Il pretensionatore è una componente cruciale dei veicoli presenti sulle nostre strade. Ma come funziona? E da cosa è costituito?
Fa parte del sistema di sicurezza di ogni autovettura moderna. E il suo obiettivo è di evitare il più possibile danni a chi è al volante e ai passeggeri in caso di incidente. Stiamo parlando del pretensionatore. Il dispositivo si attiva in occasione di urti e impedisce alla cintura di allungarsi, facendola aderire al corpo, in particolare alla linea del torace, così da restare ancorati al sedile ed evitare di finire contro la plancia o lo stesso volante.
Il suo compito è dunque lavorare assieme all’airbag. In pratica il primo agevola il contatto con quest’ultimo, riducendo la violenza dell’impatto anche grazie all’innesco del limitatore di forza, se presente, che agisce in maniera graduale ed entra in azione quando la cintura è eccessivamente tesa.
Pretensionatore, come funzione e perché è imprescindibile
Ma andiamo a scoprire i segreti del pretensionatore. Va detto che ne esistono di diversi tipi. Alcuni agiscono all’altezza del rocchetto di arrotolamento della cintura. Altri sulla fibbia nel punto centrale del veicolo, provocando l’arretramento al momento opportuno.
La tensione preventiva è attivata da un sistema meccanico con molla precaricata, piuttosto che da una piccola esplosione, o da una centralina che agisce tramite un motorino elettrico. Questa ultima versione è la più diffusa attualmente, in quanto non necessita di riattivazione visto che la cintura torna alla sua posizione naturale automaticamente.
La seconda tipologia, prevede invece che la componente elettronica rilevi il genere di incidente provocando la carica, la quale a sua volta genera del gas in una bombola e consente l’arretramento dell’ancoraggio, stringendo la cintura per poi rilasciarla in maniera graduale dopo l’assolvimento del suo compito.
Come effettuare la manutenzione dello strumento
Come detto a seconda del mezzo di trasporto anche questo essenziale sistema per la sicurezza dell’abitacolo, varia. E nel corso del tempo è stato via via aggiornato e ottimizzato in base alle nuove esigenze.
Non va dimenticato che tale congegno è legato a doppio filo all’utilizzo delle cinture di sicurezza. Questo sono diventate obbligatorie a partire dall’11 aprile 1988 per quanto concerne l’Italia, a seguito della pubblicazione dell’apposito decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
Nonostante si tratti di una normativa conosciuta, rodata e ormai non più giovanissima, non tutti la applicano come dovrebbero. Per questo non mancano mai gli automobilisti fermati dalle forze dell’ordine e colti in flagranza.
Ebbene, come è normale che sia, chi viaggia senza cinture può andare incontro a pesanti sanzioni. So parte da un minimo di 80 euro, per arrivare ad un massimo di 323 euro. Se si tratta di recidiva si incorre altresì nella sospensione temporanea della patente, per un periodo che oscilla tra le due settimane e i due mesi.
Tornando al pretensionatore, non vi è alcuna necessità di manutenzione. Tuttavia, qualora ci si accorgesse di un eccessivo allentamento, piuttosto che di un guasto all’airbag segnato dal display, è consigliabile recarsi in officina o da un elettrauto.
Da evitare invece il fai da te, o altre riparazioni manuali, in quanto potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione. In ogni caso se si è stati vittima di un incidente in cui sono stati innescati sia l’airbag, sia il pretensionatore, entrambi devono essere sostituiti.