La penalità inflitta a Gasly a Suzuka dopo che ha sfiorato il trattore in pista fa ancora discutere. E un pilota si aspetta grosse novità.
Il gran premio di Suzuka è uno dei più belli del Mondiale di F1. Si sono vissuti momenti epici sul tracciato giapponese, con Mondiali assegnati all’ultimo respiro e battaglie all’ultimo colpo come quelle tra Alain Prost e Ayrton Senna. Ma, come capita spesso in sport così pericolosi, anche tragedie. L’ultima in ordine di tempo quella del 2014 che colpì Jules Bianchi, che con la sua Marussia andò a finire fuori pista contro un trattore che stava portando via una Sauber da poco incidentata. Un incidente choc, di cui si hanno pochi frammenti, ma dal quale il francese non si riprese più, morendo qualche mese più tardi.
Una tragedia che scosse il paddock e portò a un una revisione del regolamento in certe circostanze in cui è necessario l’ingresso in pista di trattori per rimuovere le monoposto incidentate. Una nuova procedura ora permette che tutto questo avvenga nella massima sicurezza per i piloti.
C’è da dire però che in questo 2022 ci sono stati due casi molto chiacchierati che hanno fatto infuriare e non poco piloti e team. Il primo a Monza, con il trattore in piena pista per portare via la McLaren di Ricciardo, senza che ci fosse alcuna segnalazione del veicolo per i piloti (che erano in regime di safety car). E poi l’ultimo proprio il weekend scorso a Suzuka, con l’ingresso del trattore dopo la safety car necessaria per portare via la Ferrari di Sainz.
In entrambi i casi si sono vissuti attimi di paura per alcuni piloti che hanno rischiato di arrivare all’incidente con il mezzo che stava portando via le auto. In particolare Pierre Gasly in Giappone si è ritrovato il trattore in pista senza che questo fosse segnalato o avesse evidenti delle luci che ne confermassero la presenza.
The onboard video of Gasly passing the recovery vehicle is terrifying. Something needs to change. pic.twitter.com/ldwszWgG9K
— ESPN F1 (@ESPNF1) October 9, 2022
Gasly e una penalità che deve far infuriare
La manovra di Gasly non è passata inosservata, in particolare alla FIA che a fine corsa è addirittura intervenuta sanzionando il francese. Il motivo? In pratica l’eccessiva velocità del francese nel recuperare il gruppo dietro la safety car ma soprattutto il fatto che pochi istanti prima era stata segnalata la bandiera rossa. In pratica un rischio che non doveva correre il pilota, che è stato anche sanzionato.
Gasly che però dopo il gran premio è partito all’attacco, accusando la Federazione e i commissari di gara del rischio corso in pista e tirando in ballo proprio Bianchi: “E’ irrispettoso per Jules, noi rischiamo la vita”, ha detto il pilota dell’Alpha Tauri, che però ha dovuto comunque subire la penalità senza poter replicare veramente. Una decisione che non è andata giù ai suoi colleghi, che hanno espresso solidarietà al francese.
C’è però qualcuno che si aspetta una reazione dure nel prossimo appuntamento della F1 ad Austin. Parlando al podcast Checkered Flag della BBC, il pilota di Formula E Sam Bird ha detto infatti che si aspetta che i piloti si riuniscano e arrivino a una clamorosa protesta: “Non vorrei essere uno degli ufficiali o uno degli steward di Austin. Perché tutti i piloti all’unanimità saranno sul piede di guerra per ciò che è successo e chiederanno un cambiamento e affronteranno questo come un problema serio”.
Ma non è tutto. Infatti Bird poi ha aggiunto: “Spero che la FIA esca e rilasci una dichiarazione che affronti la questione, perché se pensano che infliggere una penalità a Pierre Gasly sia la fine della questione, allora non sanno cosa li aspetta. Perché penso che noi piloti, tutti i piloti là fuori oggi e la comunità delle corse, meritiamo una risposta sul perché questo è successo. Per quale motivo è successo e cosa faranno per apportare modifiche alla sicurezza dei piloti”.