Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, è stato tirato in ballo in una polemica della Honda sulle gomme “speciali”, ricevute nel corso della sua carriera.
La carriera di Valentino Rossi è stata costellata di illazioni sul suo peculiare rapporto con i tecnici dei gommisti Michelin e Bridgestone. Rapporti fruttuosi e molto chiacchierati che hanno fatto rodere i rivali per molti anni. La casa francese ha sempre cercato di trarre la massima performance da tutti i suoi piloti, nella sfida alla casa giapponese produttrice di mescole, finché non è stato imposto il monogomma.
Con un diretto attacco alla Yamaha e a Valentino Rossi, la Repsol ha tuonato: “Non tutti avevano accesso allo stesso tipo di pneumatico, anche tra piloti che lavoravano con lo stesso fornitore. Le gomme personalizzate venivano realizzate seguendo i dati raccolti dalla telemetria il primo giorno di prove. Per molti anni Michelin nelle gare europee lavorava contro il tempo per inviare un nuovo lotto di gomme speciali destinate a Valentino Rossi”. Ma facciamo un passo indietro. Nel 2007 Casey Stoner vinse sulle mescole giapponesi in sella alla Ducati Desmosedici. In quella stagione non ci fu nulla da fare per il campione italiano. L’australiano dominò in modo incontrastato, demolendo una serie di record.
A quel punto VR46 decise di andare in controtendenza rispetto al suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo, e pretese le gomme Bridgestone. La musica cambiò e VR46 ottenne due magnifiche vittorie mondiali, nel 2008 e nel 2009. Il rapporto andò avanti sino al 2016, quando la Bridgestone scelse di uscire di scena. “Sono rimasto sorpreso e dispiaciuto quanto ho sentito questa notizia – ammise Valentino Rossi a Corsedimoto – A dir la verità sono anche un pò preoccupato. L’ultima volta che ho utilizzato delle gomme non Bridgestone è stata nel 2007 (con Michelin, ndr). Quando provai le Bridgestone il passo avanti era notevole, si capiva subito. Per chi succederà alla Bridgestone in futuro sarà difficilissimo raggiungere questo livello, non sarà affatto semplice avere una gomma che funzioni bene in tutte le moto, senza favorire nessuno. Su questo si dovrà lavorare. Penso che per le altre aziende sarà in ogni caso difficile raggiungere i tempi attuali sul giro e, soprattutto, sul passo gara”.
Valentino Rossi, gommino ad hoc
Il passaggio di mescola distrusse il sogno del Dottore di agguantare il decimo titolo. Nell’ultima stagione con le mescole giapponesi, infatti, il centauro di Tavullia si giocò il titolo con Jorge Lorenzo sino all’ultimo GP. In Malesia il #46 giunse terzo, alle spalle di Pedrosa e Lorenzo, dopo un duello accesissimo con Marc Marquez. La manovra con lo spagnolo costò all’italiano una penalità pesantissima in vista dell’ultimo appuntamento di Valencia. Benché con ancora sette punti di vantaggio sul più diretto rivale al titolo, Lorenzo, la partenza nelle retrovie fu determinante. L’italiano non riuscì ad andare oltre la quarta posizione, rimontando ben ventidue posizioni. La vittoria finale andò allo spagnolo per appena cinque punti. Nelle stagioni successive Valentino Rossi non è riuscito più a lottare per la corona iridata.
Nelle ultime cinque stagioni di MotoGP il centauro di Tavullia si aggiudicò un solo Gran Premio. Il passaggio alle gomme francesi scatenò altre polemiche. La MotoGP continua tutt’ora a correre sulle Michelin, fornitore unico della classe regina (fino al 2026). Vi sono stati piloti che hanno costruito una meravigliosa carriera sulle mescole francesi, ma non tutti sono riusciti ad adattarsi. Al termine del 2021 il pesarese ha scelto di dire addio alla MotoGP e si è calato nell’abitacolo di una Audi R8 LMS nel combattutissimo campionato Fanatec GT. Negli ultimi anni ha sofferto tantissimo e questo ha portato tanti detrattori a criticare persino le vittorie del passato del campione.
Sotto osservazione sono finiti i rapporti del Dottore con le aziende produttrici di pneumatici. Valentino fu tra i primi piloti a volere la stessa mescola che aveva fatto le fortune di Stoner nel 2007, più adatta alla guida d’anteriore dei top rider dell’epoca. Sta di fatto che sia la Bridgestone che la Michelin avevano costruito un gommino su misura per il Dottore, ma la cosa non è affatto uno scandalo perchè non era l’unico a ricevere un trattamento “speciale”. Petrucci torna in MotoGP: ecco quando e con chi lo vedremo. Date una occhiata anche agli orari del prossimo GP in Thailandia. Su IG Valentino Rossi ha ironizzato sulla questione gomme con un video direttamente dalla pista Go Kart Migliaro: “Stagionate, annata 2008. Una annata meravigliosa per le Bridgestone perché in Giappone aveva piovuto un sacco ed erano venute bene. Guardate che colore che hanno“.
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