Jean Alesi è uno dei piloti che pur non vincendo mai è stato in grado di entrare nel cuore dei tifosi della Ferrari lanciando dei campioni.
Correre per la Ferrari è uno dei più grandi privilegi che si possono essere per un pilota, ma riuscire a entrare nel cuore di tutti gli appassionati della Rossa è sicuramente il più grande onore che ci possa essere, con Jean Alesi che sicuramente non avrebbe mai scambiato l’amore della gente per qualche vittoria in più in gara.
La Formula 1 è estro, fantasia, ma anche tanto rigore e freddezza nel saper dimostrare di poter andare oltre i propri limiti, con la passione che riesce a spingere certi piloti a realizzare delle imprese favolose.
Jean Alesi non può essere sicuramente considerato come il più grande campione che abbia mai percorso una tracciata di Formula 1, ma nonostante la Ferrari abbia avuto delle leggende inarrivabili, il francese risulta essere uno dei più amati.
Il suo approdo a Maranello è avvenuto indubbiamente nel momento peggiore in assoluto della storia Ferrari, ovvero quell’inizio degli anni 90 dove la Rossa faticava anche a entrare nelle prime tre del Mondiale.
Addirittura ci vollero quasi 4 anni per poter tornare alla vittoria in gara, da Prost del 1990 a Bergen nel 1994, dunque con ben tre Mondiali consecutivi a zero in quanto a successi.
Nonostante questo Alesi è stato comunque in grado di poter rappresentare un simbolo di speranza e di gioia per la Ferrari, con il suo eccezionale e memorabile trionfo con la rossa in occasione del Gran Premio del Canada del 1995 che è rimasto uno dei più memorabili.
Il suo addio alla Rossa è avvenuto in seguito all’operazione che ha portato Michael Schumacher alla Ferrari, dunque ho dovuto andare in Benetton senza più riuscire a confermarsi dopo quello è successo in Nord America, ma nonostante questo non ha mai mollato la Formula 1.
L’Accademia di Jean Alesi infatti è assolutamente una delle migliori al mondo per quanto riguarda la nascita e la creazione di piloti di grandissimo spessore tecnico, infatti di recente sui social network ha probabilmente fatto commuovere tante persone.
Alesi infatti ha mostrato una vecchia fotografia nella quale si metteva in mostra con tanti dei suoi ragazzi che cercavano di poter diventare dei piloti professionisti, con il numero totale che si attesta sul numero di 11, con ben quattro di loro che sono riusciti a fare strada.
Non ci sono però assolutamente dubbi che il primo nome che balza all’occhio è quello legato a Jules Bianchi, lo sfortunatissimo ragazzo che perse la vita nel 2015 in occasione del Gran Premio di Suzuka.
Alesi e la crescita di campioni: dal compianto Bianchi a Leclerc
È davvero singolare anche la decisione di alesidi taggare direttamente il profilo ufficiale di Jules Bianchi mentre per gli altri ha preferito un bene più semplice hashtag.
Tra questi piloti quello che indubbiamente è stato in grado di poter dimostrare maggiormente il suo immenso valore nella sua carriera in Formula 1 è stato Charles Leclerc, quello che per molti può essere considerato in qualche modo l’erede di Alesi.
Non sappiamo dire se può essere considerato a tutti gli effetti il suo erede per quanto riguarda la classe e la tecnica, probabilmente in questo caso l’allievo ha ampiamente superato il maestro, ma sicuramente è stato in grado di entrare nel cuore proprio come fece Alesi.
Leclerc infatti può ampiamente essere considerato come un vero e proprio idolo assoluto per tutto il popolo ferrarista che vede nel monegasco l’opportunità di poter tornare finalmente alla vittoria di un Mondiale che manca dal 2007.
Non c’è però solamente Leclerc tra i piloti che attualmente sono protagonisti in Formula 1, infatti notiamo anche un giovanissimo Pierre Gasly.
L’attuale pilota dell‘Alpha Tauri ha avuto comunque un’esperienza particolare in Formula 1, con il francese che sta ottenendo i risultati sperati solamente nelle ultime annate.
Le immense critiche nei suoi confronti durante il suo passaggio alla Red Bull come secondo pilota di Max Verstappen avevano minato e non poco le sue certezze, ma nelle ultime stagioni si è ampiamente ripreso, meritando così il passaggio alla Alpine al posto di Alonso.
Chiudiamo inoltre con l’ultimo pilota che è stato lanciato da Alesi, sicuramente quello che ha avuto la carriera più sfortunata di tutti in Formula 1 ovvero Jean Enric Vergne.
I suoi anni nella massima competizione automobilistica sono stati solamente tre del 2011 e il 2014, sempre per difendere i colori della Toro Rosso, con l’addio dalle corse più importanti che avvenne proprio nell’anno dove aveva totalizzato più punti.
Nel 2014 infatti aveva avuto modo di poter concludere con un totale di 22 punti, entrando in ben 7 circostanze in zona punti, il suo record assoluto.
I migliori risultati invece arrivò nelle 2013, quando in Canada ottenne un ottimo sesto posto, ma dal 2015 in poi è entrato definitivamente a far parte della Formula E, vincendo i Mondiali nel 2018 e nel 2019.
Insomma si può dire che Alesi ha sicuramente ha avuto buon occhio per i suoi piloti e ha saputo anche crescere nel miglior modo possibile, perché tutti possono diventare dei campioni, ma quando si ha un maestro così importante tutto diventa più semplice.