Pulire i vetri delle nostre vetture può diventare un’impresa. Tuttavia ci sono degli escamotage per averli perfetti e brillanti.
Per molti avere il macchinone è l’obiettivo della vita. Soprattutto in certi contesti è quasi un must, in quanto simbolo di agiatezza economica. Di chi ce l’ha fatta a crearsi qualcosa di concreto, magari partendo dal basso. Di esempi del genere potremmo farne numerosi. Anche nel mondo glamour dello sport professionale. Specialmente nel calcio, dove molti degli atleti più amati, sono venuti fuori dal nulla e alla fine si sono creati un impero, grazie all’abilità dei loro piedi.
Insomma, l’autovettura come status symbol è ben cosa nota. C’è però chi, al contrario, al posto di spendere migliaia di euro per avere sempre l’ultimo modello, manco fosse uno smartphone, per mostrare a tutti il proprio progresso, preferisce tenersi bene ciò che ha. Cercando di fare la manutenzione necessaria per averla sempre in ottimo stato tecnico, e perché no, curarne il look per averla splendente, così da rendere meno evidenti gli anni che passano. Un modo per trasformare in realtà il proposito di aver un mezzo di trasporto al top è tenerlo pulito, sia dentro, sia fuori, con tutti gli accorgimenti del caso.
Avere un parabrezza bello lindo è ad esempio il sogno di ogni automobilista. Ma come si sa lo sporco dei centri abitati, piuttosto che il fogliame o gli agenti atmosferici, rendono tale proposito difficilmente applicabile. Eppure una tecnica per avere i vetri in ordine in poco tempo esiste. E non è neppure complessa da eseguire in totale autonomia.
La domanda a questo punto è: è veramente possibile evitare gli odiosi aloni? La risposta è affermativa. E adesso vediamo come si deve procedere per ottenere un ottimo risultato. Innanzitutto occorre cominciare la pulizia sommaria della parte interna ed esterna. In un secondo momento, invece, si passa alla lucidatura esterna tramite un sigillante.
Pulire i vetri della macchina: come va fatta
Altro aspetto da non trascurare è l’utilizzo del detergente giusto. Va infatti comprato esclusivamente quello per auto, in quanto quelli per la casa contengono spesso ammoniaca ed altri materiali chimici non idonei e ancor di più pericolosi. Per l’applicazione del detersivo è quindi consigliato dotarsi di un panno in microfibra, in quanto è abbastanza abrasivo, ma non graffia.
In secondo luogo è necessario tenere presente che la routine deve essere effettuata in un ordine preciso. Ovvero prima ci si occupa della carrozzeria, e solo successivamente dei vetri. Quando si opera su di essere bisognerebbe posizionarsi lontano dalla luce diretta del sole. In quanto, facendo asciugare il detergente, agevola la comparsa degli odiati segni, vanificando il lavoro.
Entrando nel dettaglio dell’operazione, il primo passaggio prevede di abbassare a metà i finestrini così da intervenire direttamente sulla parte superiore. Il detersivo va applicato direttamente sullo strofinaccio, a sua volta da stendere in modo lineare e costante da una parte all’altra. L’operazione, deve essere replicata su tutti i vetri e da entrambi i latti.
Con un panno in microfibra asciutto va quindi eliminata l’umidità dal finestrino, prima di proseguire nella parte inferiore, adottando la medesima metodologia.
A cosa prestare attenzione
Per quanto concerne il parabrezza e il lunotto posteriore, la metodica è pressoché la stessa. In questo caso il detergente va spruzzato direttamente sulla superficie. E successivamente, con un movimento dall’alto verso il basso. E da una parte all’altra con costanza e regolarità, viene esteso all’intero vetro. Pur qui, è cruciale l’utilizzo di un panno in microfibra asciutto per l’eliminazione dell’umidità che porta ad avere gli aloni.
Rimosso lo sporco più ostinato, si procede all’eliminazione di puntini e quant’altro con dell’acqua pulita. Questa volta senza aggiungere nulla. Basta spruzzare semplicemente e con un getto morbido, l’acqua sul finestrino, servendosi di un tubo flessibile per il vetro esterno, e di uno spray ad hoc per l’interno. Per l’asciugatura, il panno in microfibra è quello più consigliato.
L’ultimo passaggio riguarda la lucidatura. Anche qui è bene puntare su quelli specifici per autovetture. Piuttosto che sui kit che comprendono i dischi creati appositamente per rimuoverei graffi e le imperfezioni più resistenti.
Eventualmente ci si può munire di un prodotto di buona qualità capace di pulire lo sporco più lieve. Tutte le operazioni sono replicabili e applicabili sui vetri oscurati.
Lucidare i vetri per un’auto perfetta
Vi è anche la chance di usufruire di una lucidatrice rotorbitale a velocità bassa, con impostazione tra i 1000 e 1200 giri al minuto. Prima di cominciare è necessario applicare dell’olio lubrificante sul tampone, per meglio distribuire il lucidante e permettere di ridurre la quantità e l’abrasività. In alternativa basta mettere uno strato uniforme di lucidante sull’intero tampone.
Quando si lucida è consigliabile partire dall’angolo superiore del vetro. E’ fondamentale tenere l’impugnatura con la mano “più forte”, mentre l’altra deve essere usata per guidare il macchinario. Non serve esercitare pressione o l’acqua usata prima per lavare i vetri. Questo perché è tutto automatico. Come per gli altri step, pure qua il ritmo deve essere graduale.
Importante segnalare che la lucidatrice non deve essere agitata. In quanto si rischia di fare danni e rompere i vetri. Il procedimento deve interessare l’intera superficie. Non appena un parte si sta per asciugare, è necessario fermarsi.
Va tenuto presente che la rotorbitale segue un preciso schema. Ciò significa che, ad esempio, spostandola a destra lei si muovere altresì verso l’alto. Mentre a sinistra punta verso il basso. Il ritmo dello strumento va mai contrastato, ma assecondato.
I residui di prodotto vanno eliminati con un panno, applicando una lieve pressione e muovendosi in modo uniforme e circolare. Questo fino a che non si nota più alcun segno.
Infine, per pulire i vetri con un risultato ancora più impeccabile, si può rifinire con uno spray di rivestimento nanotecnologico. Ciò serve per conservare il vetro levigato e lucido a lungo nel tempo. E la sua funzione è quella di sigillare i pori dei cristalli. In questo caso bisogna applicare una piccola quantità di prodotto per mezzo di una spugna da strofinare sul vetro. Il movimento dovrà sempre essere da parte a parte e dall’alto verso il basso.