Il pilota della Mercedes, George Russell, ha ottenuto il miglior tempo nelle seconde libere del GP del Giappone, dopo aver avuto problemi nelle FP1.
Venerdì dai due volti per il giovane pilota della Mercedes. Nella prima sessione di prove libere, iniziata quando in Italia erano le 5 del mattino, l’ex Williams ha girato pochissimo. I driver sono usciti dalla pit lane con grande calma, provando a testare il feeling con le mescole da bagnato. Dopo aver risolto il problema tecnico il #63 non ha voluto osare, considerate anche le difficili condizioni della pista. Ha chiuso con il diciottesimo crono nelle FP1.
Anche la seconda sessione di 90 minuti è stata caratterizzata dalla pioggia. I top driver, inizialmente, non hanno neanche fatto giri. Il primo a scendere in pista è stato Nicholas Latifi su gomme full wet. Le condizioni atmosferiche non hanno dato scampo ai piloti che hanno dovuto affrontar entrambe le sessioni sul bagnato. Domani dovrebbero essere migliori, ma non sono esclusi temporali, forse di minore intensità. All’inizio delle FP2 Daniel Ricciardo ha fatto segnare un 1:50.736 a 1.121 da Sainz, mentre Albon ha registrato 1:51.364. George Russell, dopo i problemi nella prima sessione, è riuscito ad approfittare del tempo extra per rimettersi in carreggiata.
L’inglese della Mercedes ha chiuso le FP1 nelle ultime posizioni per un problema tecnico. E’ un Gran Premio, decisamente, importante per il giovane di King’s Lynn. L’ultima gara è stata un disastro con l’errore in qualifica e, soprattutto, un ritmo basso nel traffico nel Gran Premio di Singapore. L’ex pilota della Williams, tra l’altro, si è reso protagonista di un contatto anche con Mick Schumacher sulla Haas nel tentativo di rimontare dalle retrovie. L’azzardo sulle mescole da asciutto non ha aiutato, ma è stato il primo weekend della stagione dove Russell non è sembrato sul pezzo. A Silverstone, invece, lo zero era derivato da un pericolosa carambola con Zhou e Gasly alla partenza. A Suzuka il pilota ha tanta voglia di riscattarsi, sebbene abbia corso una sola volta in F1, nel 2019.
Sulla pessima FW42, al primo anno in Formula 1, il giovane arrivò sedicesimo. Su quella vettura il vincitore del campionato F2 nel 2018 non riuscì ad ottenere punti. La situazione attuale della Williams non è idilliaca, occupando l’ultimo posto della graduatoria costruttori, ma di sicuro il distacco non era quello dei primi anni di George. Quest’ultimo ha fatto dei miracoli nel team inglese, riuscendo con un po’ di fortuna, anche a riportala sul podio nel pazzo Gran Premio di Spa 2021. Oggi Russell ha ben altre prospettive, occupando la quarta posizione in classifica piloti, davanti a Carlos Sainz e al suo compagno di squadra, Lewis Hamilton. Quest’ultimo accusa un distacco di 33 punti che in pochi avrebbero potuto pronosticare alla vigilia del mondiale.
Le parole di George Russell
L’ex driver della Williams proverà a tenersi stretta la quarta piazza. Max, in classifica piloti, ha 104 punti di vantaggio su Leclerc, essendo salito a 237, mentre Sergio è al terzo posto a quota 235. George Russell, a 203, dopo lo zero di Singapore, ha un solo punticino di vantaggio su Carlos Sainz. Nella graduatoria costruttori la Red Bull Racing ha fatto un ulteriore step verso la matematica vittoria del titolo, il quinto della sua storia, avendo di un vantaggio di 137 punti sulla Ferrari. Quest’ultima è 439, mentre la Mercedes è a 373. La possibilità di riacciuffare la Rossa è diventata, decisamente, remota dopo il pessimo weekend di Singapore, ma i giochi sono ancora apertissimi. Ecco gli orari del prossimo GP di Suzuka. E date una occhiata al caos relativo al budget cap.
Il pilota inglese può essere molto soddisfatto del suo tempo in FP2. George Russell ha girato in 1:41.935, precedendo di 235 millesimi il teammate, quindi terzo Max Verstappen a 851 e Sergio Perez a 899. Le Ferrari hanno concluso ad oltre un secondo. Il nativo di King’s Lynn, al termine delle seconde libere, ha dichiarato: “Non penso che queste libere saranno rappresentative per il weekend, ma ci fanno apprendere tanto per il futuro. Finire in testa è sempre bello, c’è comunque margine per migliorarci”. Sempre misurato nelle dichiarazioni l’ex driver della Williams. Il #63 teme che domani le condizioni saranno molto diverse. Al di là di come finirà questa stagione, il suo lo ha già dimostrato, mettendosi negli scarichi in qualifica e in molti appuntamenti del mondiale un sette volte campione del mondo. Per Russell chiudere la stagione davanti al nativo di Stevenage sarebbe come vincere un titolo. Per Hamilton non sarebbe il massimo, dopo la batosta finale del 2021, concludere questa annata alle spalle del giovane teammate, solo al primo anno nel team. I due lotteranno con il coltello tra i denti nelle ultime cinque tappe del campionato.