Il pilota della Ducati, Pecco Bagnaia, ha chiuso la giornata del venerdì con un ottimo secondo tempo. Per la casa di Borgo Panigale vi sono tante buone notizie.
In MotoGP è sempre e solo Ducati e anche in Thailandia le Desmosedici sono partite con il turbo. Davanti a tutti c’è Johann Zarco del team Pramac Racing che, dopo le prime due sessioni di prove libere, ha chiuso una top 3 con Bagnaia e Martin. Il francese ha concluso la seconda sessione con il tempo di 1:30.281, soli 18 millesimi davanti a Pecco Bagnaia. Quest’ultimo ha iniziato con il piede giusto, dopo la batosta presa a Motegi.
Soli sette giorni fa, sotto pressione per l’ipotetico sorpasso in classifica al campione del mondo Quartararo, l’italiano ha commesso degli errori gravi, finendo per partire nelle retrovie e forzando, nel finale di gara, nel tentativo di sopravanzare il centauro della Yamaha. Per un solo punticino il torinese avrebbe fatto meglio ad accontentarsi della nona piazza, ma si è fatto ingolosire. Un errore di valutazione conclusosi con una caduta dolorosa che lo ha rispedito a 18 punti. Il leader della classifica della Yamaha è nella top 10 del venerdì, avendo ottenuto il quinto tempo (+ 0.274). Il nativo di Nizza è stato preceduto da Marc Marquez. Il ritorno dello spagnolo può rappresentare una ottima notizia per quanto riguarda la lotta al titolo.
Marquez ha già dato, involontariamente, una grossa mano a Pecco nell’appuntamento di Aragon. Il piemontese aveva ridotto lo svantaggio a dieci punti a causa del crash tra Quartararo e l’otto volte campione del mondo della Honda. La scivolata di Motegi ha rovinato i piani di rimonta, ma il campionato riserva ancora 4 gare. L’appuntamento di domenica assume una importanza capitale in termini di valori di forza. Pecco potrebbe riaccorciare il gap, in caso di vittoria, ma non sarà semplice. A preoccupare sono anche le condizioni meteo del GP. Una gara bagnata darebbe la chance a tutti di fare la differenza, creando delle dinamiche particolari. In caso di gara pazza full wet potrebbe anche favorire altri piloti. Jack Miller, fresco vincitore della corsa in Giappone ha chiuso sesto. Gli occhi saranno puntati anche sulle Aprilia e le KTM.
Le parole di Pecco Bagnaia
Alle spalle del teammate australiano, in top 10 hanno concluso Marini con il settimo posto nella combinata dei tempi, davanti a Miguel Oliveira, Alex Rins e Franco Morbidelli, compagno di squadra di Quartararo. Zarco ha tolto la soddisfazione del crono più veloce a Bagnaia che ha fatto registrare il suo tempo di 1:30.299 negli ultimi due minuti della sessione. La zampata finale del francese non sposta più di tanto gli equilibri. La Ducati c’è e fa paura. I lunghi rettilinei del tracciato thailandese garantiscono un grande vantaggio per la Desmosedici nel confronto diretto con le altre moto giapponesi. In classifica Pecco è rimasto a 201, davanti ad Aleix Espargarò, su Aprilia, a quota 194 punti. Entrambi hanno concluso l’ultima gara a zero punti. Petrucci torna in MotoGP: ecco quando e con chi lo vedremo. Date una occhiata anche agli orari del prossimo GP in Thailandia.
Enea Bastianini è più staccato in graduatoria, al quinto posto a 170, con un vantaggio di un undici punti su Jack Miller. Sia il Bestia che Aleix Espargaró dovranno passare per il Q1 se le previsioni di forti piogge su sabato mattina si dimostreranno esatte. Anche per questo Pecco Bagnaia può ritenersi molto soddisfatto della sua posizione e della sua performance. Al termine della seconda sessione di prove ai media ha dichiarato: “Sono molto contento, abbiamo avuto due turni sull’asciutto e abbiamo risolto molti dei problemi che abbiamo avuto a Motegi”. Il vice campione del mondo, naturalmente, vuole ripetersi domani in qualifica. Sappiamo quanto le qualifiche, ormai, contino in MotoGP. In questa stagione il #63 ha la chance concreta di succedere a Valentino Rossi ed issarsi sul tetto del mondo, come fece Stoner nel 2007.
Si tratterebbe di un risultato sensazionale per i nostri colori. Fabio venderà cara la pelle ma la sua M1 sembra patire nelle condizioni attuali della pista. Partire davanti è, assolutamente, essenziale e ciò che ha messo in crisi il centauro torinese nella scorsa gara è stato il dover rimontare dalle retrovie. In Thailandia sembra esserci tutt’altra musica: “Sul passo siamo stati veloci, continuiamo così perché poi sarà dura avere turni asciutti. Abbiamo un’idea chiara sulla gomma per la gara, le abbiamo portate a 20 giri e manca ancora qualcosa per essere certi. Sull’asciutto in Giappone ho avuto difficoltà e perdevo tanto in trazione e accelerazione, non capivamo perché e qui stiamo cercando di lavorare per migliorare e risolvere. Sul bagnato saremo aiutati da quello che succederà domani, potremo utilizzare diverse soluzioni. Avere avuto due turni asciutti è stato fondamentale”.