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Motomondiale

MotoGP, Marc Marquez spaventa gli avversari: ecco il suo unico problema

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Davide Russo

Le qualità di Marc Marquez sono risultate evidenti anche in una gara molto sofferta. L’otto volte campione del mondo ha concluso all’ottavo posto.

Domenica di MotoGP imprevedibile sul tracciato di Motegi con due Ducati in fuga nei primi giri. Stavolta non sono state le Desmosedici di Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Jack Miller e Jorge Martin hanno iniziato come meglio non avrebbero potuto. L’australiano ha avuto il vantaggio della mescola dura, rispetto alla media del madrileno del team Pramac. I due sono, comunque, subito scappati via nei primi giri, lasciando alle spalle il pole man Marc Marquez. Quest’ultimo ha montato una mescola soft che non ha pagato. Al via i fari erano tutti puntati sui tre rivali alla corona iridata. Aleix Espargarò ha subito avuto un problema tecnico nel warm up lap che lo ha costretto a correre, in fretta e in furia, nei box per la sostituzione dell’Aprilia.

Marc Marquez (Ansa Foto)

Hanno fatto molta fatica anche Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia. Partiti nelle retrovie non sono riusciti a trovare il ritmo giusto. El Diablo aveva dimostrato di avere un buon passo nel warm up e in prova, ma nelle condizioni asciutte dell’asfalto della gara di Motegi non ha trovato il ritmo giusto. Partito nono, il campione del mondo ha occupato l’ottava posizione per tutta la corsa. Bagnaia idem, un paio di posizioni indietro. Enea Bastianini, invece, è stato molto bravo a rimontare nelle prime battute, superando anche Pecco a metà gara con un sorpasso d’autore. Ci si aspettava, in ogni caso, una gara molto più accesa con una griglia così mescolata, ma i piloti nelle prime file hanno fatto una gara a sé. Pecco Bagnaia si fa a pezzi da solo: ecco perché è caduto.

La classifica nelle prime posizioni si è cristallizzata nei primi giri con le due Ducati, davanti alle due KTM che hanno battagliato per il podio. Marc Marquez, alla fine, ha tenuto bene fisicamente, rimanendo sempre in scia di Miguel Oliveira. Nel finale ha sferrato l’attacco decisivo, riuscendo a prendersi la quarta posizione. Si tratta del miglior risultato stagionale, replicato dopo la “medaglia di legno”, ottenuta sul circuito di Jerez de la Frontera. Alle spalle dei primi cinque è risalito bene anche Luca Marini del team VR46, mentre la prima Aprilia è stata quella di Vinales, ma dalla moto italiana ci si attendeva di più. La Yamaha M1 non se la passa meglio in questo momento. La casa di Iwata è aggrappata alle performance di Fabio Quartararo, ottavo al traguardo, esattamente come la Honda con MM93. Cliccando qui troverete la cronaca scritta del Gran Premio del Giappone.

Le parole di Marc Marquez

Il centauro della Honda, comunque, è tornato alla grande dopo le polemiche di Aragon. Nella precedente gara lo spagnolo era stato protagonista dei crash di Fabio Quartararo e di Takaaki Nakagami. Sul bagnato il catalano ha conquistato una pole position storica, a distanza di 3 anni dall’ultima sempre a Motegi. Un segnale importante, dopo la quarta operazione alla spalla destra. Subito dopo essere rientrato ai box, il rider è sembrato raggiante e ha sfoggiato un sorriso smagliante. Un segnale importante in vista del 2023. La spalla non rappresenta più un problema per il nativo di Cervera, dopo l’ennesima riabilitazione. Il #93 ha strappato anche gli applausi dei vertici della Honda presenti nel box Hrc.

Questa prestazione rappresenta una nuova speranza per la casa di Tokyo e i fan giapponesi. Il suo primo infortunio all’omero è iniziato a Jerez de la Frontera nel 2020 e da allora il campione non è stato più lo stesso. Errori medici e riabilitazioni affrettate hanno, di fatto, segnato le sue ultime stagioni. Per la MotoGP il suo pieno recupero è una straordinaria notizia. Marc Marquez, tra l’altro, ha raggiunto in Giappone quota 150 gare in MotoGP. Il suo debutto è avvenuto nel 2013, salendo sul podio già nella sua prima corsa in top class e conquistando la vittoria ad Austin, al secondo tentativo. Nella sua carriera ha battuto tantissimi record, ma tanti altri potranno essere alla portata dell’otto volte campione del mondo se riuscirà a tornare quello di prima.

Ai microfoni di Sky, il Cabroncito ha dichiarato: “Risultato a parte sono molto contento. Per la prima volta dopo tanto tempo non ho sentito dolore, ma solo stanchezza. I primi giri sono stati difficili, qualcosa non andava ma poi ho cambiato mappa e tutto è tornato regolare. Il limite oggi non è stato fisico ma della moto. Come pilota e team abbiamo fatto il massimo, mentre la moto è la stessa del Qatar, forcellone a parte. E’ stata una gara costante, corsa senza fare errori e senza esagerare. Alla fine ho attaccato Oliveira perché me lo sentivo“.

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Davide Russo
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