Max Verstappen ha visto svanire il primo match point a Singapore, ma in Giappone potrà rifarsi. Ecco i risultati che gli servono.
Quella di Singapore è stata una trasferta davvero negativa per Max Verstappen, che proprio sulla pista di Marina Bay avrebbe avuto l’occasione di chiudere i conti mondiali. Il settimo posto finale, unito alla vittoria di Sergio Perez ed al secondo posto di Charles Leclerc, gli ha impedito di festeggiare, ma in Giappone ci sarà una possibilità ben più chiara di poter mettere le mani sul secondo titolo consecutivo.
A Singapore, il figlio di Jos ha chiuso fuori dal podio per la seconda volta in stagione dopo il settimo posto di Silverstone, ovviamente considerando solo le gare concluse e non i ritiri di Sakhir e Melbourne, dove avrebbe agevolmente concluso in seconda posizione dietro alla Ferrari di Leclerc.
Questo dato la dice lunga sulla strepitosa stagione condotta da Verstappen, che senza l’errore di calcolo della Red Bull in qualifica avrebbe tranquillamente fatto la pole position e poi dominato la corsa. Durante la sua difficile rimonta, Super Max ha commesso il primo, vero errore di questo campionato, finendo lungo nel tentativo di superare la McLaren di Lando Norris per portarsi a casa la quarta posizione.
L’olandese ha bloccato le gomme anteriori sul fondo umido che si trovava sulla traiettoria più interna, spiattellando gli pneumatici e ritrovandosi costretto a tornare ai box per sostituirli. Nel finale, con le Soft, Super Max ha fatto vedere un ritmo impressionante, rimontando sino al settimo posto, con tanto di sverniciata all’ultimo giro sull’Aston Martin di Sebastian Vettel, ma senza riuscire ad infilare quella di Lance Strollo che ha chiuso così con un’ottima sesta piazza.
Il team di Milton Keynes ha comunque festeggiato con il successo di Sergio Perez, ed anche il titolo costruttori potrebbe essere festeggiato a Suzuka domenica prossima, proprio a casa della Honda che fornisce le power unit alla squadra gestita da Christian Horner. Un dominio tecnico netto quello del team anglo-austriaco, sul quale però resta il grande giallo dello sforamento del Budget Cap.
La decisione ufficiale della FIA verrà ufficializzata tra poche ore, ma è probabile che il tutto si risolva soltanto con una multa e qualche limitazione sull’utilizzo per la galleria del vento in chiave futura, stando alle ultime indiscrezioni. Si tratterebbe davvero di una farsa, considerando che la Red Bull avrebbe acquisito un gran vantaggio, ma la cosa porterebbe tutti gli altri team a sforare il tetto spese senza problemi in futuro, ponendo fine a questa regola assurda su cui non c’è mai stata chiarezza.
Verstappen, ecco di cosa ha bisogno per il titolo
Max Verstappen ha dovuto rinviare soltanto di pochi giorni la festa per la conquista del suo secondo titolo mondiale consecutivo, dal momento che a Suzuka gli risulterà ben più facile chiudere i conti. Adesso andremo a vedere tutti i risultati finali del Gran Premio del Giappone che potrebbero garantirgli il trionfo iridato con quattro gare di anticipo.
Verstappen diventa campione del mondo se:
- Arriva primo con il giro veloce, caso in cui Charles Leclerc e Sergio Perez non potrebbero nulla pur arrivando secondo e terzo;
- Arriva primo con Leclerc terzo e Perez secondo;
- Arriva secondo con giro veloce e con Leclerc al massimo quinto senza giro veloce e Perez al massimo quarto e senza giro veloce;
- Arriva secondo con Leclerc al massimo quinto senza giro veloce e Perez al massimo quarto e senza giro veloce;
- Arriva terzo con giro veloce e Leclerc massimo sesto e Perez al massimo quinto;
- Arriva terzo con Leclerc al massimo settimo e Perez al massimo sesto;
- Arriva quarto con giro veloce e Leclerc al massimo ottavo e Perez al massimo settimo;
- Arriva quarto con Leclerc al massimo ottavo senza giro veloce e Perez al massimo settimo senza giro veloce;
- Arriva quinto con giro veloce e con Leclerc al massimo nono e Perez al massimo ottavo;
- Arriva quinto con Leclerc al massimo nono senza giro veloce e Perez al massimo ottavo senza giro veloce;
- Arriva sesto con giro veloce e Leclerc al massimo decimo senza giro veloce e Perez al massimo nono;
- Arriva sesto con Leclerc fuori dai punti o ritirato e Perez al massimo nono senza giro veloce.
Questi sono i posizionamenti di cui avrebbe bisogno l’olandese per mettere le mani sul bis iridato, e c’è da dire che visto quanto ha messo in mostra sino ad oggi ha tutte le carte in regola per farlo. La Red Bull è la monoposto migliore che esalta il pilota migliore, per cui è tutto pronto per la grande festa.