Pecco Bagnaia ha preso parte alla conferenza stampa del GP di Thailandia, raccontando le sue prime sensazioni. Ecco le sue parole.
Il Gran Premio della Thailandia sarà uno spartiacque in chiave mondiale, e Pecco Bagnaia lo sa benissimo. In Giappone, pochi giorni fa, la serie positiva del rider torinese è terminata con un brutto errore, che lo ha costretto al ritiro proprio nel corso dell’ultimo giro. Il pilota della Ducati è finito a 18 punti da Fabio Quartararo, perdendo 8 lunghezze rispetto alla vigilia della tappa di Motegi.
La caduta ha sicuramente un peso specifico notevole, dal momento che sono andati perduti 6 punti in più rispetto a quanto sarebbe accaduto se Bagnaia avesse accettato di finire subito dietro al campione del mondo. Gigi Dall’Igna, boss della casa di Borgo Panigale, ci ha tenuto a difendere il proprio pilota, affermando che anche lui stesso ci avrebbe provato se ne avesse avuto l’occasione.
A Buriram, Pecco ha vinto in Moto2 nel 2018, per poi gareggiare in MotoGP soltanto nell’anno successivo. La pista potrebbe sorridere alla Ducati, anche se il terzo settore, come poi detto dallo stesso pilota piemontese in conferenza stampa, dovrebbe essere favorevole alla Yamaha.
Una delle incognite è rappresentata dal meteo, che, come in Giappone, potrebbe essere molto variabile. Questo è un aspetto che potrebbe opporsi alle speranze di Pecco, che sia in Indonesia che in Giappone ha fatto tanta fatica in condizioni difficili. In Ducati si è lavorato molto in questi giorni per risolvere i suoi guai, ed in Thailandia avremo una risposta definitiva.
Le previsioni parlano comunque di precipitazioni rispetto a Motegi, ma c’è da dire che in Giappone era atteso un diluvio anche per la gara di domenica, dove invece splendeva il sole. In questa parte del mondo è impossibile prevedere il meteo con certezza, per cui, i team devono essere perfettamente preparati per ogni tipologia di condizione climatica. Senza dubbio, in Ducati sperano nell’asciutto, anche se Jack Miller può dire la sua in caso di pioggia. L’australiano, rinfrancato dal dominio in Giappone, potrà fare la differenza.
Bagnaia, ecco le sue prime parole in Thailandia
Pecco Bagnaia è stato uno dei protagonisti della conferenza stampa di Buriram, dove si corre il Gran Premio della Thailandia. Il rider torinese vuole rialzarsi dopo il ritiro di Motegi, che ha frenato la sua rimonta mondiale su Fabio Quartararo. Tutto è ancora apertissimo, ma sono vietati ulteriori errori.
Ecco le prime parole dell’alfiere della Ducati: “Se per me è stato difficile togliermi dalla testa Motegi? Ho analizzato tutto quello che è accaduto, perché dovevamo capire il motivo per cui faticassi così tanto in accelerazione rispetto agli altri. Sono rimasto bloccato dietro Pol per tanti giri, era impossibile superarlo. Serviva capire quello che era successo, ed in questo week-end spero che troveremo qualcosa che ci aiuterà. A Motegi tutto è stato strano per via del meteo, ho avuto tante difficoltà che non avevo nelle altre gare“.
Bagnaia ha aggiunto: “Cosa ci siamo detti con il team dopo il Giappone? Abbiamo capito che ci sono alcune situazioni in cui bisogna spingere, anche se a volte non potevo, ma se penso alla caduta stavo soltanto cercando di passare Fabio. Sono stato troppo ambizioso in quel momento della gara, volevo provarci e l’unica cosa buona è stato che sono riuscito ad evitare anche la sua caduta, poteva andare peggio“.
Anche in Thailandia è attesa pioggia, ma Pecco non sembra troppo pessimista: “Rispetto allo scorso anno è cambiata la gestione della moto, per questo sto faticando di più sul bagnato. Però c’è da dire che quest’anno non abbiamo praticamente mai girato con l’umido ed in Giappone non avevo il feeling giusto. Abbiamo buone idee per essere competitivi sul bagnato, quindi sono sicuro che le cose miglioreranno rispetto al Giappone“.
“Per noi Buriram potrebbe essere una buona pista, il settore 1 in particolare. Mi aspetto qualche difficoltà nel terzo, mi ricordo che faticammo molto in quella zona nel terzo rispetto a Fabio nel 2019, ma credo che siamo molto migliorati rispetto a quella volta ed ho molta fiducia in noi“.
“I tracciati ora hanno molto più grip rispetto al passato sulla pioggia. Anche le gomme fanno molto, le Soft soprattutto vanno in temperatura molto in fretta, a volte tendono anche a surriscaldarsi. Dobbiamo valutare quello che sarà il loro comportamento, dietro qualcuno le cose si fanno molto difficili rispetto a quando sei davanti. Comunque, rispetto a Motegi, ci aspettiamo che la pista dreni meglio la pioggia essendo un circuito ed un asfalto più recente, ma è chiaro che prima dobbiamo provare per poi dare un giudizio definitivo“.