Marquez contento dopo le prove libere MotoGP in Australia: dà anche ragione a Stoner su una considerazione inerente il campionato.
Il weekend a Phillip Island è un altro importante banco di prova per Marc Marquez, alla ricerca della migliore condizione fisica. Dopo aver fatto bene sia in Giappone sia in Thailandia, ha iniziato con un sesto tempo assoluto in Australia.
Il pilota del team Repsol Honda ha sempre gradito molto il circuito australiano, dove ha vinto l’ultima edizione del gran premio che si è disputata nel 2019. Ci sono più curve a sinistra e questa è sempre stata la condizione migliore per lui. Ora lo è ancora di più, dato che ha un braccio destro non al 100%.
Difficile dire oggi che tipo di risultato potrà ottenere domenica, anche perché domani le temperature dovrebbero essere più alte e i tempi si abbasseranno, però lo spagnolo ha avuto un buon passo oggi. Potremmo vederlo protagonista di un buon fine settimana. Oltre al piazzamento finale, per lui è fondamentale avere conferme sui progressi del braccio e anche della sua RC213V.
MotoGP Australia: Marc Marquez contento dopo le Prove Libere
Marquez al termine delle prove libere MotoGP a Phillip Island è stato interpellato sulla nuova carena portata da Honda con delle novità aerodinamiche un po’ ispirate alla Ducati: “Avevamo testato questo concept già a Misano e avevo notato punti positivi. Però abbiamo deciso di non omologarlo per dare moto alla Honda di lavorare e avere un’altra evoluzione. Ho avuto buone sensazioni qui, domani ci lavoreremo ancora. La nuova aerodinamica rende la moto meno impegnativa fisicamente”.
Marc conferma di sentirsi bene sotto ogni punto di vista in Australia: “Mi sono sentito bene dall’inizio, noto un passo avanti della mia condizione fisica rispetto alla Thailandia. Quando mi vedete attivo in FP1 e in FP2 significa che sto bene e do il massimo. Spero di mantenere lo stesso livello sabato, ma c’è la possibilità che subisca una flessione”.
L’otto volte campione del mondo ribadisce che in vista di domenica potrebbe sacrificare un po’ il risultato per testare cose utili alla Honda: “Ora non stiamo cercando il migliore risultato. Ovviamente darò il mio cento per cento, però dobbiamo capire delle cose pensando al futuro. Ho fatto pressione sulla Honda per avere delle cose da testare, quindi devo provarle”.
A Phillip Island ha avuto l’occasione di vedere Casey Stoner, che in più occasioni ha detto di non gradire la direzione presa dalla MotoGP a causa della troppa elettronica presente sui prototipi. Marquez è abbastanza d’accordo con lui: “Questa direzione non piace neanche a me, perché tutto sembra dipendere sempre di più dalla moto che dal pilota. Mettendo sempre più aerodinamica ed elettronica dipendi sempre di più dalla moto. Ma bisogna adattarsi, sennò muori”.