La dinastia Rosberg è tra le più vincenti della storia della categoria regina del Motorsport. Gli appassionati di F1 non possono dimenticare i traguardi ottenuti dalla famiglia di origini finlandesi.
La Formula 1 sa regalare storie uniche e quella dei Rosberg merita di essere apprezzata nel dettaglio. In epoca recente tutti conosco Nico Rosberg. L’ex pilota della Mercedes ha trionfato nel 2016 in un accesissimo confronto con Lewis Hamilton. All’epoca il tre volte campione del mondo inglese aveva vinto due riconoscimenti con la McLaren e due con la Mercedes. Lewis e Nico erano molto amici da ragazzini, ma la rivalità interna logorò il loro rapporto.
Nico Rosberg meritò di vincere il campionato 2016, grazie ad una partenza sensazionale e una costanza superiore a quella del famigerato teammate. Hamilton approcciò la stagione con troppa sufficienza, sottovalutando forse le capacità di Nico. Dopo due secondi posti consecutivi, il tedesco si impegnò tantissimo per ottenere il primo successo iridato della sua carriera. La sfida fu epica e i due se ne diedero di santa ragione per tutto l’arco del campionato. La tappa in Malesia rappresentò il round decisivo per le sorti del campionato perché il motore della Mercedes di Lewis andò in fumo, dando a Nico un ulteriore vantaggio in termini di punti. Alla fine Nico riuscì a spuntarla in un testa a testa che si prolungò sino ad Abu Dhabi.
La gioia del pilota nato a Wiesbaden fu clamorosa, avendo eguagliato suo padre Keke. Quest’ultimo infatti è stato un campione di F1 negli anni ’80. Keke ha corso per anni in squadre di bassa classifica, prima di approdare in Williams. Nel team inglese corse quattro stagioni e ottenne cinque successi. Il 1982 fu un campionato equilibratissimo e, alla fine, la spuntò il padre di Nico, grazie ad una regolarità straordinaria. Keke vinse solo in Svizzera, quando ancora si correva sul territorio elvetico, ottenendo anche quattro podi decisivi. Ferrari, Binotto alza la voce: duro attacco alla Red Bull.
F1, la dinastia dei Rosberg
Keke ha gareggiato anche nei campionati di Can-Am, DTM e Sport Prototipo, cogliendo diverse vittorie. Ha iniziato a correre sui kart nel 1965, laureandosi campione finlandese e scandinavo. Con il compimento della maggiore età studiò medicina, lavorando anche come tecnico informatico. Un personaggio molto interessante, a tutto tondo. Keke, in una prima fase, considerava le corse automobilistiche un semplice hobby. A 24 anni fu convinto da un collega a partecipare al campionato Formula Vee, riservato a monoposto a ruote scoperte monomarca. Vinse e iniziò ad attirare l’interesse di diversi team importanti, tra cui la March.
Rosberg si aggiudicò anche il campionato tedesco di Super Vee nel 1975. A quel punto fu ingaggiato per gareggiare in F3 e, contemporaneamente, in F2. All’epoca era possibile e si arrivava ai vertici in età matura. Le auto, senza elettronica, di allora erano molto difficili da domare e occorreva un fisico robusto, come l’esperienza. Nonostante il debutto in Formula 1 nel 1978, a trent’anni, Keke Rosberg continuò a gareggiare nei campionati di Formula 2, in cui si aggiudicò la gara di Donington e concluse quinto in campionato, e anche di Formula Pacific. Erano anni splendidi per il Motorsport. La passione superava di gran lunga l’interesse economico. Si correva ancora per la gloria. I tempi vissuti da Nico in F1 erano già, completamente, cambiati.
Nico aveva in comune con il padre la capacità di essere sempre costante in pista. Entrambi bravi sui circuiti cittadini hanno vinto un mondiale a testa. Non è stata l’unica dinastia vincente nella storia della categoria regina del Motorsport. La famiglia Hill, forse, è la più conosciuta, grazie ai successi di Graham Hill. L’inglese, in carriera, ha vinto cinque edizioni del GP di Monaco (1963, 1964, 1965, 1968 e 1969), il campionato del mondo di F1 nel 1962 e nel 1968, la 500 Miglia di Indianapolis nel 1966 e la 24 Ore di Le Mans nel 1972, aggiudicandosi la Triple Crown. Damon, proprio come Nico, ha vinto un titolo mondiale nel 1996.
Se interessanti alle vicende di Mick Schumacher leggete qui: Ocon svela il suo prossimo compagno di team? La Ferrari non sarà felice. Un’altra famiglia storica del Motorsport è stata quella dei Villeneuve. Gilles non riuscì a laurearsi campione del mondo e perì in un terribile incidente nel 1982. Jacques, invece, si aggiudicò nel 1997 il mondiale nella dura sfida a Michael Schumacher. Quest’ultimo divenne compagno di team di Nico nel triennio in Mercedes. Corsi e ricorsi storici, nel segno dell’amore per il Motorsport. Keke e Nico hanno tenuto alto l’orgoglio di una famiglia dalle mille risorse.