La MotoGP è tornata a Philip Island con le prime libere del GP d’Australia. La Honda ha fatto scalpore per aver ripreso idee della Ducati.
Fine settimana decisivo per la stagione di MotoGP targata 2022. Il Gran Premio del Calendario, che torna in calendario dopo ben tre anni, si è aperto nel segno della Ducati, che ha chiuso le prove libere del venerdì siglando una doppietta con Johann Zarco in testa ad entrambe le sessioni, seguito da Marco Bezzecchi.
Rispetto al solito, c’è da dire che il dominio della casa di Borgo Panigale è stato meno marcato, ed in terza posizione c’è addirittura una Honda, ma non quella di Marc Marquez. Subito dietro al tandem di testa c’è infatti Pol Espargaró, che ha preceduto la Yamaha di Fabio Quartararo e le Aprilia di Maverick Vinaels ed Aleix Espargaró.
Le due moto della casa di Noale sono inframezzate proprio dal nativo di Cervera, al quarto week-end di gara dopo il ritorno in MotoGP. Lo spagnolo si è dimostrato molto ottimista nelle interviste alla fine della giornata, confermando le cose buone fatte vedere dalla Honda anche con il compagno di squadra.
La sensazion è che questa pista possa mescolare le carte, e non poteva esserci notizia migliore per Marquez o Quartararo. Il tanto vento e le condizioni atmosferiche particolari potrebbero rendere meno scontato il dominio della Ducati, che ha portato la casa di Borgo Panigale a vincere sei delle ultime sette gare.
Pecco Bagnaia è comunque ottimista, e nella seconda parte di stagione lo abbiamo visto spesso faticare al venerdì per poi progredire nel corso del fine settimana, sino a giocarsi le pole position e le vittorie. Il rider torinese non vince da Misano, ed un successo su questa pista gli darebbe la leadership del campionato, cosa che non gli è mai capitata da quando corre in top class.
C’è da scommettere sul fatto che la concorrenza gli renderà difficile la vita, e Philip Island sembra essere il posto perfetto per farlo. Anche Quartararo stesso è andato fortissimo nel corso delle seconde libere, evidenziando un passo impressionante sul long run, anche se il campione del mondo può temere la pioggia visto quanto accaduto in Thailandia.
“El Diablo” e Marquez, alla luce du quanto visto oggi, rientrano tra i favoriti, ma la Ducati verrà sicuramente fuori nei momenti clou. Tuttavia, la protagonista del venerdì dal punto di vista tecnico è stata sicuramente la Honda, che ha ripreso alcune soluzioni tecniche già viste sulla Desmosedici e che potrebbero essere la base del riscatto per il prossimo anno.
MotoGP, la Honda copia pinne e codone della Ducati
La Honda ha fatto tanto parlare di sé in questa stagione per delle prestazioni davvero scadenti, che hanno reso il 2022 la peggior stagione di sempre della casa nipponica sia in MotoGP che nella top class in generale. Nelle ultime tre tappe, ottenere una vittoria sarà molto complicato, anche se la rinnovata presenza di Marc Marquez ha dato speranza agli uomini di Albert Puig.
Da quando il nativo di Cervera è tornato in pista, la Honda si è spinta molto in termini di sviluppi, presentando prima la il forcellone in alluminio della Kalex ad Aragon ed altri grandi novità qui a Philip Island. Durante le prime prove libere del Gran Premio d’Australia, l’otto volte campione del mondo è sceso in pista con delle evidenti pinne sul codone.
La soluzione è di chiara ispirazione Ducati, che ancora una volta è stata pioniera sul fronte dell’aerodinamica grazie alle geniali intuizioni dell’ingegnere Gigi Dall’Igna. Sulla Desmosedici erano apparse queste pinne in occasione di Silverstone, e da quel momento in poi non sono più state rimosse.
Tuttavia, i tecnici della Honda non si sono accontentati delle pinne sul codone, visto che è arrivato anche un nuovo profilo aerodinamico sulla parte bassa della carena, anch’esso ripreso dalla Ducati. Queste soluzioni non dovrebbero essere usate nel week-end di gara, ma servono per raccogliere dati in chiave 2023, la stagione che dovrà segnare il riscatto dei giapponesi in MotoGP dopo un’annata da incubo. Le difficoltà emerse sin dalle prime gare hanno davvero sorpreso la concorrenza stessa, ma c’è da dire che l’assenza di Marquez ha sicuramente fatto la sua parte.
Nelle ultime gare, la RC213V è tornata ad occupare posizioni più idonee agli obiettivi di questa squadra grazie alle prestazioni di Marc, che è in grado di fare una differenza impressionante nonostante i problemi fisici che non sono ancora stati risolti pienamente. Sarà curioso vedere se la Honda riproverà queste novità nelle prossime sessioni o se se ne riparlerà ai test di fine stagione.