In casa Ducati non si era ancora parlato apertamente di ordini di squadra, ma la vittoria di Enea Bastianini ad Aragon potrebbe aver cambiato tutto.
Nonostante Pecco Bagnaia sia passato da 30 a 10 punti dal leader della classifica piloti, Fabio Quartararo, l’atmosfera a Borgo Panigale si è fatta tesa. E’ bastata una dichiarazione di Paolo Ciabatti a scatenare gli animi. “Siamo felici a metà. Possiamo essere felici perché abbiamo vinto il terzo campionato costruttori consecutivo, ma è chiaro che sarebbe stato meglio per Ducati, per la squadra ufficiale, se avesse vinto Bagnaia”, ha dichiarato, al termine della battaglia tra Pecco ed Enea ad Aragon, il direttore sportivo della Rossa.
Il Bestia ha seguito alla lettera il suo istinto e anche quelle che erano state le parole di Gigi Dall’Igna (partito di fretta per evitare di perdere un aereo post Aragon) alla vigilia della tappa spagnola. Una libertà di lottare che il romagnolo ha sfruttato in pieno, riuscendo a mettere le ruote davanti al torinese. A Misano i due futuri compagni di squadra si erano stuzzicati, con manovre maschie che lasciano già presagire una lotta intestina da urlo nella prossima stagione. A sorprendere, nella tappa italiana, è stata la tenuta mentale del vice campione del mondo che è, ora più che mai, in lizza per la corona iridata. Stavolta Pecco ha la possibilità concreta di succedere a Valentino Rossi ed issarsi sul tetto del mondo, come fece Stoner nel 2007.
In pochi si aspettavano una strategia anti Quartararo, scelta da Bagnaia, per frapporre più moto possibili in qualifica tra sé e il francese. Naturalmente il nativo di Nizza si è lamentato dei giochini reali, o presunti tali, della squadra italiana per consentire al #63 di guadagnare più punti possibili. Al contrario di quanto ci si poteva attendere, Enea ha fatto la sua gara e, appena avuta l’occasione, ha sferrato l’attacco decisivo all’ultimo giro. Per Pecco, stavolta, non c’è stato nulla da fare. Nonostante la Desmo dello scorso anno, il romagnolo ne aveva di più e ha vinto il suo quarto Gran Premio della stagione. Se non avesse commesso qualche errore di troppo, durante l’anno, Enea sarebbe stato della partita iridata. MotoGP, allarme in Giappone: rischia di saltare il GP di Motegi?
In classifica piloti Fabio Quartararo è sempre primo con 211 punti. Il crash con Marc Marquez ha ferito il morale del campione del mondo che è pronto a lottare nelle restanti cinque gare del campionato. Pecco si è portato a 201, dopo il secondo posto di Aragon, davanti ad Aleix Espargarò, su Aprilia, a quota 194 punti. Enea Bastiani è più staccato, al quarto posto a 163, con un vantaggio di una trentina di punti sulla coppia Ducati, Miller e Zarco. Il Bestia, difficilmente, potrà rientrare nella lotta alla corona, ma ha lanciato un messaggio chiaro alla sua futura squadra: nel 2023 non arriverà per essere un numero 2. Per Bagnaia non si riproporrà la medesima situazione degli ultimi anni con al fianco il fido Jack Miller. Domenica scorsa è stata una giornata indimenticabile per la Rossa, campione per il terzo anno di fila nei costruttori.
Enea ha meritato la vittoria di tappa. Il team Gresini è scoppiato di gioia per l’ennesimo successo del suo alfiere, ma nel box della squadra corse ufficiale si sono visti volti accigliati. D’ora in avanti qualcosa potrebbe cambiare per permettere a Pecco di vivere con serenità le ultime fasi di gara. Per non compromettere una cavalcata straordinaria, la Ducati, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, starebbe pensando a congelare le posizioni negli ultimi 2, 3 giri. Una tattica che consentirebbe al leader della corsa di non essere superato all’ultimo, proprio come successo a Bagnaia ad Aragon. Di sicuro potrebbe essere una soluzione per evitare stress e colpi di testa, alla fine dei prossimi GP, ma basterà a frenare la voglia di vincere dei compagni ducatisti di Pecco? La sensazione è che in casa Ducati non si erano mai posti il problema perché, in teoria, la lotta sarebbe dovuta avvenire con Yamaha e Aprilia. Ecco gli orari del prossimo GP in Giappone.
La netta superiorità del mezzo ha portato persino Enea, sulla Desmosedici GP21, a surclassare i piloti di Honda, Yamaha, Suzuki, Aprilia e KTM. Dovrebbe essere un tripudio, ma in questi casi gli errori sono sempre dietro l’angolo. Ducati ha collezionati 21 Gran Premi di fila sul podio con uno dei suoi tanti centauri. Finora hanno conquistato 10 vittorie su 15 possibili. Il problema per la squadra corse ufficiale è che per quanto difficile sia, Enea ha ancora la chance di laurearsi campione. È a 48 punti da Quartararo, con 125 in palio. Pecco ha recuperato al francese ben 81 punti in cinque gare. Quindi, in teoria, è ancora tutto aperto. “Le sue possibilità sono pochissime. Dovrebbe vincere molto in cinque gare e non è facile, anche se è chiaro che, matematicamente, può vincere il Mondiale, come Aleix Espargaró”, ha analizzato Ciabatti. La Ducati è sempre stata molto sportiva, ma ora le cose potrebbero cambiare. Pecco, considerata la supremazia tecnica, non vuole mancare l’appuntamento con la storia. Si prevedono domeniche bestiali.
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