Lewis Hamilton ha partecipato alla conferenza stampa del GP di Singapore, dove ha parlato delle sue aspettative. Ecco le sue parole.
Il Gran Premio di Singapore rappresenta una grandissima occasione per Lewis Hamilton e la Mercedes, che puntano alla prima vittoria stagionale. Il team di Brackley ed il sette volte campione del mondo non vincono dal 5 dicembre dello scorso anno, quando il britannico trionfò nella prima edizione del GP dell’Arabia Saudita dopo una battaglia infernale contro la Red Bull di Max Verstappen.
Il 2022 è stato un vero e proprio incubo per le frecce d’argento, che man mano si sono però riavvicinate a Red Bull e Ferrari. George Russell ha anche ottenuto una pole position in Ungheria, ma va detto che in gara non hanno mai realmente lottato per la vittoria.
La gara più positiva è stata quella di Zandvoort, ovvero una pista che, come Singapore, prevedeva l’utilizzo del massimo carico aerodinamico. Hamilton e Russell si augurano di dar battaglia ai top team, ed al termine del campionato ci sono solo sei gare per cercare di puntare a questa agognata vittoria.
Sul fronte delle novità tecniche, sulle Red Bull e le Ferrari sono attesi diversi aggiornamenti, mentre la Mercedes dovrebbe presentare soltanto alcuni affinamenti adatti alla pista. Sir Lewis qui si è imposto nel 2009 con la McLaren, per poi ripetersi nel 2014, 2017 e 2018 sulle monoposto del team di Brackley.
Il sette volte iridato è colui che ha vinto di più da queste parti dopo Sebastian Vettel, che con il trionfo del 2019 a bordo della Ferrari è salito a cinque affermazioni. Visto l’andamento della stagione, non possiamo pensare che l’inglese sia il favorito per Singapore, ma sicuramente sarà tra i protagonisti.
Hamilton, ecco le sue prime parole a Singapore
Lewis Hamilton punta ad un buon risultato in quel di Singapore, con la Mercedes che è a caccia della Ferrari per il secondo posto nel mondiale costruttori. Il Cavallino ha un margine di 35 punti, il che significa che è davvero tutto aperto. Il sette volte iridato, dopo i problemi delle ultime tre gare, ha perso contatto da George Russell, il quale rischia seriamente di finirgli davanti nel mondiale piloti a fine anno.
La cosa non sembra preoccupare Sir Lewis, il quale vuole continuare a progredire per tornare su un podio che gli manca ormai dall’Ungheria. Ricordiamo che il nativo di Stevenage è l’unico pilota nella storia della F1 ad aver vinto almeno una gara l’anno, e questo primato sta per sfuggirgli in un 2022 molto complicato.
Hamilton è apparso comunque tranquillo nella conferenza stampa del Gran Premio di Singapore, dove si è detto molto felice di tornare dopo tre anni di assenza a causa del Covid-19. Il sette volte iridato sa che il porpoising potrebbe essere un problema a causa delle tante sconnessioni presenti sulla pista, ma si aspetta delle prestazioni nettamente migliori rispetto a quelle viste a Monte-Carlo e Baku, dove Red Bull e Ferrari erano realmente inavvicinabili.
Ecco le sue parole: “Tornare a Singapore è davvero una bella sensazione, dal 2019 mi sembra passata una vita. Credo che la pista sia qualcosa di epico sulla quale guidare, è un giro molto avventuroso con 23 curve. Nel 2018 feci una grande pole position, non ricordo di preciso come andò perché è tanto che non lo riguardo, ma devo dire che fu uno dei migliori della mia carriera. Ho la speranza di poter riprovare, un giorno, qualcosa di simile, perché le sensazioni sono state uniche quel giorno“.
La pista di Singapore ha visto la Mercedes andare in difficoltà diverse volte in passato, anche nel corso degli anni più dominati dell’era ibrida, come il 2015 ed il 2019. Lewis è stato interpellato proprio su questo discorso, spiegando i motivi delle fatiche del passato: “Singapore difficile in passato per la Mercedes? Credo sia vero, anni fa abbiamo faticato, ma tutto dipendeva dal fatto che la nostra macchina avesse caratteristiche che si adattavano meglio ad altre piste piuttosto che a questa“.
Poi siamo riusciti a capire quello che mancava, speriamo che riusciremo ad essere competitivi. Spero che la macchina possa funzionare meglio, dipenderà da quanti dossi ci saranno perché questo influenza l’assetto della macchina. Non ho aspettative, è tutto un’incognita“.
Sir Lewis è stato poi interpellato sul discorso avvallamenti, che potrebbero peggiorare il porpoising: “Rispetto a Monte-Carlo e Baku abbiamo imparato tante cose, e ciò si potrà aiutare tanto. Siamo in grado di prevedere dove dobbiamo muoverci, anche se sappiamo che questa macchina ha diverse limitazioni. Abbiamo la fortuna di essere messi meglio rispetto ad inizio anno, quindi, ci auguriamo di non essere troppo lontani dai primi“.