Ducati ha scelto di adottare una strategia diversa per le sue otto Desmosedici GP in vista della prossima stagione MotoGP.
Ducati conta otto prototipi in pista in questa stagione MotoGP 2022 e continuerà a restare invariato il numero anche nel prossimo campionato. L’ingresso dei team Gresini Racing e VR46 ha consentito di far lievitare i dati a disposizione degli ingegneri di Borgo Panigale, che posso accelerare sullo sviluppo della Desmosedici GP22. La Rossa emiliana si sta rivelando fortemente competitiva anche nella versione 2021 a disposizione di Enea Bastianini, anche se può vantare qualche aggiornamento.
Anche la GP21 di Fabio Di Giannantonio ha dimostrato di poter essere nelle posizioni di vertice, sia sul giro secco che sul passo gara, ma il rookie romano sta facendo le ossa e pian piano sta comprendendo il miglior stile di guida da sfoderare per portare questa freccia rossa al limite. E che dire di Marco Bezzecchi, capace di salire sul podio di Assen nella sua prima stagione in classe regina? Obiettivo che ancora manca a Luca Marini, che però è andato molto vicino in più di una occasione.
Una Ducati factory in meno nel 2023
Le Ducati si stanno rivelando una potenza nel Mondiale MotoGP, con cinque moto ufficiali e tre nella versione GP21. Luca Marini ha potuto beneficiare di una Desmosedici GP22, che ha causato qualche problema di dentatura nella prima parte del campionato, mentre chi era dotato della GP21 ha potuto iniziare a lavorare subito su una buona base di partenza consolidata nella passata annata. Secondo quando anticipa Speedweek.com dal 2023 Ducati avrà solo quattro moto ufficiali, quelle del team Lenovo con Bastianini e Bagnaia e quelle del team Pramac, con Zarco e Martin.
Le altre quattro Ducati, quelle del team Gresini Racing e del team Mooney VR46, avranno in dotazione le GP22, quindi Luca Marini non avrà tra le mani una moto alla pari di quella dei colleghi ufficiali. “Solo Lenovo e Pramac riceveranno le ultime moto ufficiali del 2023”, ha detto il direttore sportivo Paolo Ciabatti durante il fine settimana di Aragon. In questo modo i giovani piloti ottengono una moto ben collaudata e con tutta una serie di dati già a disposizione.
Per quanto concerne il team Pramac Racing ci sono alcune novità da registrare. La prima riguarda l’arrivo di Gino Borsoi che dal prossimo anno ricoprirà la carica di team manager, andando a riempire quel vuoto lasciato ad inizio anno da Francesco Guidotti, passato in KTM factory. Altre novità sul mercato dei tecnici verranno annunciate a breve.