Colta in flagranza per eccesso di velocità sulle strade della Svizzera, un’automobilista ha ricevuto una multa salatissima e una sorpresa.
Che in Svizzera il rispetto del codice della strada non ammetta deroghe è cosa nota. E che se beccati in violazione si ricevano multe da capogiro lo è altrettanto. Eppure quanto avvenuto nel caso di cui vi parleremo ha dell’incredibile. E’ bene premettere che l’eccesso di velocità sulle strade elvetiche è considerato alla stregua di un reato.
Dunque, la vettura fotografata dall’Autovelox aveva targa italiana. Al suo volante c’era una donna che procedeva a 47 km/h in corrispondenza di un limite di 30 km/h. Chiunque di noi potrebbe commentare che trattandosi di un’andatura comunque blanda non meritasse grandi sanzioni. Ed invece la vicenda è finita tutta all’opposto.
La nostra cittadina ha ricevuto non solo la multa, ma altresì un comunicazione penale. Questo perché, se la contravvenzione di 750 franchi non viene pagata entro i termini si rischiano fino a 4 giorni di detenzione, o alternativamente di lavori socialmente utili.
Considerata l’avversione che i ticinesi provano per i frontalieri che tutti i giorni si recano dalle zone di confine a lavorare nel Cantone, viene da pensare che si sia trattato di accanimento. Detto ciò non sappiamo se la proprietaria del veicolo abbia sborsato tutti quei soldi o abbia preferito saggiare le prigioni svizzere. Fa ridere comunque che sulle nostre autostrade specialmente quelle del nord, si vedano sfrecciare full gas bolidi da sogno provenienti esattamente da uno dei Paesi più grigi d’Europa.
Autovelox, Svizzera vs Italia: un altro caso
Ad ogni modo non è la prima volta che un italiano incorre in simili sanzioni. Era lo scorso fine luglio quando a Locarno sono state fermate due persone. Due giovani, nella fattispecie. Uno svizzero di 22 anni e un italiano di 25. Entrambi sono stati denunciati e identificati come “pirati della strada per grave infrazione alla legge federale sulla circolazione stradale“. Ovviamente gli è stata ritirata la patente.
Rispetto alla signora di cui sopra, in questo caso i motivi di un certa severità ci sono tutti. E’ bene dire che la vicenda dei due ragazzi è avvenuta nella medesima notte, ma in luoghi differenti.
L’uomo residente nel locarnese stava sfrecciando lungo la A13 a 205 km/h quando il limite sarebbe stato di 100. Individuato in località Tenero, è stato immediatamente bloccato dagli agenti di polizia che di certo non gli hanno fatto i complimenti per la sua temerarietà.
Sorte analoga è toccata al nostro concittadino da tempo stabile nel Canton Grigioni. Nella notte tra mercoledì 27 e giovedì 28 luglio, si trovava sulla A4, in territorio di Monteceneri direzione Nord, quando, proprio forse incentivato dalla scarsa presenza di traffico ha deciso che fosse il caso di andare a tavoletta, raggiungendo i 190 km/h, con il massimo raggiungibile sempre fissato a 100.
Ancora una volta la Svizzera ha dato prova che per le sue vie non si scherza. E che simili infrazioni sono considerate un reato federale meritevole di denuncia ministeriale. Su quanto sia costata questa disattenzione o bravata ai due giovani non è dato sapersi. Tuttavia, crediamo che probabilmente ci penseranno molto bene prima di replicare.