Si è conclusa la prima sessione di prove di F1 a Marina Bay. Hamilton segna il miglior crono davanti a Verstappen. La Ferrari è vicina.
Chiusa la parentesi europea, la F1 si appresta ad affrontare la tranche asiatica e americana del campionato prima della gran chiusura ad Abu Dhabi di fine novembre. All’appuntamento di Singapore il Mondiale arriva con i valori in campo ben definiti. Tra i costruttori la Red Bull svetta con comodità con 545 punti contro i 406 della Ferrari. Mentre tra i piloti Verstappen è leader con 335 lunghezze contro le 219 di Leclerc.
Un margine talmente ampio che Max potrebbe laurearsi iridato già in questo fine settimana. Un traguardo che se dovesse essere tagliato è ben meritato. Quella dell’olandese è stata una stagione solida, concreta e con pochi errori. L’unico inciampo vero si è verificato nelle fasi iniziali dell’annata in cui la monoposto pareva meno forte della Rossa F1-75 e soprattutto meno affidabile.
Presto però il progettista Adrian Newey è riuscito a trovare la chiave e a risolvere i problemi di resistenza del mezzo e di performance.
Se tutto sta andando alla grande per gli energetici, non lo stesso si può dire dei rivali italiani. Spesso in errore tra strategia, pit stop e guida da parte dei corridori, il Cavallino ha raccolto meno del dovuto e di quanto sperato. Attualmente seconda, in realtà si trova in bilico. La Mercedes in crescita potrebbe beffarla e se si dovesse verificare una eventualità del genere, sarebbe una vera disdetta, considerato che le premesse invernali avevano fatto pensare a ben altro.
A differenza della macchina modenese, la W13 aveva dato prova di avere diversi difetti. Ma adesso tutto potrebbe essere ribaltato. Basti vedere la regolarità con cui dal Canada in avanti Hamilton e Russell sono saliti sul podio.
Al via le libere 1 della F1 a Singapore
Al semaforo verde le Alfa Romeo non perdono tempo. Ma il primo crono di giornata è a firma del ferrarista Carlos Sainz su mescola dura. Per lui un 1’50″961.
Grande movimento in cima alla classifica provvisoria con la McLaren di Norris momentaneamente al top, subito dopo scavalcata dalla RB18 del campione in carica con un 1’47″329 su medie.
Con lo stesso compound Fernando Alonso su Alpine abbassa il riscontro di 38 millesimi.
Mad Max ripassa al vertice con un 1’45″46, sempre su gialle. Intanto al box di Maranello si lavora alacremente su un problema ai freni dell’auto di Charles. Davanti alla vettura un muro di meccanici per impedire alle telecamere e alla concorrenza di spiare la natura dell’intervento.
Mentre la McLaren di Norris gira con il fluo-vis per l’aerodinamica. Russell porta contro le barriere la sua Mercedes. Nessun grave danno, ma l’inglese è costretto a rientrare.
Quando siamo a metà sessione la Red Bull precede ancora l’Alpine e l’altra RB18 di Perez, Quarto a poco più di un secondo Vettel con l’Aston Martin. Il primo ferrarista è Sainz 5°. Leclerc è 12°. In fondo al gruppo la Haas di Magnussen, la Williams dell’uscente Latifi, messo alla porta dalla Williams e il solito Ricciardo.
A poco meno di 25′ dalla fine, brivido per Carlos. Lo spagnolo per un attimo perde il controllo della sua Rossa e rischia di baciare il muretto. Il team radio fa capire quanto si sia spaventato.
A 20′ dalla chiusura bandiera rossa per una toccata secca contro il muro dell’Aston Martin di Lance Stroll.
Le fasi clou dell’FP1
al restart, nuovo rischio per il #55. Attualmente il madrileno è terzo ad un secondo da Verstappen. Almeno per il momento il distacco tra l’olandese e il resto della concorrenza è abbastanza ampio.
Si rivede in azione anche Charles, che si infila in seconda piazza a tre decimi da Max che con le soft è abbassato il crono in 1’43″117.
Problema al cambio per la vettura di Checo. Mentre Hamilton, quando mancano 5′, vola e passa al comando con un 1’43″033, pure lui aiutato dalle coperture soffici.
Bandiera a scacchi! La W13 di Hamilton precede la Red Bull di Verstappen e la Ferrari Leclerc. Quarto Perez, quindi Russell. Sesto ad un secondo Sainz.Bene le Alpine entrambe in top 10. Stupisce nonostante l’incidente Stroll che chiude ottavo. Interessante notare come la McLaren sia lontana con Norris, a quasi quattro secondi, mentre Ricciardo è 12esimo a 2″6.