzo un positivo Alex Rins con la Suzuki, attardato di 89 millesimi.
L’equilibrio regna sovrano, dal momento che Brad Binder con la KTM è a 95 millesimi da Aleix, il che significa che i primi quattro sono racchiusi in meno di un decimo. Quinto Takaaki Nakagami con la Honda LCR, seguito dalla Ducati Pramac di Johann Zarco. Settimo Enea Bastianini sulla Desmosedici del Gresini Racing, con Miguel Oliveira ottavo.
Le due Yamaha ufficiali di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli hanno completato la top ten, con il campione del mondo della MotoGP a quattro decimi dalla vetta. Il francese non è affatto contento della sua moto, ed ha commesso diversi lunghi facendo fatica in frenata. Undicesimo Luca Marini davanti a Marc Marquez, che nel primo turno di libere che disputa dopo tre mesi ha rifilato ben tre decimi al compagno di squadra in Honda Espargaró, addirittura ventesimo.
MotoGP, Bagnaia incollato ad Espargaró
Ad Aragon si apre un fine settimana fondamentale per la corsa al titolo mondiale della MotoGP. Fabio Quartararo comanda la classifica con 211 punti, 30 in più rispetto a Pecco Bagnaia, che con la vittoria di Misano ha superato in classifica Aleix Espargaró, staccato di 33 lunghezze dal francese.
L’interesse, qui nei pressi di Alcaniz, non è solo per la battaglia iridata, ma anche e soprattutto per il ritorno in pista di Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo ritorna alle gare dopo oltre tre mesi di assenza, visto che l’ultima gara disputata era stata quella del Mugello prima di sottoporsi all’ennesimo intervento chirurgico al braccio destro.
La leggenda della MotoGP è uno dei primi ad andare in pista, quasi a voler subito testare le sue condizioni fisiche. Qui ad Aragon, Marquez ha ottenuto sei vittorie, sette pole position ed otto podi, risultando quasi imbattibile da queste parti. Lo scorso anno, il nativo di Cervera si dovette arrendere alla Ducati di Bagnaia, che dopo una sfida infernale festeggiò la prima vittoria in carriera.
Tra le novità di questo fine settimana c’è anche la presenza di Cal Crutchlow Il britannico sostituirà, per questo finale di stagione Andrea Dovizioso, che ha dato l’addio al Motomondiale proprio al termine della tappa di Misano. Il tester della Yamaha non correva dallo scorso anno, in particolare, proprio dal GP di Aragon.
Torna in sella anche Joan Mir, che aveva saltato l’ultima gara per infortunio, affidando la propria Suzuki a Kazuki Watanabe, che non è mai stato performante accusando addirittura diverse decine di secondi dalla concorrenza. Il campione del mondo 2020 parte subito molto deciso, prendendosi diversi rischi.
I primi minuti di azione vedono subito le Ducati in grande spolvero, ma davanti a tutti si piazza Aleix Espargaró che da queste parti è sempre andato come il vento, anche lo scorso anno quando l’Aprilia non era al livello attuale, ma lui riuscì comunque a condurla sino alla quarta posizione.
Il lavoro di Quartararo inizia con un settimo tempo nel primo run, a circa tre decimi da quell’1’48”686 piazzato dal nativo di Granollers. Come ha ribadito anche in conferenza stampa, “El Diablo” non ha mai trovato un gran feeling ad Aragon, specialmente per quello che riguarda il quarto ed ultimo settore, contraddistinto dal lunghissimo rettilineo e da un curvone in appoggio sulla sinistra.
Mir si concede un lungo proprio nella curva di cui stavamo parlando, mentre le telecamere riprendono un Quartararo dentro al suo box e non particolarmente soddisfatto dopo i primi giri. Marquez è subito dietro di lui con la sua Honda, mentre Pol Espargaró è quindicesimo, già ben lontano dal compagno di squadra.
A venti minuti dal termine scivola Aleix, che alla curva 16 arriva molto largo e finisce per le terre. Nessun problema per lo spagnolo, che stranamente non stava spingendo ma era nel corso del suo out lap. Espargaró riesce poi a ripartire tornando ai box. Quartararo torna in pista, ma continua a faticare enormemente con la sua Yamaha, specialmente in staccata, arrivando lungo per ben tre volte in un paio di giri.
Franco Morbidelli piazza una piccola zampata e sale nono, subito alle spalle del compagno di squadra. I big iniziano a spingere, con Quartararo che riesce a fare un buon primo settore, prima di commettere un ulteriore errore che lo costringe ad abortire il tentativo. “Morbido” sfrutta la scia di Bagnaia per migliorarsi, restando però nono.
Ottimo il passo di Pecco, che sembra essere già molto in forma sulla pista che lo ha portato in cielo lo scorso anno. Sale in quarta posizione Takaaki Nakagami, che ha sorpresa è stato confermato in Honda LCR, dove la sua sella sembrava già essere stata assegnata ad Ai Ogura, che a quanto pare avrebbe rifiutato l’offerta per via della scarsa competitività del mezzo tecnico.
Finisce fuori pista Mir che poi riprende la via della pista negli ultimi secondi, mentre Quartararo non riesce a risalire. La grafica comunica che il campione del mondo sta usando il nuovo telaio, che nei test di Misano aveva portato a degli ottimi riscontri, ma è probabile che siano ancora in corso delle prove comparative.
Nel finale c’è un guizzo di Brad Binder, che porta la KTM in quarta posizione risalendo dalla ventesima. Marquez chiude dodicesimo ed è al momento fuori dal Q2, ma tra i primi regna l’equilibrio, considerando che il quarto è staccato di meno di un decimo dal battistrada. Alle 14:10 la seconda sessione di libere.