Lewis Hamilton è una leggenda della F1, ma gli anni passano ed il ritiro si avvicina. Un ex membro della Ferrari ha le idee chiare.
La stagione di F1 targata 2022 sta per volgere al termine, e si può quasi affermare con certezza che sia stata la più difficile di sempre per Lewis Hamilton. Nella sua carriera, il sette volte campione del mondo è stato battuto a fine annata soltanto una volta dal compagno di squadra, nel 2011 al fianco di Jenson Button in McLaren.
Si trattò comunque di un campionato in cui arrivarono tre vittorie, che salvarono il bilancio complessivo. Invece, almeno sin qui, Sir Lewis non è ancora andato oltre due secondi posti, arrivati in Francia ed in Ungheria, con una posizione che è molto deficitaria in graduatoria generale, anche rispetto al compagno di squadra George Russell.
Il sette volte iridato di F1 è infatti sesto nel mondiale, ultimo tra i sei alfieri dei top team. Tralasciando l’inattaccabile Max Verstappen che a Singapore potrà chiudere i conti mondiali, davanti a lui ci sono, nell’ordine, Charles Leclerc, Sergio Perez, Russell e Carlos Sainz.
Da questi ultimi due, il britannico aveva praticamente chiuso il gap prima del Belgio grazie ad una serie impressionante di podi iniziata in Canada, ma da Spa-Francorchamps sono iniziati i guai. Un errore nel corso del duello con l’Alpine di Fernando Alonso al primo giro lo ha costretto al ritiro nelle Ardenne, ed i danni riportati sulla sua Mercedes hanno costretto la squadra a cambiare power unit a Monza, portandolo a scattare dal fondo.
Hamilton ha rimontato sino a concludere in quinta piazza, mentre Russell finiva nuovamente sul podio. La leggenda inglese è stata vittima di un grave errore strategico in Olanda, cosa che lo ha portato a scendere dal secondo al quarto posto, con un distacco in classifica dal compagno di squadra che ora è nell’ordine dei 35 punti.
Per Lewis ora, l’obiettivo principale è quello di vincere almeno una gara delle sei restanti, per continuare la striscia vincente che solo lui ha nel Circus. Dal 2007 in avanti, anno del suo debutto al volante della McLaren, Hamilton ha sempre portato a casa almeno un successo, e da questo punto vista l’anno peggiore è stato il 2013, all’esordio con la Mercedes, quando si impose soltanto in Ungheria.
In questi giorni, l’alfiere del team di Brackley ha ammesso che spera ancora di poter portare a casa l’ottavo titolo, anche se questa non rappresenta un’ossessione per lui. La beffa di Abu Dhabi dello scorso anno fa ancora malissimo, e dopo un evento del genere solo una stagione ricca di vittorie avrebbe potuto farlo rinvigorire. Il 2023 potrebbe essere l’ultima speranza.
F1, Ross Brawn parla del futuro di Lewis Hamilton
Sir Lewis Hamilton è il pilota che ha vinto più di tutti nella storia della F1, ed è normale che sia anche il più chiacchierato, specialmente quando le cose non vanno come previsto o come si era visto sino allo scorso anno. Su di lui si sono espressi in tanti, e l’ultimo a farlo è stato Ross Brawn, team principal della Mercedes sino al 2013, anno in cui il britannico approdò nella squadra poi passata nelle mani di Toto Wolff.
L’ex Ferrari ha parlato di Sir Lewis in un’intervista concessa a “Sport Bild“, nella quale ha dichiarato: “Credo che Hamilton abbia iniziato la fase finale della sua carriera in F1, è quasi al tramonto, ma questo non vuol dire, almeno per ora, che sia già finito del tutto. Lui sta lavorando davvero tanto per cercare di rendere di nuovo competitiva la Mercedes, che quest’anno ha sofferto davvero tanto e contro ogni previsione“.
Brawn ha aggiunto: “Per lui far tornare forte la Mercedes sarebbe una specie di vittoria dal punto di vista caratteriale, ed al fianco ha anche un compagno di squadra molto forte. Magari George Russell ha più fame di far risultati essendo molto giovane, ma penso ancora che Lewis potrà tornare forte, così come la Mercedes. Per esperienza personale, guardando al mio passato, mi rendo conto che passare alcuni periodi difficili possa aiutarti a crescere ed a migliorare, quindi non è corretto darli per morti. Il futuro ci dirà di più“.
Effettivamente, la carta d’identità comincerà presto a diventare un problema per Hamilton, che il prossimo 7 gennaio compirà 38 anni. Tuttavia, c’è anche da dire che Fernando Alonso ha già superato le soglie delle 41 primavere, e che ha appena firmato un nuovo contratto con l’Aston Martin. In questo sport c’è poco che può essere previsto, e la Mercedes potrebbe riportare Lewis al top già tra pochi mesi.