Il campione australiano, Casey Stoner, non è di tante parole, ma quando apre bocca catalizza sempre l’attenzione. Ecco il suo pensiero sulla MotoGP attuale.
Il campione del mondo della top class, di Ducati e Honda, è ritornato sulla pista di Phillip Island, in compagnia di Chris Vermeulen. Il tracciato australiano ha regalato tante gioie in carriera al centauro della Gold Coast. Dopo dieci anni di assenza, Casey ha ritrovato il gusto di un giro, in sella ad una Triumph Tiger 900 Rally Pro. Le sensazioni, naturalmente, non sono paragonabili a quelle vissute ai tempi dei bolidi della MotoGP. Philip Island è stato per anni il giardino di casa Stoner. Il centauro ha trionfato sei volte consecutivamente dal 2007, anno del suo primo mondiale con la Ducati, al 2012, stagione del suo ritiro dalle corse.
Casey ha lasciato un vuoto in top class, nonostante in Honda sia arrivato, successivamente, quel fenomeno di Marc Marquez a dettare legge. Il nativo di Southport si è espresso ai massimi livello in sella alla Ducati, ma è poi riuscito a fare qualcosa che non capita a tutti i centauri, ovvero vincere due mondiali nella classe regina su due moto diverse. Nonostante tutti i problemi, Casey si è riuscito a togliere la soddisfazione di battere straordinari campioni come Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Il meglio del meglio, sino all’avvento del Cabroncito. In una recente intervista, nel podcast In The Fast Lane, Stoner ha posto l’accento sulle criticità delle attuali MotoGP.
Casey non è il tipo di persona che le manda a dire. Il suo pensiero è stato il seguente: “Vedo che questa generazione di piloti ha perso un po’ la comprensione di ciò che accade in un fine settimana. C’è chi cerca di conservare le gomme, chi cerca di preparare la moto per la gara, e così via. Perché c’è veramente tanta elettronica adesso. Da pilota ho sempre lottato contro i miei ingegneri per liberarmi di quanta più elettronica possibile durante le prove libere, e questo per cercare di capire davvero cosa stesse succedendo alla moto e guidandola”. Tempi diversi, oggi i tecnici continuano a sviluppare l’elettronica sulle moto. Secondo Casey persino la Ducati ha fallito, spingendo troppo in quella direzione, a prescindere dai risultati positivi della pista. Ducati, pronti gli ordini di squadra? Spunta un retroscena clamoroso.
MotoGP, Stoner scatenato
L’australiano ha anche affermato che Marc Marquez dovrebbe cambiare il suo modo di guidare. Secondo Casey l’approccio migliore è quello di correre meno rischi possibili in sella alla moto. Ovviamente nella prima parte di carriera lo stesso centauro di Southport ha provato a spingere al massimo per essere veloce e cercare di trovare il limite. Per questo motivo Casey era solito finire le gare in ghiaia, poi ha cambiato approccio e ha conseguito risultati di tutto rispetto. Secondo Stoner persino un campione come Marquez dovrebbe imparare ad avere un approccio diverso in pista e a modificare la propria posizione sulla moto. Un consiglio che il catalano dovrebbe seguire per adattarsi alla situazione attuale, dopo l’ennesima operazione alla spalla. MotoGP, Marc Marquez pensa già al 2023: l’obiettivo futuro è chiaro.
La curva 3 del tracciato di Philip Island, non a caso, è stata dedicata al due volte campione del mondo australiano. Casey conosce ancora ogni piccolo segreto della pista. “Per impostare bene la 3 il mio punto di corda era questo – ha spiegato Stoner a Vermeulen, proprio in uscita di curva 2 – È una bella emozione tornare qui dopo dieci anni, è un luogo in cui ho davvero tanti ricordi. Mi viene subito in mente la prima vittoria qui nel 2007 con Ducati, è stata davvero speciale. Ma il ricordo più bello qui forse risale al 2011, quando con Honda vinsi il mio secondo titolo mondiale proprio nel giorno del mio compleanno, un qualcosa che non può lasciarti indifferente”.
MotoGP, Marc Marquez pensa già al 2023: l’obiettivo futuro è chiaro. Nel video in basso Stoner è sembrato molto felice della gita fuori porta. In carriera ha vissuto emozioni uniche. Il suo viso esprime tutta la soddisfazione di aver scritto pagine storiche del motociclismo. L’australiano ha vissuto un rapporto di amore ed odio con le due ruote. Casey Stoner e Chris Vermeulen ne hanno vissute tante insieme, ma di sicuro l’ex Suzuki avrebbe sognato di guidare sull’isola australiana nel modo in cui faceva Casey. L’australiano tornerà a Phillip Island, dal 14 al 16 ottobre prossimo, per la tappa di MotoGP. Sarà l’occasione per passare un po’ di tempo con i ducatisti, Jack Miller e Pecco Bagnaia. Il rapporto con il suo vecchio team è ancora molto solido e i giovani rider della classe regina ritengono Stoner un Dio delle ruote.