F1, non solo Audi: altri 2 colossi pensano all’ingresso

Audi entrerà in F1 dal 2026 e Porsche spera di fare lo stesso: ma spuntano altre due case automobilistiche interessate.

Il nuovo regolamento sui motori che entrerà in vigore dal 2026 sta spingendo più aziende automobilistiche a pensare di partecipare alla Formula 1. L’Audi ha già ufficializzato il proprio ingresso e dovrebbe farlo con una partnership con Sauber, scuderia storica che adesso ha motori Ferrari e Alfa Romeo come title sponsor.

Stefano Domenicali (Ansa Foto)
Stefano Domenicali (Ansa Foto)

Anche la Porsche vorrebbe prendere parte al campionato, però è naufragato l’accordo con la Red Bull. Sembrava tutto fatto, però poi ci sono state delle divergenze che hanno fatto saltare il banco. Il famoso marchio tedesco non ha ancora messo da parte il proprio sogno, ma si è decisamente complicato.

Dei team in cerca di partner per il futuro non mancano, basti pensare a McLaren e Williams, che in passato hanno vinto titoli in F1 e che vogliono tornare protagonisti. Se la scuderia di Woking almeno lotta per il quarto-quinto posto nel campionato costruttori, più difficile è la situazione di quella fondata da Frank Williams che da anni è ultima o penultima in classifica a fine stagione.

Anche Ford e Hyundai in F1?

In attesa di capire cosa farà Porsche, che potrebbe anche decidere di abbandonare il progetto F1, spuntano anche altri nomi di possibili nuovi costruttori. Secondo quanto rivelato da Auto Motor und Sport, anche Ford e Hyundai starebbero prendendo in considerazione l’idea di entrare nel campionato.

C’è tempo fino al 30 giugno 2023 per iscriversi alla stagione 2027, mentre per essere presenti già dal 2026 l’inscrizione scade il 15 ottobre prossimo. Difficile che arrivi un annuncio a breve termine, più facile pensare che le due case automobilistiche e anche altre si prendano più tempo per valutare.

La Ford ha già partecipato alla F1 come fornitore di motori (in collaborazione con Cosworth) tra il 1967 e il 1985, poi anche tra il 1989 e il 1999. Dal 2000 al 2004 è stata presente anche nelle vesti di vero e proprio costruttore, visto che controllava il team Jaguar Racing (ex Stewart Gran Prix) e in precedenza aveva anche comprato la stessa Cosworth (rivenduta nel 2004). Poi l’azienda americana decise di abbandonare il Circus. Il bottino è di 176 vittorie, 13 titoli piloti (l’ultimo Michael Schumacher nel 1994 con la Benetton) e 10 costruttori. Niente male.

Invece la Hyundai non ha mai partecipato alla Formula 1, dunque rappresenterebbe una novità assoluta. In ambito motorsport la casa sudcoreana ha puntato soprattutto sul rally, dove si è tolta delle soddisfazioni (campione del mondo 2019 e 2020). Vedremo se deciderà di fare il grande salto nel 2027.

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