La Red Bull continua a far discutere per la questione Budget Cap, ed un ex pilota di F1 ha detto quale punizione andrebbe attuata.
Il terremoto arrivato in F1 in merito alla questione Budget Cap ha già scatenato una valanga di polemiche negli ultimi dieci giorni, e state pur certi che tutto ciò non passerà in fretta. Dopo aver rimandato di quasi una settimana la sentenza, la FIA si è espressa dichiarando che la Red Bull e l’Aston Martin sono risultate colpevoli di non aver rispettato il tetto di spese.
Se ben ricordate, il caso scoppiò nel venerdì del Gran Premio di Singapore, quando si iniziò a parlare della differenziazione tra infrazione grave ed infrazione lieve. Tutto ciò, sino a quel momento, non era mai stato reso noto, e questo è il problema di fondo del nodo Budget Cap: perché non sono state decise le pene sin da quando tale regola è entrata in vigore? Non c’è mai stata chiarezza sul tetto di spese, ed infatti qualcuno se ne è approfittato.
La Red Bull è sempre stata molto arzilla sullo sfruttare le zone più losche ed interpretabili del regolamento, ed anche questa volta è andata in modo tale che non potesse essere punita in modo eccessivo. Ha fatto molto scalpore l’indiscrezione lanciata da alcuni giornalisti olandesi e nordici, secondo i quali, il team di Milton Keynes avrebbe sforato il Budget Cap per spese legate ai catering ed alla copertura di personale in malattia.
Obiettivamente, che questo fantomatico Budget Cap fosse una farsa lo si era capito sin da subito: ad esempio, alcune squadre come Ferrari, Mercedes, Alpine e tante altre, non sono impegnate solo in F1, ma hanno ovviamente un settore automotive ed altri impegni nel motorsport, per cui resta davvero complicato indagare a fondo sulle spese che vengono effettuate, e su quali risorse vengano impiegate a tutti gli effetti nel Circus.
L’errore più grande, oltre all’imposizione del tetto di spesa stesso, è stato quello di non fare chiarezza sin da subito sulle penalità, per cui la FIA si troverà ora davanti ad un bivio: o si toglie questa regola, oppure verranno imposte sanzioni severe per chi lo andrà a sforare in futuro, indipendentemente dalla spesa extra che ognuno effettua.
Come giustamente sottolineato sia da Mattia Binotto che da Toto Wolff, in questo sport anche un milione di euro può valere un guadagno di mezzo secondo se impiegato per lo sviluppo di qualche particolare tecnico che si rivela molto efficace, per cui è innegabile che qualche furbata ci sia stata.
Red Bull, ecco il parere di Christian Danner
In casa Red Bull si festeggia la vittoria del titolo mondiale piloti di Max Verstappen, ma c’è anche il nodo Budget Cap da sciogliere. Come abbiamo sottolineato, per il team di Milton Keynes è ancora allo studio la sanzione da attuare da parte della FIA, anche se le penalità sportive sembrano ormai scongiurate.
Sulla questione legata allo sforamento del tetto di spesa, in molti si sono detti indignati da quanto avvenuto, e nelle ultime ore è arrivato anche il parere di Christian Danner, ex F1 che ha gareggiato nel Circus alla fine degli anni Ottanta con l’Osella, la Zakspeed, la Arrows e la Rial. Il britannico ha detto la sua durante la trasmissione “Sport und Talk” di Servus TV, parlando molto chiaramente della vicenda.
Ecco le sue parole: “È davvero un qualcosa di molto negativo per tutte le persone coinvolte. La F1 e le varie squadre vogliono lavorare in modo redditizio. Questo livello di guadagno può essere garantito nei prossimi anni solo se il Budget Cap verrà rispettato a dovere, senza che nessuno cerchi di fare il furbo. Altrimenti torneremo al punto in cui eravamo anni fa“.
“Adesso sarà molto complicato decidere una punizione severa da dare alla Red Bull ed all’Aston Martin, perché entrambe hanno commesso alcune violazioni, ma lo hanno fatto in maniera diversa. Se rifletto un attimo su quanto accaduto, mi viene da pensare ad una decurtazione dei punti in classifica o a qualcosa di molto simile. Credo che sia una situazione davvero molto confusa e che non se ne uscirà molto facilmente“.
Difficilmente su questa storia verrà fatta giustizia. Gli anglo-austriaci hanno sfruttato alla grande un regolamento scritto, come al solito, in maniera poco chiara, che non farà altro che far cadere ancor più in basso la FIA. La Federazione Internazionale sta danneggiando la F1 stessa, e se non si cambierà in fretta ci sono seri rischi per il futuro di questo sport. Urge un cambiamento davvero epocale.