La Renault è pronta a rilanciare sul mercato uno dei suoi modelli più importanti, ovviamente in chiave decisamente moderna.
“L’auto non deve più essere un insieme di poltrone con un baule. Datemi anche un volume!”. Così nel 1956 l’allora presidente della Régie, Pierre Dreyfus. diede il via al progetto che cambiò per sempre la Renault. Un marchio che ancora oggi è sinonimo non solo di auto per tutti ma anche di tecnologia, per una casa che guarda sempre al futuro e detta le linee che tanti altri marchi poi seguono nel tempo. La casa francese, alle prese ora con l’elettrificazione della sua intera gamma, non lascia però stare il suo passato. Anzi, appena può lo celebra.
Mentre sul mercato ha già lanciato adesso un modello come Austral che è pronto a fare concorrenza nel settore dei C-SUV, la Renault però è da diverso tempo anche molto attiva per ricordare in chiave moderna le auto che ne hanno fatto la storia. Tra le ultime che dovrebbe fare a breve il suo ritorno c’è la Twingo, nata nel 1993 e ormai un must tra le auto cittadine. Ma nell’ultimo anno sta festeggiando anche modelli iconici come la Renault 5, che per i suoi 50 anni ha deciso di mostrarsi al pubblico in una nuova veste molto speciale.
Renault, le prime bozze della nuova 4L
Adesso però per il marchio francese è il momento di dedicarsi anche a un altro mito, quella Renault 4L che ha davvero fatto le fortune tra gli anni Sessanta e Settanta, e che proprio nel 2022 celebra 60 anni dalla nascita. Una vettura nata come progetto 112, che doveva portare alla creazione di un’auto in grado di contrastare il successo commerciale della Citroën 2CV, altro capolavoro passato alla storia. La nuova piccola Renault doveva essere un’utilitaria, ma anche una vettura per le signore e un’auto per il carico merci e per il tempo libero. Ma soprattutto doveva essere una macchina con un basso prezzo di listino, essere semplice nella manutenzione e affidabile a qualsiasi condizione climatica.
Un’impresa non da poco per la casa francese, che si prese sulle spalle l’ingegnere Guy Grosset Grange, che diede vita a un’auto a trazione anteriore, una vera novità per Renault che fino a quel momento aveva sempre avuto in listino modelli con trazione sul retrotreno. Nel 1958 nacquero i primi prototipi, messi subito in strada per effettuare prove estenuanti su ogni tipo di terreno, anche nel deserto del Sahara. Alla fine, l’équipe guidata da Louis Buty, che si occupò di questo aspetto, percorse circa due milioni di chilometri in totale, allo scopo di controllare l’affidabilità. Finchè arrivò nelle concessionarie, dando vita a un successo commerciale che l’ha portata a vendere nel mondo 8.135.424 di esemplari.
La Renault vuole cercare di presentare di nuovo al pubblico un modello iconico e vincente. E in Rete già girano alcuni rendering della vettura che potrebbe nascere tra il 2024 e il 2025. Le forme ricordano molto la 4L, con linee squadrate. L’anteriore è molto simile alla Honda-E, con luci a led immerse nella maschera nera che raccorda i due angoli del cofano. Il paraurti è massiccio con due elementi verticali a darne maggiore robustezza.
Molto lineari le fiancate, mentre il posteriore si fa notare per le luci che, con un rettangolo allungato, occupano in pratica per tutta la sua lunghezza la parte del bagagliaio e che richiamano le soluzioni intraprese da Renault con i suoi ultimi modelli già sul mercato (vedi Megane e Captur). per quanto riguarda gli interni è ancora presto per capire, ma con ogni probabilità saranno in gran parte digitali, con un infotainment centrale di grandi dimensioni e che si sviluppa in verticale, come già visto da anni sulle vetture del marchio.
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