La Mercedes va alla disperata ricerca della prima vittoria stagionale, nella speranza di preparare al meglio il 2023. Ecco cosa accadrà.
Un 2022 da incubo sta per terminare in casa Mercedes. Il team di Brackley non vince una gara da oltre dieci mesi, da quel 5 dicembre in cui Lewis Hamilton vinse il primo Gran Premio dell’Arabia Saudita della storia. In seguito, sono arrivate soltanto delusioni, a cominciare dalla beffa mondiale di Abu Dhabi, in cui il sette volte iridato ha consegnato il trono della F1 a Max Verstappen.
L’olandese ha dominato la scena in questa stagione, grazie a delle capacità di guida impressionanti e ad una Red Bull che si è rivelata imbattibile con il passare delle gare. Hamilton e George Russell non hanno potuto nulla, ed a parte qualche podio, l’unica vera soddisfazione è stata la pole position ottenuta dall’ex Williams in Ungheria.
Per il resto, non ci sono mai stati grossi lampi, se non per qualche podio e l’impressione di poter lottare per il successo in pochissime occasioni. La battaglia con la Ferrari per il secondo posto nei costruttori si è fatta molto difficile, visto che tra Singapore e Suzuka il Cavallino ha portato a ben 67 punti il proprio vantaggio, raddoppiandolo rispetto al dopo-Monza.
L’obiettivo, seppur irrealistico a questo punto, è quello di provare a vincere una corsa, cosa che la Mercedes fa per almeno una volta l’anno dal 2012 compreso. Le uniche due stagioni in cui il team di Brackley non ha mai portato a casa un successo sono state il 2010 ed il 2011, ai tempi della coppia formata da Michael Schumacher e Nico Rosberg.
All’epoca, la casa di Stoccarda era appena rientrata in F1 e non era minimamente paragonabile all’impero costruito da Toto Wolff in questi anni, ma anche i migliori possono commettere errori. Il lavoro in vista del 2023 procede serrato, nella consapevolezza che recuperare sulla Red Bull e sulla Ferrari sarà molto complicato.
Il progetto di questa stagione si è rivelato errato ed occorrerà rivoluzionarlo, e secondo le indiscrezioni è possibile che gli ex campioni del mondo possano seguire proprio le idee di Adrian Newey, che hanno portato in pista una RB18 inattaccabile per la concorrenza. I prossimi mesi ci daranno delle risposte.
Mercedes, Andrew Shovlin prepara l’assalto ad Austin
La Mercedes non ha ancora vinto neanche una gara, ed il tempo per farlo ormai stringe. Ad Austin ci sarà l’occasione per provarci, visto che le due piste successive sono chiaramente favorevoli alla Red Bull, che in Messico ha dominato per ben tre volte con Max Verstappen.
Ad Interlagos, l’olandese ha dominato la scena nel 2019, mentre l’anno prima venne beffato dal contatto con Esteban Ocon che lo buttò fuori pista regalando la vittoria a Lewis Hamilton. Il sette volte iridato fu protagonista di una rimonta strepitosa dopo la squalifica alla fine delle qualifiche, vincendo la gara a seguito di un duello mozzafiato proprio con Verstappen.
In casa Mercedes l’obiettivo è quello di massimizzare il potenziale di questa vettura, nella consapevolezza che la caccia al secondo posto della Ferrari tra i costruttori è ormai tramontata considerando i 67 punti di ritardo. Il team di Brackley punta ad essere competitivo, ed ora arriveranno anche le ultime novità tecniche per il Gran Premio degli Stati Uniti.
Andrew Shovlin è il responsabile degli ingegneri di pista, e come al solito ha presentato la trasferta texana, sottolineando che rispetto allo scorso anno sarà necessario un passo in avanti nella gestione delle gomme. Hamilton fu costretto ad arrendersi a Verstappen dopo una lunga rincorsa, ma quest’anno sarebbe già un gran risultato terminare sul podio.
Ecco le sue parole: “Quella in cui stiamo per entrare è la fase finale dello sviluppo aerodinamico e speriamo che le novità che porteremo in America ci daranno qualcosa in più a livello di prestazioni, ma è importante che ad ogni passo impariamo sempre di più e che questo apprendimento possa essere portato avanti l’anno prossimo. È un circuito difficile e lo è stato anche l’anno scorso“.
“Lo scorso anno è stata una gara molto complicata quella che abbiamo avuto ad Austin, c’era molto surriscaldamento sulle gomme e non avevamo le stesse prestazioni della Red Bull con gli pneumatici più morbidi. Non faremo alcuna previsione sulle nostre prestazioni, dobbiamo solo andare lì venerdì, vedere che tipo di problemi abbiamo e poi vedere se possiamo risolverli con la messa a punto“.
Nel 2021, Verstappen fu irraggiungibile ad Austin, pista che, sulla carta, sarebbe dovuta essere favorevole alla casa della Stella a tre punte. La Red Bull andrà a caccia del titolo costruttori in terra texana, con la Ferrari e le frecce d’argento che vorranno fare da guastafeste. Ci attende una splendida sfida su una delle piste più belle del mondiale.