La Red Bull è una monoposto che si esalta sui tracciati veloci, ma che è migliorata anche sui più lenti. Singapore nasconde un’insidia.
Il Gran Premio di Singapore è stato un feudo di Ferrari e Mercedes dal 2014 in avanti, mentre la Red Bull non vince da queste parti dal 2013. Sebastian Vettel infilò un bel tris di vittorie tra 2011 e 2013, ma in seguito il team di Milton Keynes non si è più tolto delle grosse soddisfazioni.
Daniel Ricciardo e Max Verstappen hanno chiuso al secondo posto nel 2017 e nel 2019, ma quest’anno si punta molto in alto. La RB18 ha sofferto il confronto con la Ferrari sulle piste tortuose in questa stagione, ma ci riferiamo soltanto al discorso prestazionale, visto che le vittorie di tappa, come quella di Sergio Perez a Monaco, sono poi andate sempre alla squadra di Christian Horner.
La Ferrari ha gettato al vento tante opportunità nel corso di questo campionato, e per la notte di Marina Bay non sono permesse ulteriori magagne. Verstappen avrà il primo match point mondiale, anche se più realisticamente chiuderà i conti in Giappone tra pochi giorni, proprio a casa della Honda.
La Red Bull, e questo va sottolineato, è comunque progredita moltissimo anche su piste più lente e dove si sfrutta il massimo carico aerodinamico, come si è visto in Ungheria ed in Olanda. La RB18, snellita praticamente di gara in gara, è diventata molto agile, migliorando anche nella gestione delle gomme, mentre la Ferrari non è riuscita a progredire nella stessa maniera.
Singapore rappresenta una bella possibilità anche per la Mercedes, che a Zandvoort aveva il passo di Verstappen in chiave gara. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una bella battaglia a tre sia per la pole position che per la vittoria, con Charles Leclerc che dovrà cercare di sfoderare uno dei suoi giri magici in qualifica.
A Singapore, infatti, partire davanti a tutti è cruciale, visto che i sorpassi sono complicati, anche se non impossibili come a Monte-Carlo. La Rossa porterà un nuovo fondo, anche se dalle prime immagini emerse dalla pit-lane non se ne sono ancora viste le tracce. Probabilmente, Leclerc e Carlos Sainz faranno delle prove comparative durante le libere del venerdì, per poi deliberare la versione definitiva con la quale si girerà sabato e domenica.
La pista di Yas Marina nasconde tantissime insidie, sia dal punto di vista fisico per i piloti che per la tenuta delle monoposto. Infatti, non c’è praticamente respiro a causa delle 23 curve presenti, ed un particolare aspetto da tenere sott’occhio sarà quello dei freni e del loro raffreddamento.
Red Bull, tanto lavoro per evitare problemi ai freni
La Red Bull ha incontrato qualche problema con il raffreddamento dei freni in questa stagione, soprattutto nelle gare più calde come quelle del Bahrain ed in Arabia Saudita ad inizio campionato. Come riportato da “Motorsport.com“, il team di Milton Keynes sta lavorando a spron battuto per cercare di trovare una soluzione affidabile, in modo da poter consentire a Max Verstappen e Sergio Perez di spingere al massimo senza rischiare problemi di sicurezza.
L’impianto frenante è messo a dura prova a Singapore, viste le altissime temperature che sono attese ed anche l’assenza di lunghi rettilinei, dove si può tentare di raffreddare il sistema. Secondo i dati diffusi dalla Brembo, i piloti schiacciano il pedale del freno per il 22% della durata del giro, superando il 21% di Monte-Carlo.
Una grossa differenza con il passato sono le gomme di misure diverse e la presenza dei copricerchi, che sicuramente non favoriscono il raffreddamento dell’impianto frenante. I tecnici della Red Bull, proprio per questo motivo, stanno lavorando duramente sul corner ruota, isolando il calore che si viene a creare all’interno dei freni.
Durante l’anno, sulla RB18 sono stati effettuati vari sviluppi sotto questo punto di vista, carenando i freni e poi rendendo più efficiente il sistema per aiutare la vettura a perdere peso. Il team di Milton Keynes ha lavorato anche sulla pinza anteriore prodotta dalla Brembo, cercando di creare un nuovo rivestimento termico con l’obiettivo di far uscire più facilmente il calore che si viene a creare dall’interno. Insomma, niente è lasciato al caso, ed è propria questa continua evoluzione che rende unica la F1 sotto tanti punti di vista.
Per la RB18 e la Ferrari si era parlato di nuovi pacchetti aerodinamici approntati per questa gara, ma con le vetture ancora smontate nei garage è impossibile cercare di scorgere qualcosa. Nelle prossime ore avremo più notizie e non mancheremo di aggiornarvi a riguardo. Il week-end di Singapore è solo all’inizio.