In una F1 spesso ingiusta, a volte capita di avere la sorte dalla propria. Le parole di Russell fanno capire quanto se la sia sudata.
In un Circus moderno in cui spesso i risultati sono scontati e il merito non è sufficiente per farsi largo, quanto avvenuto a Nyck De Vries in quel di Monza è suonata per tutti come una sorta di favola. D’altronde la massima serie a ruote scoperte ci ha sempre insegnato che se non si è ricchi si fa fatica. Arrivando dopo rispetto ai valigiati. O non arrivando proprio.
E il destino dell’olandese sembrava essere esattamente quest’ultimo. Grandissimo nel karting, il 27enne ha raccolto poco consenso nelle categorie minori, nonostante la vittoria dell’Eurocup e della Formula Alps nel 2014 e della F2 nel 2019. Snobbato da tutti troverà sbocco soltanto nella Formula E dove nel 2021 si laureerà campione al volante della Mercedes.
Nono al termine della stagione conclusa lo scorso luglio, il 2023, complice l’uscita di scena della Stella, lo avrebbe trascorso alla finestra. Ed invece, un attacco acuto di appendicite al povero Alex Albon, gli ha regalato l’occasione della vita.
Chiamato a salire sulla sua Williams nel probante Tempio della Velocità, il driver di Sneek ha stupito tutti per rapidità di adattamento, scarsa propensione all’errore e una certa ottica di gara. Un mix di caratteristiche che gli hanno consentito di chiudere in zona punti.
Da lì, l’interessamento di vari team principal, tra cui talent scout del gruppo Red Bull Helmut Marko che, in men che non si dica gli ha fatto firmare un contratto per l’Alpha Tauri.
Russell felice per la promozione di De Vries
Amico di Nyck sin dall’infanzia trascorsa nei kart, anni 2011/2012, George Russell non ha celato la propria soddisfazione per aver visto il suo compare compiere l’agognato gradino finale.
“Era l’unico che finora non era stato in grado di fare il grande salto“, ha affermato a Motorsport.com. Essendo stato riserva delle Frecce d’Argento, ha potuto osservarlo da vicino anche nell’età della maturità. Qualcosa che non ha modificato il suo modo di giudicarlo.
“Io l’ho sempre valutato bene. Da piccolo era il più forte di tutti. Ma per arrivare nella top class bisogna essere al posto giusto, al momento più opportuno. E a volte non capita”, ha quindi analizzato. “Ora possiamo dire invece che la fortuna mancata prima gli è tornata indietro tutta”.
Avendo collezionato parecchia esperienza altrove, potrebbe da subito rivelarsi un rivale temibile. “Sono curioso di vedere come si gestirà. Per quanto mi riguarda non ho dubbi che sarà subito competitivo. Ha tutte le carte in regola per fare bene“.
Ugualmente convinto che non avrà problemi ad adattarsi alle monoposto ad effetto suolo e alle esigenze della F1, si è professato Lando Norris. “E’ un ottimo pilota. E lo ha sempre dimostrato. Nel periodo del karting ha letteralmente dominato. Più di recente si è messo in evidenza sulle macchine elettriche. E’ al top. E si merita questo step. Sul circuito brianzolo ha fatto un ottimo lavoro, dando prova di valere una chance“, il commento dell’inglese della McLaren, solitamente non incline ai complimenti ai colleghi.