La McLaren Senna è un’opera d’arte di livelli eccezionali, ma è bene tenerla con cura. Ecco come è stata lavata da alcuni esperti.
Per i titolari di una supercar come una Ferrari, una Porsche, una Lamborghini o una McLaren, come nel caso della vettura di cui vi parleremo oggi, è fondamentale la cura del dettaglio. Non ha senso acquistare un gioiello di questo tipo se la si tiene poi nell’incuria e nel degrado, e purtroppo tutto ciò accade molto spesso.
In passato, vi abbiamo parlato diverse volte di vetture strepitose ridotte ad un ammasso di polvere, perché probabilmente acquistate da ricchi personaggi che non hanno però un minimo di amore verso le supercar, e che le tengono per anni dentro i loro garage giusto per il gusto di averne una.
Nella giornata odierna ci concentreremo su una fantastica McLaren, in particolar modo, quella dedicata ad Ayrton Senna, il tre volte campione del mondo di F1 brasiliano la cui carriera è stata legata a doppio filo con il marchio di Woking. Andiamo a scoprire il car wash di questo capolavoro.
McLaren, ecco il car wash della Senna GTR
La McLaren Senna è stata prodotta a partire dal 2018, e fa parte della Ultimate Series realizzata dalla casa britannica. Si basa sul progetto della 720S, da cui rileva il motore, un V8 da 4,0 litri biturbo, una trasmissione a doppia frizione da 7 velocità ed una potenza massima di circa 800 cavalli. Anche gli pneumatici sono estremi, realizzati in collaborazione con la Pirelli per garantire delle prestazioni eccelse.
Ovviamente, la vettura è dedicata alla memoria di Ayrton Senna, il campione brasiliano che vinse i suoi tre titoli mondiali proprio con la squadra britannica, all’epoca diretta da Ron Dennis. Dopo i primi anni nel Circus, dove gareggiò nel 1984 con la Toleman e poi dal 1985 al 1987 con la Lotus, la McLaren chiamò il nativo di San Paolo per il 1988, andando ad affiancare il già due volte iridato Alain Prost.
Proprio nel 1988, il team di Woking si legò al colosso Honda, che l’anno prima aveva dominato la scena assieme alla Williams, iridata con Nelson Piquet. La MP4/4 equipaggiata dal motore nipponico dominò la scena, vincendo 15 gare su 16, lasciando alla Ferrari di Gerhard Berger il successo a Monza.
Dunque, la sfida mondiale fu ristretta solo a Senna e Prost, tra i quali scoppiò una rivalità che sarebbe durata per ben tre stagioni consecutive. Nel 1988, fu il brasiliano ad avere la meglio, e riuscì a laurearsi campione del mondo con una gara di anticipo in Giappone, dopo un sorpasso strepitoso effettuato proprio sul compagno di squadra.
Nel 1989, fu ancora Suzuka a decidere il tutto, ma stavolta fu il francese a festeggiare dopo il contatto all’ultima chicane, che portò alla squalifica di Ayrton ed alla sua furia contro la Federazione. Dopo la vittoria del titolo, Prost decise di lasciare la squadra di Dennis, recandosi in Ferrari, team che non vinceva il titolo piloti ormai da ben dieci anni.
Alain trovò al suo fianco un mastino come Nigel Mansell, ma riuscì a salire in cattedra, giocandosi il titolo sino in fondo. Per il terzo anno di fila, fu ancora una volta il Giappone l’appuntamento decisivo, e stavolta fu Senna a laurearsi campione, dopo la collisione alla prima curva con il rivale.
Il 1991 fu una stagione a senso unico, con Ayrton che sfidò proprio Mansell per il mondiale, nel frattempo passato alla Williams-Renault. Il brasiliano fece tris, portando a casa il mondiale sempre a Suzuka, dopo un’uscita di strada del Leone inglese, che dovette dire addio ai suoi sogni di gloria.
Visto il grande legame che c’era tra Senna e la squadra inglese, gli ingegneri di Woking hanno deciso di dedicare questo modello unico proprio alla sua memoria, e nel video postato in basso potrete vederne il car wash effettuato dagli amici del canale YouTube “AMMO NYC“.
La livrea della vettura è la stessa di quella dei tempi di Senna, con colorazione bianco-rossa, quella dello sponsor Marlboro, che però non è presente sul veicolo in questione per ovvi motivi. La vettura vale ben 2 milioni di dollari, e dopo essere stata lavata con cura viene portata in pista, per testarne le sue qualità prestazionali, evidenziando un sound che mette i brividi a tutti.
Non vogliamo svelarvi altro, non vi resta che godervi queste immagini mozzafiato di un gioiello davvero unico, e sapere che è dedicato ad un’icona dell’automobilismo mondiale non potrà far altro che aumentare in voi il desiderio di vederla in azione. La casa inglese ha fatto davvero un capolavoro, e noi ve lo proponiamo.