La Red Bull sta attendendo la decisione della FIA sulla questione Budget Cap, ma intanto emerge un dettaglio da non trascurare.
Il mondiale di F1 è sbarcato in Giappone, dove Max Verstappen e la Red Bull hanno l’obiettivo di chiudere i conti nelle classifiche mondiali. L’olandese, in caso di vittoria e giro più veloci, metterebbe in automatico le mani sul bis iridato, senza aver bisogno di dover fare calcoli in base ai risultati di Charles Leclerc e Sergio Perez, gli unici rimasti ancora in lizza dal punto di vista matematico.
Il tema che ha tenuto banco negli ultimi giorni non è di certo relativo alla “lotta” mondiale, ma è quello del Budget Cap. Nella giornata di mercoledì, la FIA si sarebbe dovuta esprimere giudicando l’operato del team di Milton Keynes e dell’Aston Martin, le due squadre coinvolte nello sforamento del tetto di spese.
Secondo le indiscrezioni che erano circolate a Singapore, la squadra di Lawrence Stroll dovrebbe essere punita in maniera lieve, avendo effettuato una violazione non grave e rientrante nel 5% di spese extra. Inizialmente, la colpevolezza della Red Bull appariva ben più grave, visto che si parlava di uno sforamento di circa 10 milioni, che poi gli stessi media che avevano lanciato la notizia hanno ritrattato.
Secondo “SKY Sports F1 UK“, anche la squadra di Christian Horner potrebbe rientrare tra le infrazioni lievi, ma è chiaro che solo il giudizio della FIA può dare la risposta che tutti attendono. Come detto, il responso era atteso per mercoledì, in particolare, per le 14 ora italiana. Come ormai avviene per qualsiasi decisione che la Federazione Internazionale deve prendere, c’è stato un netto ritardo, sino ad arrivare alle 16-17 del pomeriggio.
A quel punto, la FIA ha fatto sapere che l’indagine non si era ancora conclusa e che il tutto è stato rimandato a lunedì 10 ottobre, vale a dire al giorno dopo rispetto al Gran Premio del Giappone. La cosa ha fatto molto riflettere, dal momento che sia Verstappen che la sua squadra potrebbero aver vinto entrambi i titoli al momento della decisione finale, aumentando ancor di più una possibile farsa.
Davvero assurdo il fatto che la Federazione Internazionale si sia ridotta in questo modo, impiegando tempi biblici per prendere qualche decisione, a causa di personale non competenten e che non è in grado di tirare fuori gli attributi e di scegliere per una punizione esemplare. Helmut Marko, Super-consulente della squadra anglo-austriaca, ha già detto che se dovesse essere tolto il titolo del 2021 a Super Max verranno intraprese pesanti azioni legali. Prepariamoci alla guerra, comunque vada a finire.
Red Bull, ecco il cavillo che potrebbe salvarla
La Red Bull è una squadra di F1 che è nata nel lontano 2005, originata dalle ceneri della Jaguar che fu acquistata dal miliardario Dietrich Mateschitz. Il magnate austriaco decise di investire nella F1 e salvò centinaia di posti di lavoro, dando vita a quello che sarebbe diventato uno dei team più forti di sempre.
Il team di Milton Keynes, secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport“, si divide in ben sei società differenti, di cui una sola porta un nome associato a questo marchio, e che si chiama Red Bull Racing Limited, come riportato dalla Companies House, che riporta al suo interno tutte le aziende inglesi impegnate sul suolo nazionale e non.
Nel 2021 tuttavia, erano già esistenti altre tre società che si legavano alla squadra britannica, ed in questo 2022 ne sono arrivate altrettante. Quindi, la compagine diretta da Christian Horner è composta da sei società differenti, visto l’arrivo di Red Bull Advanced Technologies Limited, di Red Bull Powertrains 2026 Ltd e della Red Bull Advanced Services Limited.
A dirigere questo aspetto finanziario c’è Alistair David Rew, che è membro del team dal lontano 2007. La cosa clamorosa è relativa all’ultimo bilancio effettuato, che parla di soli 59 dipendenti associati alla Red Bull Racing ed 875 lavorano per la Technologies Limited. Dunque, vi starete chiedendo a cosa vogliamo arrivare parlando di tutto questo, ma la risposta è davvero molto semplice.
Il team di Milton Keynes potrebbe aver “diviso” le spese tra le varie società, e la FIA dovrà vederci molto chiaro in tutto questo. La questione Budget Cap è destinata a far discutere per tantissimo tempo e sicuramente verranno lasciati strascichi, indipendentemente dalla decisione che sarà presa dalla FIA lunedì, sempre che non venga di nuovo rimandata ai prossimi giorni. La situazione è quella che è, ma va detto che Horner, Helmut Marko ed i loro uomini non sono certo degli sprovveduti e faranno di tutto per provare la loro innocenza. Ci aspetta un vero e proprio terremoto nelle prossime ore.