Giovinazzi pronto a tornare in F1: ecco il team che lo vuole

Il 2023 potrebbe essere l’anno del rientro di Giovinazzi in F1. Il pilota italiano tornerà presto al volante, chiamato da un team a sorpresa.

Lui lo aveva detto subito, che la sua assenza dal Circus sarebbe durata il tempo di un amen. E probabilmente aveva ragione. Dopo un’annata travagliata trascorsa in Formula E, Antonio Giovinazzi si è trasformato in un joker importante per la F1.

Antonio Giovinazzi (Ansa Foto)
Antonio Giovinazzi (Ansa Foto)

Con un’esperienza di tre campionati in tasca, il driver di Martina Franca sarebbe conteso da due scuderie principalmente: la Haas e l’Alpine. Gli americani, a cui è legato per la partnership della squadra con Ferrari, lo starebbero valutando quale sostituto del deludente Mick Schumacher. Ma nelle ultime ore è spuntata l’opportunità anglo-francese.

Giovinazzi di rientro nella top class?

Chiamato da Gunther Steiner a prendere il posto di Schumi nelle libere 1 del GP di Monza, il pugliese, evidentemente, oltre ad aver ben impressionato, avendo chiuso a quattro decimi da Magnussen, sarebbe riuscito a fare pubbliche relazioni. Tanto da ricevere immediatamente l’invito a prendere parte ai test di fine mese in programma a Budapest.

In Ungheria dunque, il 28enne, avrà l’opportunità di toccare con mano la A521 guidata lo scorso anno da Fernando Alonso. Candidandosi così a suo papabile successore. Visto che, come sappiamo, il Samurai, partirà alla volta della Aston Martin.

Per l’italiano, comunque, la strada non è in discesa. Sul tracciato magiaro dovrà vedersela con Nyck De Vries, reduce da un insperato nono posto al debutto tra i grandi nel Tempio della Velocità. Con il chiacchieratissimo Colton Herta, a caccia della superlicenza per poter firmare il contratto con Alpha Tauri. E con il cocco dell’ex Renault Jack Doohan.

Abbiamo bisogno di trovare qualcuno che sia in grado di conquistare subito punti importanti“, ha affermato l’amministratore delegato Laurent Rossi a Motosport.com, dettando i criteri di scrematura. “Questa esigenza ci porta fondamentalmente verso un corridore più anziano. Ma allo stesso modo in grado di crescere con noi“.

Considerato quanto ha saputo fare in zona Brianza, l’olandese sembra essere avvantaggiato. Anche perché Bon Giovi una chance l’ha già avuta, mentre lui, ormai 27enne, no.

Il responsabile del muretto Otmar Szafnauer sta guidando il processo, valutando le opzioni, incontrando i ragazzi, discutendo con loro e mettendoli alla prova. Quindi credo che il nome verrà definito tra un po’. Vogliamo prendere la decisione giusta. E non c’è fretta“, ha spiegato il transalpino.

Avvisato nell’hospitaly blu elettrico durante il fine settimana monzese, Antonio dovrà terminare l’accordo con la Rossa per poter entrare nel gruppo della Losanga. Intanto per rivederlo in azione non ci sarà da aspettare ancora molto. In corrispondenza del round texano di Austin del prossimo 23 ottobre, il vice-campione di G2 2016 sarà di nuovo nell’abitacolo della VF-22 nell’FP1.

Il mio obiettivo è essere qui il Mondiale venturo. Non è un segreto. Tuttavia il mio futuro non è nelle mie mani“, ha dovuto riconoscere per l’ennesima volta. “Vedremo cosa riusciremo a ricavare. Per adesso preferisco concentrarmi sul fare un ottimo lavoro nelle sessioni che avrò a disposizione“, ha chiosato determinato.

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