Michael Schumacher, Todt torna a parlarne: ecco cosa è successo

Tra Michael Schumacher e Jean Todt c’è sempre stata una sincere amicizia. Il manager francese ha parlato della famiglia del tedesco.

Dal dramma di Michael Schumacher sono trascorsi quasi nove anni. Era il 29 dicembre del 2013 quando il Kaiser di Kerpen cadde sulle nevi di Meribel battendo la testa contro una roccia, iniziando un’agonia che non sarebbe mai più terminato, e che lo avrebbe strappato all’affetto dei fan, forse, per sempre, anche se i suoi veri amanti non smettono di sperare in un suo miracolo ritorno.

Michael Schumacher (ANSA)
Michael Schumacher (ANSA)

Tutti ricordano Michael per ciò che ha fatto in pista, per aver risollevato una Ferrari che sembrava al capolinea negli anni Novanta. Assieme a lui, c’è un altro grande nome che resterà per sempre nel cuore dei fan, ovvero Jean Todt. Il francese arrivò a Maranello nel 1993, per cercare di recuperare ai disastri delle gestioni precedenti, sotto la guida del presidente, Luca Cordero di Montezemolo.

In pochi anni, Todt operò una vera e propria ristrutturazione, capendo che l’unico uomo sulla faccia della terra che avrebbe potuto vincere il titolo con la Ferrari era proprio Michael Schumacher. Il tedesco sbarcò in terra emiliana alla fine del 1995, dopo aver vinto due mondiali con la Benetton di Flavio Briatore, riuscendo a porre fine alla dittatura di McLaren e Williams che durava dal 1984.

Michael aveva già fatto vedere abbastanza, e si meritò uno stipendio non certo economico alla Ferrari, portando con sé tecnici brillanti come Ross Brawn e Rory Byrne, che sarebbero diventati le menti delle monoposto che avrebbero dominato la scena negli anni a seguire.

Il tedesco arrivò a vincere subito 3 gare nel 1996, mentre l’anno successivo sfiorò clamorosamente il titolo, uscendo beffato contro la Williams-Renault di Jacques Villeneuve nella giornata in cui perse la faccia a Jerez de la Frontera. I tempi non erano ancora maturi per vincere il campionato, visto che in seguito toccò alla McLaren-Mercedes di Mika Hakkinen portare a casa due corone consecutive.

Il vento, tuttavia, stava cambiando, visto che nel 1999 la Ferrari mise le mani sul mondiale costruttori, e solo per colpa dell’infortunio di Silverstone a Schumacher sfuggì il terzo titolo piloti della sua carriera. Si era capito che era solo questione di tempo, ed il Kaiser di Kerpen riuscì nell’impresa nel 2000, dando il via ad una serie di successi senza precedenti nella storia della F1, battuta poi soltanto dalla Mercedes di Lewis Hamilton.

Schumacher, Todt, Brawn, Byrne, Montezemolo e tutti gli altri che lavoravano in Ferrari furono protagonisti di un’impresa leggendaria, che ora appare lontana anni luce. Tra il crollo del Cavallino in F1 ed il dramma di Michael, in tantissimi rimpiangono i bei tempi andati, nella speranza che il vento cambi in futuro.

Michael Schumacher, Jean Todt parla della sua famiglia

Dopo l’incidente di Michael Schumacher avvenuto sulle nevi di Meribel, sulle sue condizioni è stato mantenuto il massimo riserbo. Le ultime notizie ufficiali risalgono al 2014, quando, durante l’estate, venne comunicato che il sette volte campione del mondo era uscito dal coma e che avrebbe proseguito la riabilitazione a casa.

In questi anni si sono succedute diverse speculazioni, e pare che il tedesco sia ora ad Ibiza, presso la villa di famiglia, e non più nel maxi-castello posto sul lago di Ginevra, in Svizzera. Le persone che possono andare a trovarlo sono pochissime, e tra di loro c’è ovviamente Jean Todt, che già diverso tempo fa aveva rivelato che è solito recarsi presso la sua abitazione per guardare i Gran Premi con il suo amico fraterno.

Todt ha la possibilità di incontrare spesso la famiglia di Michael Schumacher, la moglie Corinna ed i figli, Mick e Gina Maria. Intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, l’ex presidente della FIA ha raccontato l’esperienza dei cari del Kaiser di Kerpen, che sono costretti ad un’esistenza ricca di sofferenza, ma che non perdono mai la speranza.

Ecco le sue parole: “Per me è davvero un privilegio poter essere vicino alla famiglia di Michael, le loro vite sono state sconvolte il 29 dicembre 2013. Da quel momento in poi, Corinna, Mick e Gina Maria sono stati costretti a vivere tutto in modo differente, nulla è stato più come prima. Sono cose che nella vita, purtroppo, possono succedere, ben più importanti delle corse e dei risultati sportivi“.

Le parole di Todt non danno, ovviamente, aggiornamenti sullo stato di salute di Schumacher, ma fanno ben capire la sofferenza che c’è attorno alla sua famiglia. Il figlio Mick sta lottando per restare in F1 l’anno prossimo, e sembra esserci qualche speranza sul fatto che la Haas possa puntare ancora su di lui.

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