Sainz ha spiegato come la Ferrari è intervenuta per consentirgli di migliorare il feeling alla guida, dopo un inizio con qualche difficoltà.
Mancano ancora quattro gran premi al termine del campionato 2022 di F1 e Carlos Sainz vuole chiudere al meglio. Non ha ottenuto i risultati che lui, Ferrari e Charles Leclerc speravano in questa stagione, però c’è la voglia di concludere bene per poi proiettarsi al 2023.
Il pilota spagnolo in classifica generale è quinto, a 5 punti da George Russell e certamente vorrà prendersi la quarta posizione. Nonostante la F1-75 sia stata quasi sempre più veloce della Mercedes W13, tra errori e problemi tecnici il figlio d’arte non è davanti al collega inglese, incredibilmente costante quest’anno.
Sainz in questo finale di Mondiale sogna certamente di tornare sul gradino più alto del podio, assaggiato solamente nella gara di Silverstone. Vincere gli darebbe una buona dose di fiducia per il futuro. In questo weekend la Formula 1 sarà di scena negli Stati Uniti e spera di essere nella condizione per giocarsi un risultato importante.
F1, Carlos Sainz sui cambiamenti della Ferrari
A inizio stagione Sainz ha più volte dichiarato di non sentirsi perfettamente a suo agio al volante della F1-75. Se Leclerc è stato subito in grado di estrarne il massimo potenziale, invece a lui è servito del tempo per esprimersi al meglio. Ha dovuto adattarsi, cambiando anche il suo stile di guida. Un processo che non può essere mai immediato.
Intervistato da Motorsport.com, lo spagnolo ha spiegato come la Ferrari è intervenuta per venirgli incontro: “La squadra ovviamente mi ha ascoltato, è sempre stata consapevole di quali fossero le mie difficoltà. Ma siamo in era di budget cap e queste macchine non concedono grandi margini di manovra a livello di setup. Solo a stagiona avanzata ho potuto avere un paio di novità tecniche che mi hanno aiutato a trovare più performance. Rispetto a Barcellona, la mia guida è completamente cambiata”.
Considerando il tetto alle spese previsto dal regolamento della F1 e le difficoltà ad intervenire sul setup della monoposto, è servito del tempo per permettere a Carlos di essere maggiormente competitivo. Lui ha fatto la sua parte e il team ha dato il massimo per migliorare il suo feeling alla guida.
Successivamente Sainz è stato interpellato su quali erano gli aspetti che gli impedivano di essere davvero veloce: “Un po’ dappertutto, un certo stile di guida non si sposa bene con questa macchina. A volte capita di salire su una monoposto e di andare subito bene senza fare niente di particolare, come nel 2021. Altre volte sali, pensi di aver fatto un buon tempo e poi vedi che c’è chi ha fatto meglio. Ti chiedi perché, visto che sentivi di essere stato veloce. L’aspetto più frustrante è essersi ritrovato in tale situazione disponendo di una vettura competitiva”.
Vedere Leclerc costantemente davanti, mentre lui andava alla ricerca del miglior feeling, non è stato semplice. Ha provato frustrazione, perché sapeva che anche lui poteva ottenere determinati risultati con la F1-75. Questa stagione è stata certamente una lezione importante per lui e la scuderia di Maranello, che nel 2023 vorranno fare un salto di qualità importante.