Marquez ha raccontato come si sente dopo l’ultimo ritorno in MotoGP e anche qualche retroscena su vita sportiva e privata.
Ha vissuto degli anni difficili a causa dell’ormai noto infortunio a Jerez nel 2020, ma adesso Marc Marquez ha tutte le intenzioni di tornare al top. L’ultima operazione, la quarta, sembra aver risolto i problemi all’omero destro e c’è la sensazione che possa tornare ad essere un riferimento della MotoGP.
La sua ritrovata condizione fisica e il suo desiderio di vincere sono tasselli molto importanti, però anche la Honda dovrà fare la sua parte. L’otto volte campione del mondo ha detto sia pubblicamente sia in privata sede cosa vuole per il futuro. Ora tocca ai vertici HRC intervenire per accontentarlo.
In Giappone stanno già lavorando sodo per realizzare una RC213V più competitiva nel 2023. Il pilota di Cervera vuole vincere e pretende un mezzo vincente, oltre che una migliore organizzazione del team. Infatti, tra le sue richieste c’è anche quella di migliorare il flusso delle informazioni all’interno del box per poter lavorare in maniera più efficace. Ci si aspetta una vera rivoluzione.
MotoGP, Marc Marquez dal 2019 al 2022: i cambiamenti del pilota Honda
Marquez in una bella intervista concessa a Sky Sport MotoGP ha raccontato come si sente in questo momento: “Sono contento, inizio a sorridere un’altra volta. Ho vinto. Ho un braccio operato quattro volte, però sono felice di come sta andando. Non penso di poter tornare il Marc del 2019, perché sono passati tre anni. Cambia un po’ la mentalità da 26 a 29 anni”.
L’otto volte campione iridato ha spiegato cosa successe dopo la prima operazione fatta in seguito al brutto incidente nella gara di Jerez 2020. Tornò in pista pochi giorni dopo e ammette che non fu una scelta corretta: “Fu un errore. Noi piloti al 90% siamo come animali, dopo l’operazione ho chiesto subito quando avrei potuto tornare in moto. Se ti dicono che puoi tornare, tu lo fai perché è la tua passione. A Jerez non ho corso non a causa del dolore, ma per l’infiammazione. Per fortuna non ho corso… Mi dissero che allenandomi a casa avrei potuto andare poi a Brno, quindi io mi sono allenato. Se il pilota non viene fermato, va”.
Nel 2020 sono stati commessi degli sbagli enormi, il primo è stato appunto quello di farlo tornare in moto troppo presto. Bisognava avere pazienza e non prendere rischi. La vicenda poteva essere gestita molto meglio. Di fatto la carriera del pilota è stata messa in pericolo.
Lo spagnolo ha anche raccontato che nel 2021, nonostante le tre vittorie, non si sentiva affatto bene quando affrontava i weekend di gara: “Correvo, ma quando finivo le gare non riuscivo a sorridere. Avevo angoscia, perché provavo ancora dolore e sapevo che le cose non stavano andando bene. Adesso mi sento libero. Sembra che le cose stiano andando meglio, seppur non siano perfette”.
Marc ha esposto ciò che in lui è rimasto invariato dopo il travaglio che ha vissuto in questi anni: “ Talento e determinazione sono rimasti, invece il sacrificio è aumentato. Nel 2019 mi veniva tutto perfetto, adesso devo lavorare di più per ottenere le cose. Anche la fame è restata la stessa”.
Cosa è cambiato invece in lui? Ecco la risposta: “Ho più pazienza nella vita. La parola pazienza mi è stata ripetuta tante volte. Ho capito che se non curi il corpo, non puoi andare in moto. È migliorata anche la gestione della mia carriera e della mia vita. Quando hai quasi 30 anni è diverso. L’incidente aiuta a crescere”.
Marquez rischia di avere nuovi problemi alla vista (diplopia) in caso di caduta, però non ci pensa: “La mia vista è così da sempre. Mi sono capitati problemi nel campionato spagnolo, in Moto2 e anche in MotoGP. La passione mi spinge ad andare avanti. È come quando ti dicono di non andare con una ragazza perché ti può fare male, ma se tu sei innamorato ci vai comunque… So che posso farmi male, però lo accetto”.
Trasferendosi a Madrid ha avuto l’occasione di conoscere meglio degli sportivi molto famosi come Rafael Nadal e Carlos Sainz Jr. Ha svelato un aneddoto in merito: “Mi godo di più la vita. Ho capito che non perdo tempo se ad esempio vado a vedermi una partita di tennis. Carlos è simpatico e mi parla della Ferrari. Anche suo padre mi ha aiutato quando mi sono trasferito a Madrid”.
Infine al pilota Honda è stato domandato chi vincerà questo mondiale MotoGP e ha risposto così: “Quartararo e Bagnaia hanno più chance di Espargarò. Pecco ha la moto, mentre Fabio ha il 2021 e quindi l’esperienza di aver già vinto un titolo MotoGP. Quando vinci una volta, sai che puoi rifarlo. Io spero di giocarmela nel 2023, però adesso siamo lontani e ci sono tante cose da fare prima di poter pensare a vincere un campionato”.