Il pilota francese, Johann Zarco, si è esposto sul tema aiutini in casa Ducati. La questione è delicatissima con un mondiale apertissimo.
Fabio Quartararo, nelle scorse settimane, è stato una furia per quanto concerne i presunti favoritismi degli altri piloti della Ducati al torinese. Il francese si era lamentato tantissimo del fatto che Pecco avesse una flotta di Desmosedici a coprirgli le spalle. Va detto che la MotoGP non è come la F1 dove ciascun driver ha un solo compagno di squadra, anche se poi esistono comunque Junior Team come l’AlphaTauri che quando si trovano ingaggiati con le Red Bull Racing, letteralmente, si spostano. La griglia della top class si compone di ben due Ducati ufficiali, due del team Pramac, due del team Gresini e nel 2022 anche di due della squadra VR46.
In sostanza se tutti i ducatisti fossero in giornata di grazia potrebbero anche monopolizzare le prime 8 posizioni della classifica, specialmente su alcuni tracciati dove la potenza del motore della Desmosedici fa una clamorosa differenza. Questo non solo porta ad uno squilibrio eventuale con gli altri team che, in questo momento, sono un po’ indietro a livello tecnico, ma anche ad un potenziale aiuto per il primo alfiere della squadra corse ufficiale della casa di Borgo Panigale. Se sul piano qualitativo le altre squadre devono darsi una mossa per recuperare lo svantaggio. Lo stesso non si può dire della quantità di Ducati in MotoGP che stanno, abitualmente, monopolizzando le prime file. In questa annata il team italiano ha celebrato ben 6 vittorie di Pecco Bagnaia, 4 ne ha messe a segno Bastianini sulla Desmo dello scorso anno e una ne ha vinta Miller.
Nel Gran Premio della Thailandia Bagnaia si è ritrovato in piena battaglia con Marc Marquez e Johann Zarco per conservare la terza posizione. Il francese ha scelto di non affondare il colpo anche se avrebbe anche potuto superare l’italiano. La questione è delicata, ma la Ducati ha invitato i suoi centauri nelle ultime tornate a non correre troppi rischi, soprattutto perché in ballo non vi è un successo di tappa. Jack Miller, del resto, vincitore a Motegi non si è fatto troppi problemi a scavalcare Pecco nella prima parte di gara per provare a vincere la corsa. Alla fine l’australiano ha dovuto desistere perché Miguel Oliveira su KTM ne aveva di più, ma di fatto non ha rallentato per farsi riprendere da Bagnaia, anche perché con Marquez nei paraggi si sarebbe potuto rischiare un disastro.
In classifica piloti Fabio Quartararo è sempre primo con 219 punti. Nell’ultima gara non è riuscito a marcare punti. Pecco si è portato a 217, dopo il terzo posto in Thailandia, davanti ad Aleix Espargarò, su Aprilia, a quota 199 punti. Enea Bastiani è più staccato, al quarto posto a 180, con un vantaggio di un solo punto su Jack Miller. Johann Zarco, invece, è scivolato al settimo posto, dopo un periodo successivo al summer break non indimenticabile. Il francese è stato scavalcato da Brand Binder nella graduatoria. Oggettivamente il francese non ha più nulla da chiedere a questo campionato e forse anche per questo ha deciso di non osare, oltre che per non creare problemi a Pecco Bagnaia, in lizza per la corona iridata. Un atteggiamento maturo, come ha spiegato lo stesso Zarco in un intervista a Marca.
Ducati, l’opinione su Bagnaia
Zarco ha annunciato che avrebbe voluto vincere, ma le condizioni non sono state le migliori. Se la pista si fosse asciugata prima, il pilota del team Pramac avrebbe anche potuto recuperare il terreno dai primi. “Era troppo tardi per superare Pecco e prendere Oliveira. Se non potevo vincere, era meglio rispettare Pecco. Miller ha lottato per la vittoria per tutta la gara. La Ducati ha stabilito che per una vittoria non puoi fermare un pilota, ma per un’altra posizione devi essere gentleman e pensare alla squadra. Volevo vincere, ma un podio più o meno non significa nulla per me, e sono contento di questo risultato”, ha analizzato il francese. MotoGP, record storico in Thailandia: non era mai accaduto prima. Date una occhiata, inoltre, alla bordata di Jorge Martin sulla questione team order Ducati.
E’ stato anche chiesto a Zarco se la Ducati lo avesse poi ringraziato. Il francese ha spiegato che Dall’Igna lo ha fatto, forse per farsi perdonare per il suo mancato podio. “Ero molto emozionato nel parco chiuso. Sto bene così, perché il mio obiettivo era provare a vincere, fare un passo avanti in vista del prossimo anno. A tre giri dalla fine ero indietro di tre o quattro secondi e questa volta è stato meglio finire con calma. Sono francese e mi piace che Fabio possa conquistare il titolo. Non ho preferenze tra Pecco e Fabio, ma penso che il titolo di Pecco per la Ducati possa essere qualcosa di magico. Sono in una situazione un po’ difficile. Se avessi avuto la possibilità di vincere ci avrei provato, ma non ero pronto a vincere e non credo che i francesi abbiano motivo di arrabbiarsi con me. So com’è stato e ho le mie ragioni per farlo”, ha chiosato Johann.