Nonostante il titolo piloti sia andato, la Ferrari vuole spingere ancora in questi ultimi 4 gran premi. E ‘è un motivo molto importante.
E’ dal 10 luglio che la Ferrari è a secco di vittorie. Tre mesi in cui la Rossa ha visto svanire la possibilità di lottare per il Mondiale, andato definitivamente con la vittoria nel GP del Giappone a quel Max Verstappen, bravo non solo a sfruttare tutti i regali fatti dal team di Maranello per problemi tecnici ed errori al muretto ma anche a tirare fuori la propria classe nei momenti chiave della stagione. Tre mesi in cui la Ferrari ha dimostrato di non riuscire a cambiare passo e fare la differenza, come accaduto nella prima parte di stagione dove, come detto, è stata afflitta da numerosi problemi (vedi la power unit) che le hanno tolto davvero dalle mani dei successi che avrebbe meritato sul campo.
In questi mesi sembra che la F1-75 abbia un po’ smarrito la strada, dopo che il lavoro invernale e la prima parte di stagione aveva visto una vettura capace sempre di reggere il ritmo della Red Bull con aggiornamenti che ogni volta davano i risultati sperati in pista.
Il punto di rottura sembra essere stato il GP di Francia, dove la Ferrari ha introdotto un nuovo fondo piatto per aumentare la zona di bassa pressione presente al suo ingresso e incrementare la downforce prodotta dal fondo stesso. Si era venuto a creare uno scavo sulla parte superiore dell’ingresso dei canali Venturi per convogliare il flusso d’aria verso l’esterno delle pance e migliorare così l’efficienza aerodinamica di queste, modificate a Silverstone. Una soluzione però che negli appuntamenti successi si è rivelata non azzeccata, visto che sia Leclerc che Sainz da quel momento hanno lamentato una vettura più instabile e “mangia-gomme”.
Dal ko del Paul Ricard sono arrivati solo sei podi e mai una vera chance di vittoria per la Rossa se non a Singapore, dove comunque in assenza del cannibale Verstappen è stato Perez a fare la voce grossa. Da Monza, dove è stata apportata una nuova modifica al fondo, l’aria sembra essere tornata a favore della scuderia italiana, che ancora però sta mancando l’appuntamento con la vittoria.
Ferrari, occhi puntati sulle novità
L’obiettivo della Rossa, con il Mondiale ormai già andato, è quello di cercare di ottimizzare sempre di più i meccanismi di squadra, che troppe volte quest’anno hanno mostrato delle carenze, soprattutto sotto il punto di vista della tattica. Ma, come ha specificato il team principal Mattia Binotto, questi ultimi appuntamenti iridati serviranno alla squadra per cercare di tornare davanti a tutti grazie alle nuove migliorie per la F1-75.
Verrebbe da chiedersi: come mai sviluppare una monoposto che ormai ha perso il titolo invece che dedicarsi anima e corpo al progetto 2023? Semplice, perché i regolamenti per la prossima stagione rimarranno sostanzialmente invariati e quindi ogni modifica portata oggi in pista può servire per comprendere meglio già la vettura dell’anno venturo e capire se si sta andando nella direzione giusta.
La Ferrari in queste ultime settimane si è mossa molto proprio in chiave futura, portando ulteriori aggiornamenti per la parte ibrida del motore, che oggi sembra essere tornato affidabile dopo i numerosi problemi che hanno nella prima parte di stagione compromesso le chance iridate. Inoltre gli ingegneri stanno lavorando tanto anche sul fondo della vettura, dove è possibile agire per creare maggiore stabilità e trazione. Proprio in Giappone la Rossa ha portato un ulteriore step di aggiornamenti, che sembrano aver funzionato. E questo è fondamentale, perché può dare un ulteriore mano ai tecnici nell’affinare il progetto per la vettura 2023, che ormai è quasi pronto in tutte le sue specifiche.
L’attenzione dunque sarà proprio in questi ultimi quattro appuntamenti sulle novità portate in pista dalla Ferrari, che spera di ottenere le risposte che cerca e dare così una spinta al progetto della monoposto che verrà. Per dare davvero l’assalto al Mondiale dopo il tentativo fin troppo modesto di questa stagione.