L’inflazione si farà sentire anche sulle multe stradali. Con il nuovo anno arriveranno i rincari. Occhio alle distrazioni al volante.
Italiani attenzione. A partire dall’1 gennaio il nostro Paese verrà investito da un’impennata dei prezzi. Luce e gas sono già aumentati. La benzina è leggermente scesa di costo, ma è comunque alta. E per i prossimi mesi non sono esclusi rialzi pure per le autostrade. Ma soprattutto, e qui c’è la certezza, le multe saranno più salate. Bisognerà dunque andare più cauti del solito. Quindi, non sostare dove non può. Rispettare i semafori rossi. Evitare di spingere troppo sull’acceleratore e di mettersi alla guida quando si ha bevuto.
Oltre che buona pratica, ora queste indicazioni andranno a maggior ragione prese in considerazione per il bene del portafoglio.
Multe stradali: perché è previsto un aumento
Il motivo del rincaro è legato all’indice Istat su base biennale segnalato in forte crescita a causa dell’inflazione ( ad agosto +10,4%). Di conseguenza se verrà confermata la maggiorazione fino a dicembre, è sicuro che saliranno anche le sanzioni amministrative pecuniarie per le infrazioni stradali.
Va detto che, nel rispetto dell’articolo 195 comma 3 del Codice della Strada le misure sono aggiornate ogni due anni. “Entro l’1 dicembre il Ministro della Giustizia, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, fissano i nuovi limiti “, si legge
Purtroppo per noi il trend inflazionistico non accenna a rallentare e nemmeno si intravede la possibilità di un’inversione. Anzi, al contrario, è molto probabile che si verificherà un’ulteriore salita. Per questo motivo, quando arriverà il fatidico momento dell’analisi dei dati, salvo stravolgimenti, dovremo aggiungere un +10%, come minimo alle attuali somme da sborsare in caso di infrazione. Un bel colpo alle nostre tasche. Specialmente alla luce di un fatto non trascurabile. Nel 2021, per la prima volta dopo 25 anni, si era registrata una piccola discesa.
Come potrebbe essere lo scenario
Giocando a fare i Nostradamus, possiamo ipotizzare che ad esempio, il divieto di sosta passerà dagli attuali 42 euro a 46 euro. L’uso dello smartphone mentre si sta guidando, da165 euro a 181. Stesso importo per il superamento del limite di velocità nell’intervallo tra i 10 e i 40 km/h. Se invece si eccede dai 40 ai 60 km/h, la cifra dovrebbe salire dai 543 ai 597 euro, Per quanto concerne il passaggio abusivo nelle zone ZTL, piuttosto che quello non autorizzato in una corsia riservata ai mezzi pubblici si dovrebbe andare dagli 83 ai 91 euro.
Insomma, un monito ancora più forte rivolto a tutti gli automobilisti a non infrangere il codice stradale. Il momento non è dei migliori, come sappiamo, specialmente per noi abitanti dello Stivale. Gli stipendi sono stabili o in discesa, mentre le spese diventano sempre più ingenti. Ecco perché se, alla luce di quest’ennesima stangata, dovremo curare maggiormente il nostro modo di stare in strada.
Consapevole della problematica l’ASAPS, ovvero l’Associazione della Polizia stradale, ha chiesto ha domandato alla politica di congelare il tariffario per il biennio 2023- 2024 in attesa di un risveglio della nostra economia. Staremo a vedere se con il Governo Meloni tale grido d’aiuto verrà ascoltato.