Nella giornata del ritorno alla pole di Leclerc, Sainz recimina per la mancata prima fila. Cruciale nello stretto cittadino di Singapore.
Che la Ferrari sul tracciato di Marina Bay si sentisse a suo agio lo si era compreso sin da venerdì. Dopo aver lasciato sfogare la Mercedes di Hamilton nelle libere 1, nella sessione successiva ha messo le cose chiaro, piazzandosi ai primi due posti.
L’FP3 disputato sull’acqua ha fatto ulteriormente comprendere quanto la Rossa fosse in forma, con Leclerc a precedere Verstappen e Sainz. Quindi la qualifica è stata la conferma. Senza spingere troppo quando non era necessario, nell’ultimo tentativo disponibile nel Q3 Charles ha dato tutto firmando il miglior crono seppur con un vantaggio di millesimi su Perez ed Hamilton.
Sainz deluso per l’errore sul finale
Proprio nel turno no di Mad Max, in cui il box gli ha fatto abortire le ultime due tornate a causa dell’insufficenza di benzina nel serbatoio della sua RB18, Carlos non è riuscito ad approfittarne come invece ha fatto il compagno di squadra. E domenica sera, ora asiatica, dovrà scattare dalla quarta piazza, ossia dalla seconda fila.
Una vera disdetta per lui. Specialmente se si pensa che il gap dal monegasco è poco al di sopra del decimo di secondo.
A caldo, il madrileno, che evidentemente si era fatto altri pensieri sull’esito della qualifica, non ha taciuto la sua delusione. Questo perché ben conscio che in corsa non sarà semplice superare e portare via punti alla Stella, principale rivale nella lotta per il secondo posto costruttori.
“È incredibile quanta differenza possa fare un distacco tanto risicato“, ha affermato frustrato. “È stata una sessione molto tirata. E sono consapevole di dove ho perso quei decimi che mi sono mancati per andare in pole“.
Il figlio d’arte, comunque non impeccabile nella tornata decisiva, se l’è poi presa con il muretto, reo di aver sbagliato strategia. A suo avviso, la sua parte di box avrebbe dovuto lasciarlo uscire un po’ più tardi. Questo perché quando si è lanciato, ha trovato un asfalto ancora umido, a differenza di coloro che hanno avuto il coraggio di attendere.
“La condizioni dell’asfalto erano molto complicate. E’ stato difficile mettere insieme il giro. Ma ho saputo gestire il tutto più o meno bene“, ha proseguito nel racconto.
“È un peccato essere entrati quando mancavano circa due minuti alla bandiera a scacchi. Il fondo si stava asciugando rapidamente e avremmo potuto migliorare. Sono aspetti che dovremo analizzare“, ha considerato amareggiato per la chance buttata.
Entrando ulteriormente nel dettaglio delle scelte fatte, il #55 ha promosso quella di montare le soft per l’assalto alla partenza al palo. “Abbiamo fatto tutto bene tranne l’ultima parte. Come detto abbiamo anticipato troppo l’ingresso“, ha cercato di guardare al bicchiere mezzo pieno.
Tanti però restano i punti interrogativi in ottica gran premio. Ultimamente la F1-75 si sta dimostrando più efficace nella prestazione pura e meno sulla distanza. E ciò gli impedisce di raccogliere il massimo dei punti possibile e magari di ottenere qualche doppietta.
“Da due o tre qualifiche siamo sempre in lotta per la prima posizione. Quello che manca è al contrario il passo gara. Staremo a vedere come andrà in questa occasione“, ha concluso speranzoso.