Abu Dhabi sarà l’ultima gara nel Circus di Vettel. Un finale di carriera a cui però potrebbe far seguito un futuro a gettone nella top class.
Non è ancora uscito di scena. Eppure Sebastian Vettel si sta già interrogando su quale sarà il suo domani. Se nel famoso video pubblicato nel giovedì di Budapest in cui annunciava il suo ritiro, indicava nella vita famigliare e nella lotta a favore dell’ambiente le sue future occupazioni, oggi la storia sembra diversa. E ancora proiettata nel mondo delle corse.
Cresciuto a pane e motori nel kartodromo di proprietà Schumacher, il quattro volte iridato di F1 ha sempre dato l’impressione di essere un appassionato vero. Uno che se ne intende. Non a caso quando il sito ufficiale della massima serie ha interrogato i corridori attualmente in griglia sulla storia dello sport, lui è stato l’unico a snocciolare senza indugio tutti i campioni del mondo a partire dagli anni ’50.
Dunque, ci sentiamo di sbilanciarci nel dire che passi il ruolo di genitore a tempo pieno e di portavoce delle minoranze e delle questioni climatica, Seb lo si vedrà di nuovo calcare l’abitacolo di una monoposto o comunque di una vettura da corsa.
Vettel disposto a rientrare per un solo evento
Lo stesso 35enne dal paddock di Suzuka non ha escluso una propria partecipazione ai mini-campionati che si svolgono in Giappone. Ma non solo. Vincitore di quattro edizioni del gran premio della massima categoria, ha addirittura ipotizzato un’apparizione one-shot nell’appuntamento nipponico. Il suo preferito del calendario.
“Credo che la Super GT o la Super Formula gareggino anche qui. Quindi non si sa mai. Questo è un tracciato magnifico per molte ragioni. Per cui staremo a vedere cosa ci porta l’avvenire. Ovviamente amo guidare e in particolare questa pista mi fa sentire vivo“, si è lasciato andare ad una dichiarazione d’amore d’altri tempi, ipotizzando un suo ritorno, pur senza sapere con quale genere di vettura.
Un grande punto di domanda che potrebbe riportarlo a casa. Nel Circus. Per assaporare ancora una volta l’emozione del misurarsi con una macchina di altissimo livello.
Facendo il guastafeste della situazione, nel botta e risposta che lo ha visto in compagnia di Magnussen, Tsunoda, Latifi e Alonso, ha poi aggiunto. “Magari uno di loro potrebbe sentirsi male. Non so. Certo non gli auguro di sentirsi poco bene. Però non mi dispiacerebbe affatto fare prendere parte ad un altro GP nipponico“, ha confessato.
Pur non avendo piani specifici, Seb non si è fatto problemi a sbottonarsi con un’affermazione a tutto campo a favore degli eventi automobilistici organizzati nel Sol Levante.
Lasciati perplessi i media, il driver di Heppenheim si è poi sentito in dovere di confermare la serietà delle sue esternazioni. Riflessioni a voce alte con un credo e non pronunciate tanto per. “Se c’è qualcuno felice di far firmare un pilota per una sola corsa, io sono favorevole. Anche se sono conscio che nessuno dei miei colleghi sarebbe contento di fare un passo di lato. Detto ciò si tratta comunque di qualcosa che vorrei prendere seriamente in considerazione”, ha chiosato.