In difficoltà, la Honda spera nel suo campione Marquez per risollevarsi. Intanto gli ha dato delle conferme importanti per il 2023.
Ma così male da trent’anni. La Honda in MotoGP è piombata in una crisi senza precedenti, almeno guardando il curriculum degli ultimi decenni. Un crollo di risultati che è coinciso con l’infortunio di Marc Marquez a Jerez nel 2020, e non è un caso. Lo spagnolo infatti ormai dal 2013 è il punto di riferimento della casa giapponese, che ha affidato solo ed esclusivamente a lui in pratica la linea di sviluppo della moto. Una RC213V che in pratica sembra andare da tempo solo ed esclusivamente con il numero 93 e che per questo ora soffre terribilmente la mancanza di risultati all’altezza della sua fama.
Marc Marquez su Honda (ANSA)In pratica dal 2020 la Honda non riesce a sviluppare con linearità una moto che possa essere adatta non solo allo stile del pluricampione del mondo ma anche degli altri. Una moto che sa farsi domare da più piloti, che possano ottenere podi ma in generale punti pesanti in classifica. Il ritorno in varie fasi di Marquez ha permesso comunque al marchio nipponico di sviluppare una nuova moto, profondamente e concettualmente diversa rispetto a quella degli anni scorsi, ma con i nuovi problemi dello spagnolo lo sviluppo non è riuscito ad andare avanti spedito, così come la linea da seguire non è ancora chiara. O almeno non lo era fino a qualche settimana fa.
La Honda prova a tranquillizzare Marquez
“L’obiettivo è chiaro: sono qui per continuare il mio recupero e lavorare con il progetto 2023“, ha confessato Marc quando è rientrato a Misano per i test e poi ad Aragon per il weekend di gara. Stavolta, visti i precedenti, Marquez non ha voluto forzare i tempi per il rientro, conscio che la salute del suo braccio viene prima di ogni altra cosa. Certo è che la Honda sicuramente un po’ di fretta allo spagnolo l’ha messa, proprio perché serve il giudizio del suo campione per poter rendere la Honda di nuovo competitiva.
Le cose non hanno funzionato con la nuova moto, tanto che la Honda ha ottenuto i peggiori risultati di sempre o quasi. Adesso però queste saranno settimane di fuoco, perché non c’è solo da migliorare nell’immediato ma anche in chiave 2023. Nella sua visita al box in Austria, Marc ha ammesso che sono due passi indietro rispetto alla concorrenza. E questo ovviamente vuol dire che per la casa giapponese non servirà un semplice aggiornamento per tornare davanti ma un cambio netto. L’obiettivo principale è arrivare ai test invernali con una situazione opposta a quella vissuta solo un anno fa, quando Marquez indicò fin dal primo momento che la moto 2022 non era assolutamente quella che voleva. Il nuovo prototipo della RC213V ha ridistribuito il peso dandone molto al posteriore e questo ha comportato una perdita di aderenza nell’anteriore che sta condizionando in particolare lo spagnolo.
“Stiamo cercando di capire perché le cose hanno iniziato a peggiorare, in modo da poter essere dove vogliamo essere”, ha detto il direttore tecnico Honda Takeo Yokoyama. La sua posizione all’interno del team sembra essere stata messa in discussione e l’arrivo di Shinishi Kokubo, creatore della Honda 800cc e della 1000cc, ha scatenato le voci di una possibile ristrutturazione del team di lavoro. Ma Yokoyama ha comunque rassicurato i tifosi e soprattutto Marquez di una cosa: “Vedrete molto ora. Abbiamo provato cose piuttosto interessanti. Nel test confrontiamo per vedere cosa è cambiato e sembra che abbiamo trovato qualcosa. Siamo sulla strada giusta“.
Poi ha ammesso: “Quando in una squadra qualcosa non va, devi fare una svolta a 360º. Non solo con la moto, ma anche con il reparto corse, con la progettazione, la struttura. Cambiare le cose all’interno è solo una delle cose che devono essere fatte, vedrete molti cambiamenti”. E su Marquez ha detto: “È stato in Honda per molti anni e ha vinto molte gare. È lui che capisce meglio la Honda e quest’ultima parte dell’anno sarà un periodo di test per prepararsi al prossimo anno. Dobbiamo lavorare molto con Marc”.