Vespa, una storia infinita: ecco la nuova GTS 2023 (VIDEO)

E’ una vera icona italiana la Vespa, nata nel 1946. E oltre alle edizioni speciali, ecco che è arrivata anche l’edizione 2023.

Se dici Italia, una delle prime cose che viene in mente è Vespa. Sì, perché col tempo questo scooter è diventato un’icona del BelPaese al pari di Ferrari ma anche di tanti altri prodotti tipici. Segno che davvero ormai è un qualcosa che non può essere messo da parte, per nulla al mondo. Brevettato il 23 aprile del 1946, su progetto dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio, questo modello Piaggio è al tempo stesso simbolo di stile (tanto da essere esposto nei musei di design, arte moderna di tutto il mondo, vedi il MoMa di New York) e di voglia di aria aperta, di libertà.

Il frontale della Vespa (foto ufficiale)
Il frontale della Vespa (foto ufficiale)

Il nome si narra che sia nato da un’esclamazione di Enrico Piaggio, che vedendo una prima versione del prototipo esclamò: “Sembra una vespa!”. E non solo per le forme, ma anche per il suono tipico di questo scooter. E da allora ha mantenuto questo nome.

L’intento dei dirigenti dell’epoca non era quello di avviare una casa motociclistica, ma semplicemente di trovare un’alternativa per uscire da quel momento di difficoltà creato dalla seconda guerra mondiale, prima di tornare alla tradizionale costruzione aeronautica. Ma alla fine fu proprio questo modello a far sì che cambiasse anche la storia dell’azienda. Ma la Vespa è stato molto di più. Ha cambiato i costumi della società, come è successo per tanti altri prodotti. E ancora oggi fa tendenza, tanto che ne vengono prodotti migliaia di esemplari e anche diverse edizioni speciali.

La Vespa lancia il nuovo modello 2023

Oggi questo mitico modello continua a vivere con la GTS, che raccoglie l’eredità del mitico “Vespone”, come furono battezzate tutte quelle con una carrozzeria più grande dell’originale. In pratica dei modelli con cui muoversi con eleganza in città ma che sono anche pronte al viaggio, persino all’avventura, grazie ai loro motori sempre più importanti e al comfort superiore.

La nuova famiglia GTS presenta una gamma di ben quattordici diverse colorazioni disponibili, ma tecnicamente questo modello è il risultato di un equilibrio tra tradizione e modernità. Questa Vespa è presentata in quattro versioni, la normale GTS, la contemporanea GTS Super, la sportiva GTS SuperSport e la tecnologica GTS SuperTech. Tutte sono dotate del moderno propulsore da 125 o 300 cc, frutto dell’ultima tecnologia del Gruppo Piaggio, che punta a realizzare motori sempre più tecnologicamente avanzati ed efficienti in termini di contenimento di emissioni e consumi.

La scocca è realizzata rigorosamente in acciaio, come nella tradizione Vespa, un materiale sostenibile perché riciclabile al 100% che garantisce robustezza, sicurezza e dinamismo. A questa si abbina una sospensione anteriore completamente nuova che garantisce maggiore stabilità, soprattutto alle alte velocità, e maneggevolezza, oltre al comfort. Da sempre fiore all’occhiello è la posizione di guida, altamente ergonomica.

Per quanto riguarda i motori, nello specifico ci sono l’HPE da 278 cc, il più performante mai montato su una Vespa: 23,8 CV di potenza a 8.250 giri, per una coppia di 26 Nm a 5.250 giri. Il più piccolo invece eroga 14 CV a 8.750 giri e 12 Nm a 6.750 giri, ed è dotato di Start&Stop. Sul fronte della sicurezza, invece, la Vespa GTS è dotata di ABS con una nuova centralina Bosch e del sistema ASR, che previene il pattinamento della ruota posteriore.

Stile classico in chiave moderna confermato anche per la strumentazione, che presenta un display TFT da 4,3” a colori sulla versione SuperTech, mentre sulle altre troviamo una nuova strumentazione mista analogico-digitale dotata di connettività Vespa Mia con il quale connettere il proprio smartphone al sistema elettronico di bordo. I prezzi? La GTS 125 parte da 5.999 Euro, mentre il prezzo per le versioni Vespa GTS Super, GTS Supersport e GTS Supertech è rispettivamente di 6.099 Euro, 6.299 Euro e 6.499 Euro. Se si vuole la GTS 300, invece, vanno aggiunti 1.000 euro in più.

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