MotoGP, Bagnaia smentisce i detrattori: sentite cosa non gli va giù

In una intervista al canale ufficiale della MotoGP, Bagnaia ha parlato del finale di stagione e ha voluto precisare qualche punto.

Se la F1 ha già un suo padrone a 4 GP dalla fine, la MotoGP è ancora in cerca del suo re. E sono ben cinque addirittura i papabili che possono lottare matematicamente per il titolo. I favoriti, neanche a dirlo, sono i due grandi rivali di queste ultime stagioni, Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia, separati ora da due soli punti in classifica. Una vera impresa quella compiuta dal pilota Ducati che a giugno, dopo il Sachsenring, era a 91 lunghezze dal francese e sembrava ormai aver definitivamente perso qualsiasi speranza di lottare per il Mondiale. Invece un filotto di vittorie e le prestazioni non eccelse della Yamaha M1 gli hanno permesso di rientrare prepotentemente in corsa.

Pecco Bagnaia (ANSA)
Pecco Bagnaia (ANSA)

Alle loro spalle poi occhio ad Aleix Espargaro, distante una ventina di punti, mentre a meno di quaranta ci sono Enea Bastianini e Jack Miller. La sorpresa è proprio il ritorno dell’australiano della Ducati, che ora potrebbe addirittura lasciare il ruolo di “scudiero” di Bagnaia per giocarsi le sue carte in questo finale di stagione così pazzo.

C’è da dire però che Bagnaia ha conquistato sul campo i gradi di capitano e sembra davvero difficile che Dall’Igna e soci possano dare l’ok a Miller per una lotta senza quartiere col compagno di box per il Mondiale. Ma se l’australiano dovesse ancora rosicchiare punti a quei due lì davanti, qualcosa potrebbe davvero succedere.

Ad oggi il pensiero numero uno della Ducati è quello di raggiungere ad ogni costo quel Mondiale piloti che manca dal 2007, quando Casey Stoner portò a casa l’unica iride per un pilota di Borgo Panigale. Da allora la Rossa c’ha provato con Marco Melandri, Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso senza mai riuscire nell’impresa. Lo scorso anno con Bagnaia solo una caduta a Misano ha spento il sogno dopo una grande rimonta proprio come in questa stagione. Ma ora le chance sono davvero tante per la riuscita.

Bagnaia e le voci di “aiuti” da Ducati

Il pilota italiano vuole vincere e fare meglio anche del suo mentore Rossi, ma sa che sarà comunque una battaglia non solo in pista ma anche di nervi con i suoi avversari. E ne ha parlato a MotoGP.com: “Aleix (Espargarò, ndr) è molto costante, ma questo non fa la differenza. Non poteva ripetere il risultato dall’Argentina. Il campionato è abbastanza strano. Il livello è così alto, molti piloti sono competitivi, ma molti piloti hanno sbagliato“. Poi un commento sul suo prossimo compagno: “Enea (Bastianini, ndr) è un bravo ragazzo, ha un grande talento. È molto forte e veloce, ma dovrà imparare a lavorare nella squadra ufficiale. Proprio come ho dovuto imparare quest’anno. L’inizio non è stato facile, ma è qualcosa che devi affrontare. Non è facile all’inizio, ma è molto intelligente e capirà presto cosa deve fare”.

In queste settimane ha fatto molto discutere il fatto che la Ducati, avendo otto moto in pista, sia sì molto competitiva nelle mani di quasi tutti i suoi piloti ma che in questo senso possa essere arbitro del Mondiale, con i vari team satelliti che sarebbero stati “istruiti” in modo tale da non ostacolare o creare rischi inutili per Bagnaia, visto che si sta giocando il Mondiale. C’è addirittura chi ha gridato allo scandalo per la “difesa” messa in atto da Johann Zarco in Thailandia per il terzo posto di Pecco, evitando che potesse essere attaccato da Marquez. Ma il pilota ha ammesso: “Conosco il mio potenziale e so di poter vincere senza alcun aiuto in una gara. Ovviamente un aiuto esterno sarebbe stato utile per il campionato alla fine, ma ho vinto sei gare perché ero il più forte. Non perché qualcuno mi abbia fatto passare o mi abbia aspettato“.

Gli ordini di squadra sono buoni, ma non è il momento di reclamarli“, ha aggiunto Bagnaia, che poi ha specificato: “L’unico modo per essere felici è vincere. Fare tutto su una moto che non vince un titolo da 15 anni è qualcosa di incredibile”.

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