Un dato a dir poco terribile è stato diffuso dall’Unione Europea. A causa degli incidenti stradali, sono scomparsi 6000 bambini in 10 anni.
La tematica degli incidenti stradali è una piaga che da sempre contraddistingue il mondo della mobilità. Ogni giorno, sulle strade italiane e non solo, si contano migliaia di morti, che possono essere collegati a tanti tipi di tematiche, che spesso hanno un comune solo la drammatica conseguenza finale, ovvero la scomparsa di coloro che sono coinvolti.
Gli incidenti stradali sono in costante aumento, e c’è da dire che il problema è uno dei più difficili da risolvere per i governi. Facendo un esempio su scala italiana, è facile credere che ve ne siano a centinaia o migliaia, vista la scarsa manutenzione delle strade, ma anche la poca attenzione o l’impreparazione di chi è alla guida.
Soprattutto sul fronte giovanile, i dati sono davvero drammatici, e una delle maggiori cause di crash mortali sono la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Purtroppo, a farne le spese sono anche i bambini, ed i dati che riguardano l’Unione Europea, che andremo ora ad esaminare, sono davvero inquietanti e terribili anche solo da leggere.
Incidenti, 6000 bambini morti in 10 anni in Europa
Per quello che riguarda le morti dei giovanissimi negli incidenti stradali, c’è da dire che c’è stato un decremento nell’ultimo decennio, pari a circa il 46% rispetto al passato. Tuttavia, stando ai dati relativi all’Unione Europea, si contano comunque 6000 bambini scomparsi negli ultimi dieci anni, un dato che fa rabbrividire.
In Italia, di questi 6000, ne sono morti 474. Il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti, nel tentativo di fermare questa terribile piaga, ha diramato alcune linee guida, per cercare di intervenire e limitare il problema degli incidenti stradali. Uno dei temi su cui si vuole operare un cambiamento è quello dei limiti di velocità, portandoli a 30 km/h nelle zone limitrofe a scuole o a centri dove c’è una forte presenza di under 14.
Un’altra idea che potrebbe risultare davvero rivoluzionaria è quella relativa all’età minima imposta per potersi mettere al volante di un ciclomotore. Attualmente, a 14 anni è consentita la guida del famoso motorino, ma l’intenzione è quella di alzare la soglia a 16 anni di età, e su questo si sta ragionando molto all’interno dell’Unione Europea, con i vari stati membri che sembrano disposti a collaborare per controllare al meglio tale situazione.
Altri interventi sono previsti sul fronte dell’educazione stradali. Sono molti, troppi i giovani che si mettono al volante senza rispettare minimamente le regole, e davvero troppo spesso sentiamo parlare di pirati della strada e quant’altro. Ovviamente, è ingiusto dare la colpa soltanto ai neopatentati per fenomeni che coinvolgono anche gli adulti, ma è ovvio che occorre iniziare ad affrontare questi temi sin da quando si è piccoli per sperare di avere qualche risultato in futuro.
In conclusione, si può affermare che questo problema vada risolto al più presto. Nel corso degli anni sono stati effettuati passi da gigante, ma i numeri ci dicono che tutto ciò non è sufficiente per limitare al massimo il rischio di morte dei più piccoli. Arrivare a quota zero è impossibile, ma si può sempre fare di più per migliorare le cose e rendere la circolazione più sicura per tutti coloro che percorrono le nostre strade.