La Ferrari esce sconfitta anche dal GP del Giappone, ma l’ex boss di un team italiano difende Leclerc dalle critiche post-gara.
Max Verstappen e la Red Bull hanno dominato il 2022 e possono godersi la ribalta, mentre la Ferrari si lecca le ferite per l’ennesima volta. Anche questa stagione, che doveva essere quella della rinascita, si è trasformata in un flop, e non è corretto utilizzare la scusa del Budget Cap per giustificare quanto accaduto.
Durante l’anno, la Scuderia modenese ha sbagliato tutto ciò che si poteva sbagliare, cominciando dalle gare buttate via per motivi strategici come Monte-Carlo, Silverstone con Charles Leclerc e Budapest. Tanti, troppi i punti gettati al vento, anche a causa dei guasti tecnici e degli errori dei piloti, che sicuramente hanno avuto le loro colpe in un campionato che non può essere giudicato come sufficiente.
La Ferrari, ormai, non vince una corsa da più di tre mesi, ed ha portato a casa appena 4 vittorie contro le 14 della dominante Red Bull, che dopo le difficoltà iniziali ha demolito la concorrenza, facendo vedere i sorci verdi al Cavallino. Leclerc deve vedersela addirittura con Sergio Perez per il secondo posto tra i piloti, con il messicano che lo ha superato stabilendo l’1-2 del team di Milton Keynes anche in questa classifica.
Contro una rivale del genere occorre essere perfetti se si vuole avere una minima speranza di vincere, e la squadra diretta da Mattia Binotto non è stata neanche lontanamente vicina alla perfezione. L’unica gara in cui è filato tutto liscio è stata la doppietta in Bahrain, ma subito dopo sono iniziati i problemi, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Ferrari, ecco il parere di Gian Carlo Minardi
La Ferrari continua a soffrire in maniera importante il degrado delle gomme, che è divenuto ormai un fattore in questa parte finale della stagione. Ad inizio anno, Charles Leclerc e Carlos Sainz avevano un vantaggio notevole rispetto alla Red Bull su questo fronte, con la situazione che è poi cambiata sin da Imola.
Gli sviluppi portati sulla Rossa a Barcellona avevano di nuovo invertito il trend, portandoci ad assistere ad una situazione molto equilibrata, con le gare decise soltanto per colpa degli errori del muretto o dei problemi tecnici. Dal Belgio in poi, la situazione è del tutto cambiata e la Red Bull ha acquisito un margine enorme, che la rende praticamente inattaccabile, anche su piste favorevoli alla Rossa come Singapore.
In un video pubblicato da “Motorsport.com“, sull’argomento si è espresso Gian Carlo Minardi, ex boss dello storico team che lanciò tantissimi talenti, tra i quali Fernando Alonso, il quale ha difeso Charles Leclerc dalla critica lanciata da Mattia Binotto a fine gara sulla gestione delle gomme.
Ecco le sue parole: “Credo che alla macchina manca qualcosa. La Ferrari soffre di una decadenza degli pneumatici e non sono d’accordo con la critica fatta da Binotto a Leclerc alla fine della gara. Lo vedo come uno scaricabarile, dal box hanno tutte le informazioni sulle temperature delle gomme e sanno come va la macchina nelle varie fasi della gara“.
“Dal box puoi gestire tutte le varie anomalie, uno dei grandi problemi evidenziati da questa macchina è che in qualifica vanno fortissimo, ottengono il massimo possibile. Evidentemente, sul fronte dell’aerodinamica non è male, ma poi ci sono grossi problemi sul fronte della gestione delle gomme“.
“Queste cose le sanno solo loro, devono capire a cosa è dovuto ma è una cosa che va avanti da tante gare, anche a Singapore Leclerc è stato rallentato da questa problematica. Per quanto mi riguarda, Charles merita un 8 per quanto ha fatto durante le qualifiche perché ha sfiorato la pole position, è stata una qualifica molto tirata. In gara soffre questa vettura che degrada troppo le gomme, all’ultima chicane ha esagerato non rendendosi conto che Perez non poteva attaccare, ma ormai era sulle tele“.
“Non credo sia accusabile, è stato bravo a tenere dietro il rivale. Leclerc ha fatto una gara in difesa ed è stato molto bravo, per cui confermo che merita un voto alto. Sainz? Credo sia del tutto insufficiente, non è la prima volta che va a sbattere e non ha scusanti, ne sono certo. Non merita più di un 4, deve capire che non si vincono le gare al primo giro“.
Si può essere d’accordo o meno con Minardi, anche se su Carlos Sainz c’è davvero poco da dire. Quello che si può imputare forse a Charles Leclerc è sicuramente la fase di partenza, dal momento che si era presentato alla prima curva con oltre mezza macchina di vantaggio su Max Verstappen, che con una manovra da campione lo ha passato all’esterno. In quel caso, forse, bisognava essere più aggressivi.