Moto2 Aragon, gara: Pedro Acosta domina, addio mondiale per Vietti

La Moto2 ha fatto tappa sulla pista di Aragon, dove si è imposto un grande Pedro Acosta. Fernandez allunga e Vietti saluta i sogni iridati.

Seconda vittoria in carriera in Moto2 per Pedro Acosta, che ha letteralmente dominato il Gran Premio di Aragon. Il campione della classe inferiore ha ripetuto il successo del Mugello, mettendosi alle spalle l’infortunio alla gamba sinistra che lo aveva portato a saltare gli appuntamenti di Assen e Silverstone.

Moto2 Pedro Acosta (ANSA)
Moto2 Pedro Acosta (ANSA)

Il secondo posto è stato appannaggio di Aron Canet, che nel finale ha avuto ragione di Augusto Fernandez. Il leader della Moto2 lascia Aragon non certo soddisfatto, vista la pole position ottenuta al sabato ed una prima parte di gara dominata. L’alfiere del Red Bull KTM team Ajo avrebbe potuto fare il vuoto in classifica, ma ha guadagnato soltanto tre punti su Ai Ogura.

Nonostante un fine settimana molto difficile, il giapponese resta a -7 dal leader del campionato, mentre Celestino Vietti è soltanto decimo. Per il rider dell’Academy di Valentino Rossi finiscono i sogni iridati, in una giornata terribile per i nostri colori visto quanto accaduto anche con Dennis Foggia in mattinata. Quinto un buon Tony Arbolino, beffato proprio nel finale da Ogura.

Moto2, gara disastrosa per Celestino Vietti

Si entra nella fase decisiva del mondiale di Moto2, con il Gran Premio di Aragon che può fare davvero da spartiacque. La pole position è stata ottenuta da Augusto Fernandez, che ha tenuto dietro Albert Arenas e Jake Dixon. Solo ottavo il rivale per il titolo del poleman, vale a dire Ai Ogura, alle spalle anche di Tony Arbolino.

Malissimo Celestino Vietti, addirittura diciassettesimo, nella consapevolezza che il titolo iridato sia ormai alle battute finali. La pista spagnola ha esaltato le doti di Fernandez, che oggi, con una vittoria, potrebbe davvero pensare di iniziare a fare il vuoto in classifica, anche se i rivali non molleranno tanto facilmente.

Alla partenza scatta forte Fernandez, perfetto nel gestire la prima posizione nelle prime battute, ma c’è subito una carambola infernale dopo le prime curve. Cade Alonso Lopez, che rischia di rimbalzare in pista dopo la scivolata, ma per fortuna non ci sono conseguenze per lui. Coinvolto anche Marcel Schrotter, il quale viene aiutato dal personale medico ad abbandonare la pista.

C’è da dire che si è rischiato davvero un disastro, ma per fortuna i piloti protagonisti non hanno subito conseguenze fisiche importanti. Tornando davanti, Fernandez imprime sin da subito un ritmo forsennato, con Dixon che cerca di restare in scia. Vietti guadagna un paio di posizioni approfittando del caos tra i primi, ma la quindicesima piazza è decisamente troppo poco per pensare di tornare in bagarre.

Grande rincorsa di Aron Canet, che si ritrova subito terzo dietro al tandem di testa. I replay mostrano che nella carambola iniziale sono stati coinvolti anche Niccolò Antonelli, Sean Dylan Kelly, Zonta van der Goorbergh e Keminth Kubo, tutti usciti indenni dal maxi incidente. Tuttavia, questo quartetto è riuscito a proseguire la propria corsa, mentre cade anche Arenas che era partito dalla seconda posizione.

La Moto2 fa strage di protagonisti in questo inizio di gara, visto che anche Jeremy Alcoba finisce per le terre dopo un’ottima partenza. Quest’ultimo resta coinvolto in un contatto con Manuel Gonzales. Il battistrada cerca di fare il vuoto, ma attenzione a Pedro Acosta che è velocissimo nelle prime fasi e si porta alle spalle di Canet per la zona podio.

Acosta fa fuori prima Canet e poi Dixon, mettendosi a caccia di Fernandez che ha però un margine di quasi due secondi sugli inseguitori. Non male Arbolino che attacca e scavalca Dixon salendo in quarta piazza, mentre Vietti soffre in tredicesima posizione, in una gara che ricorda quella di Dennis Foggia della classe inferiore andata in scena nella mattinata odierna.

Ogura va all’attacco di Dixon per la quinta posizione, in una gara abbastanza complicata per via della leadership di Fernandez. Il rider nipponico ha bisogno di limitare i danni per poi arrivare comunque in scia allo spagnolo al suo appuntamento di casa che si disputerà tra pochi giorni in Giappone.

Acosta alza il ritmo e cerca di chiudere il gap dal leader del mondiale, guadagnando diversi decimi al giro e mettendo pressione. Pedro piazza il giro record e si mette a poco più di un secondo da Fernandez, il quale non può assolutamente abbassare la guardia. Cade ancora van der Goorbergh, che stavolta è costretto ad alzare bandiera bianca.

Incredibilmente, Acosta e Canet riagganciano Fernandez, che sembra perdere quel passo mostruoso che aveva imposto ad inizio gara. Arbolino infila Canet e sale in zona podio, mentre c’è uno switch tra i due del Red Bull KTM team Ajo, con Acosta che si prende di forza la prima posizione su Fernandez.

Impressionante il passo del campione della classe minore, che vuole ripetere la vittoria del Mugello per risollevare una stagione non troppo esaltante. Canet non ci sta e si riprende la posizione su Arbolino, ed i continui scambi di posizione tra i due favoriscono la fuga del tandem di testa.

Dopo l’infortunio alla gamba sinistra che lo ha costretto a saltare Assen e Silverstone, Acosta è tornato davvero alla grande, e nel finale riesce a fare il vuoto su un Fernandez letteralmente crollato e che deve resistere a Canet. Difficoltà anche per Arbolino che deve guardarsi con attenzione da Ogura, mentre Vietti resta dodicesimo.

Canet riesce ad infilare Fernandez condannandolo al terzo posto, anche se il leader del mondiale non vuole minimamente mollare il colpo. Acosta passeggia fino al traguardo, godendosi una vittoria straordinaria e candidandosi ad un ruolo di grande protagonista per la prossima stagione.

Ogura limita i danni alla grande passando Arbolino a due giri dalla fine, perdendo così soli tre punti da Fernandez, che ora guida il campionato con 7 lunghezze di margine sul giapponese. Vietti chiude decimo ed abbandona i sogni di gloria, a causa di una parte centrale di stagione davvero terribile e da dimenticare. Celestino è riuscito ad entrare in top ten grazie alla caduta finale di Dixon, che proprio a poche curve dal traguardo è finito per le terre. Prossimo appuntamento a Motegi domenica prossima.

Gestione cookie