Nel sabato di Suzuka, la F1 fa due annunci importanti per quanto riguarda la griglia di partenza dell’anno venturo. Anche una new entry.
Inizia ad assumere una forma sempre più completa lo scheriamento del Circus che vedremo in azione a partire dal prossimo 5 marzo in Bahrain. Dopo il passaggio di Fernando Alonso all’Aston Martin e l’ingaggio da parte della McLaren del debuttante Oscar Piastri, a Suzuka sono stati resi noti altri due movimenti di mercato.
Il primo riguarda Pierre Gasly, svincolato finalmente dal Gruppo Red Bull e acquisito dall’Alpine che, dunque, nel 2023 avrà una line-up super nazionalista.
“Guidare per una squadra che ha radici francesi è qualcosa di molto speciale“, ha dichiarato il driver di Rouen. “Conosco i suoi punti di forza avendoci corso contro negli ultimi due anni. E chiaramente, i loro progressi e le loro ambizioni sono davvero impressionanti“.
Attualmente quinta tra i costruttori con 125 punti contro i 34 dell’Alpha Tauri, nona, la ex Renault suona un po’ come una ventata di aria fresca per il 26enne. Dopo aver esordito nel Circus con la Toro Rosso nel 2017, in occasione del GP di Malesia, per la stagione 2019 verrà promosso nel main team e lì si brucierà. Non avendo retto il confonto con l’impegnativo Verstappen, in corrispondenza del round del Belgio, successivo alla pausa estiva, verrà ricacciato nell’equipe di Faenza, dove si trova tuttora.
Una situazione punitiva da lui mai davvero digerita e compresa, considerati il successo di Monza nel 2020 e tante altre ulteriori belle prestazioni, ora giunta alla fine.
“E’ un talento comprovato che siamo lieti di avere con noi“, ha commentato la notizia il responsabile del muretto Otmar Szafnauer, desideroso di quel passo avanti riuscito soltanto parzialmente con il rientro del Samurai.
La F1 2023 avrà due rookie
A sedile vuoto rimasto, il consulente Helmut Marko ci ha impegato davvero poco a trovare un’alternativa. Tutto è avvenuto dopo il round del Tempio della Velocità, quando il destino ha mosso i suoi fili con sapienza e un po’ di brutalità.
Se Alex Albon non si fosse sentito male poco prima del semaforo verdere per l’FP3 Nyck De Vries non avrebbe avuto l’opportunità della vita. Già salito sulla verdona AMR22 nel corso dell’FP1, l’olandese si è dovuto adattare in fretta e furia all’abitacolo della Williams per prendere parte a qualifiche e gare al posto dell’inglese.
Nono al traguardo, verrà due giorni dopo invitato dal talent scout di Graz a fare quattro chiacchiere. E la storia è così stata scritta.
“Parliamo di un pilota con tutti gli attributi giusti per correre nella classe regina“, ha affermato il team principal Franz Tost. “La sua performance di Monza ha avuto una grande influenza sulla decisione. In quel frangente ha mostrato il suo potenziale. Disputando un gran premio fantastico senza commettere errori. E’ stata quindi una decisione facile da parte nostra”.
A giocare a favore del campione di Formula E 2021 anche la vicenda Colton Herta. Il rifiuto della Federazione di concedergli la superlicenza ha di fatto aperto le porte al corridore dei Paesi Bassi. Sulla lista dei papabili, ma forse mai davvero preso in considerazione fino a che tutti questi pezzettini non hanno completato il suo puzzle.